La FOTO, il motivo della scelta:
Ordinario Militari con gli Alpini
Uno scatto semplice che racchiude la preghiera e il servizio, sia della chiesa che dei militari insieme l’uno per l’altro, per il bene comune. Costruire una coscienza e vivere una vita cristiana. Da una Chiesa di servizio a un Servizio di Chiesa e da un servizio fine a se stesso, se pur nobile, a un servizio ricco di umanità e vissuto con il cuore di Cristo: cristiani e militari. Questo il monte degli ulivi dei nostri cristiani in divisa.
FOTO: (cfr. ordinariatomilitare)
Militari: il loro Monte degli Ulivi
“PENSIERI CON LE STELLETTE”
sul Vangelo della Domenica
V DOMENICA DI QUARESIMA – Gv 8,1-11
«Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».
“C’è un dettaglio geografico che anticipa il famoso racconto dell’adultera, che non può rimanere in secondo piano: <<Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. Ma all’alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava>>. Il monte degli ulivi era il luogo prediletto da Gesù per la preghiera. Era lì che molto spesso si ritirava a pregare, ed è proprio lì che poche ore prima della sua morte lo andranno ad arrestare, È interessante come la conseguenza della sua preghiera sia l’essere messo alla prova da parte degli scribi e dei farisei, quasi a voler dire che la vera preghiera non è una forma di yoga che ci fa sperimentare una qualche pace, ma è il luogo dove si preparano le più grandi prove. <<Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: “Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?”. Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo>>. In cosa consiste la prova? Scegliere la cosa giusta davanti a una evidente cosa ingiusta. In fondo preghiamo soprattutto per imparare a fare la cosa giusta. Ma la giustizia che deriva dalla preghiera di Gesù è radicalmente diversa dalla giustizia dei farisei. Essi vogliono quella donna morta. Gesù vuole quella donna convertita. <<E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: “Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei”. E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi>>. La prima cosa giusta che fa la preghiera è insegnarci ad avere consapevolezza di chi siamo e non chiarezza su quello che dovrebbero fare gli altri. La seconda cosa è ricordarci per cosa vale la pena ricominciare a vivere: <<E Gesù le disse: “Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più”>>. È scegliere di vivere lontani dal peccato il più grande frutto della preghiera”. (cfr. d.L.M. Epicoco)
Militari: preghiera e servizio, sembra impossibile, invece è proprio la realtà che i militari e i militari cristiani vivono ogni giorno, consapevoli della gravità, della responsabilità e dell’impegno del loro servizio. Una preghiera coltivata in casa e in gruppo, una preghiera personale e comunitaria, una preghiera che diventa servizio ai più poveri, a quelli che vogliono essere lapidati. Questo il vangelo con le stellette che viene vissuto ogni giorno e questa la preghiera e la riflessione che insieme facciamo perché il cuore dei nostri uomini e donne in divisa possa sempre essere come il cuore di Cristo.
Buona continuazione di Quaresima
3.4.22-VQuaresima@unavoce