L’autrice: Nata a Copertino, si è formata presso l’istituto d’arte di Galatina. Terminati gli studi ha lavorato come decoratrice presso una bottega locale. Dal 2001 intraprende la sua strada di conoscenza e sperimentazione della materia che l’ha portata a riscuotere consensi di critica e pubblico partecipando a numerose collettive ed alcune personali nel Salento, in diverse città italiane ed Europee. Il suo stile unico e ricercato, ci porta all’ “Archetipo” che dà forma ad un pensiero preesistente e primitivo. Immagine primordiale che riunisce le esperienze della specie umana e della vita animale, costituendo gli elementi simbolici delle favole, delle legende e dei sogni.
Pregheira per la Pace
In occasione dell’Anno della Pregheira in preparazione al Giubileo 2025 nella memoria di maria Ausiliatrice abbiamo aggiunto nella “Lanterna” la Pregheira per la Pace in questo tempo di turbolenti situazioni Internazionali.
Nuova Teca per il trasporto: In occasione dell’Anno Santo labbiamo fatto realizzare una nuova teca, sostituendola alla vecchia lanterna, per trasportare l’effige della Madonna. Una teca in plexiglas che riprende le vetrate della nostra chiesa, gli stemmi del 15° Stormo e della nostra Parrocchia. Una confezione luminosa che fa risaltare l’opera offrendo sempre di più e meglio la presenza nelle nostre case. Progetto e studio della Ditta Plexi Art di Gambettola (FC).
Maria viene in casa nostra come evangelizzatrice
“…..Maria, messasi in viaggio, si recò in fretta verso la montagna, in una città di Giuda … (Lc. 1,39-56)
La nostra Parrocchia è intitolata alla Madonna di Loreto, Patrona dell’Aeronautica Militare, e questa particolare situazione, unita alla devozione alla Vergine Maria, ha creato, tempo fa, una significativa tradizione. Il mio predecessore aveva istituito, in questa comunità, l’uso di far girare tra le famiglie una statua della Madonna, abitudine che è rimasta in vigore e che continua nel tempo. L’effige della Verine passa di casa in casa, di famiglia in famiglia, come ospite e pellegrina condividendo la vita della famiglia che in quel momento l’accoglie, diventando occasione, per la famiglia, di fermarsi davanti alla figura della Mamma di Gesù a pregare e mettere nelle sue mani le varie richieste che ha. Con questo semplice gesto, non solo viene messa in risalto la devozione alla Vergine Maria, ma il desiderio di imparare da Lei, il suo stile di vita, la sua obbedienza alla volontà di Dio attraverso la sua devozione e fede, la sua pazienza, il suo silenzio e la sua presenza costante, efficace e determinante nella vita di Gesù e della comunità degli Apostoli. Con questo spirito continuiamo questa tradizione e come pellegrina la Vergine Maria vista le nostre famiglie, abita le nostre case, cammina nella nostra comunità, condivide il nostro cammino. Di settimana in settimana, passando dalla Chiesa, la Domenica, dopo la S. Messa, una famiglia la riporta e un’altra la preleva e così facendo, la Vergine prosegue il suo cammino nelle vie della nostra comunità, sentendola accanto a noi, con questa immagine, ad indicarci sempre il Suo Figlio e Dio Gesù. L’impegno della preghiera, per chi la ospita, è anche quello di pregare per tutta la comunità Parrocchiale.
Nell’anno GIUBILARE LAURETANO, abbiamo fatto realizzare una effige della Beata Vergine Maria di Loreto nuova e dalle linee moderne che vedi qui accanto e rinnovato questa iniziativa dandogli un taglio giubilare. Abbiamo arricchito questo gesto con la reliquia del velo che ricopre la statua il venerdì Santo.
Furono realizzate due copie la prima fu donata al Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica e conservata presso la sede del Comando dell’Aeronautica Militare a Roma, (vedi articolo su Avvenire) la copia rimane in parrocchia per l’iniziativa del pellegrinaggio tra le famiglie.
La NUOVA Statua (40cm.) – Nota di Commento all’opera
Con questo spirito laico, ma che ci riporta al “meraviglioso”, l’autrice, ci introduce nello spirituale e attraverso la ricerca dei materiali e delle forme, nasce la figura allungata dei volti che caratterizzano l’opera. In questa, i volti di Maria e Gesù, in un colore nero, come vuole la tradizione, che assume dei riflessi originali, ci riporta ad una interpretazione dell’autrice, che intravede, in questo colore non colore definito, la varietà del genere umano, dove, invece, il manto che l’avvolge, decorato, con il colore della materia originale, la terra cotta, è avorio, racchiudendo la tipologia tradizionale e devozionale della Vergine Maria, venerata con il titolo “di Loreto” e in esso la visione del mondo ideale che tutti vorremmo, dove l’avorio sottolinea la perfezione dell’amore nella condivisione, attraverso la vita quotidiana. Avorio uguale a perfezione, terra cotta uguale umanità quotidiana che ricama la vita. I volti accostati, in un atteggiamento, dolce e materno, fanno, infine, respirare il sapore dell’amore e dell’attenzione che Dio ha verso il suo popolo, tramite Maria, in un atto di dolcezza, dove, il semplice gesto delle teste che si toccano, coperte da una corona di stelle, ci porta con il cuore e la mente ai gesti d’amore che ogni giorno compiamo e vivendoli ci portano ad incamminarci sulla strada verso Dio.