La FOTO, il motivo della scelta: 

 

Presidio vaccinale della Difesa – Roma – Cecchignola, Visita dell’Ordinario Militare

 

“Un centro pasquale, un centro di risurrezione, dove la morte viene sconfitta”. Uno scatto semplice che parla da solo. Immagine di uomini e donne che servono la Pace, offrono la pace, credono nella Pace di ogni persona, in ogni suo aspetto, Un’immagine che ci parla di fede, di fiducia, di impegno, di fede contro ogni logica, senza toccare, senza chiedere, conferme, ma solo servendola e stando accanto.

 

FOTO: (cfr. Ordinariato.Militare)

 

 

Militari: uomini della Risurrezione

“PENSIERI CON LE STELLETTE”

sul Vangelo della Domenica 

  

II DOMENICA DI PASQUA “della Divina Misericordia” – Gv 20, 19-31

«Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo.

 

“La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!»”. Sembra che anche i discepoli siano in quarantena nel Vangelo di oggi. E ci rasserena sapere che il “distanziamento sociale” provocato dalla paura, non è un impedimento a Gesù. La Misericordia è sapere che non esiste una miseria dove Egli non abbia potere di mandare Suo Figlio a pronunciare l’esorcismo più potente di tutto il Vangelo: “Pace a voi”. Finché la pace vorremo darcela da soli, dovremmo solo sperare che prima o poi potremmo “vedere e toccare” come Tommaso, ma quando accettiamo che la Pace è un dono, allora non c’è alcun bisogno di dover sbattere il muso prima di incontrarla, perché Gesù può darcela in questo preciso istante, senza aspettare nessun altra condizione favorevole. La Pasqua non è aspettare la Pasqua, ma accorgersi che oggi è Pasqua, e quello che stiamo cercando è già qui. L’Amore di Dio non è lontano da noi, è esattamente lì dove ci troviamo, fosse anche la più terribile e buia cantina esistenziale in cui siamo andati a finire. Serve però crederci per vederlo, e non aspettare di vederlo per crederci. Credere per toccare…non toccare per credere. L’incredulo è colui che dubita sul fatto che una cosa come la resurrezione di Gesù sia vera. Il credente è uno che dubita che una cosa come la resurrezione di Gesù sia falsa. Il dubbio è nel nostro essere umani, dobbiamo però scegliere di cosa voler dubitare: del bicchiere mezzo pieno o di quello mezzo vuoto? Così che se l’incredulo dice “e se non fosse vero?” e per questo vive in difensiva, il credente dice “e se fosse vero?” e vive di conseguenza a questo. La misericordia di Dio è tutto il tempo che Dio perde con ciascuno di noi per farci abituare alla Pasqua”. (cfr. d. L.M. Epicoco)

Il messaggio del vangelo di oggi è forte più che mai: pace a voi, Pace, parola che sembra non dare più pace nè nel cuore nè nella vita, da ogni parte guerre e tensioni e non solo quelle tra popoli e nazioni, ma le nostre personali guerre tra di noi addirittura in noi stessi. Ora la Pace è il dono principale che Dio ha portato dalla Sua nascita alla sua Risurrezione, Pace a voi dissero gli angeli a Betlemme, pace a voi dice Gesù oggi. Pace, quel bene che, questa porzione di Chiesa che vive tra i militari, serve gli uomni e le donne che vivono questa vocazione a difenderla in ogni suo sopruso. Pace che viene costruita nel cuore per difenderla nella strada. E così il Vangelo, ancora una volta, diventa anche per loro, la luce, il faro, il riferimento, per vivere la loro vita e il loro servizio in modo autentico. 

Buona Domenica

 

24.4.22-IIPasqua@unavoce