Gestisci la tua vita

 

 “Insegnaci dunque a contare i nostri giorni, affinché possiamo acquisire un cuore di saggezza“. (Salmo 90,12) 

“Non permettete mai che i dubbi ostacolino le vostre azioni. Prendete sempre tutte le decisioni che dovete prendere, anche quando non avete la certezza di fare la cosa giusta”. (Paulo Coelho)

 

Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi, così ci insegnavano, così ci educavano, sia nel lavoro che nello studio. Questo pensiero di efficienza mi porta oggi a soffermarmi con voi su un aspetto della vita che potrebbe diventare alienate. Lo si vede soprattutto nei lavori dove esiste una catena di montaggio, ma non solo. Fare sempre la stessa cosa diventa produttivo ai fini economici, ma distruttivo ai fini umani e di una vita sana. Fare sempre lo stesso movimento se si perde di vista l’obiettivo finale rischia di impoverire il cuore.

L’intento, pertanto è quello di offrirvi uno spunto per ricordarci o imparare a gestire il nostro tempo e le nostre scelte, partendo dalle cose che dobbiamo fare e come le facciamo, per arrivare a scoprire che dobbiamo dedicarci del tempo per non svuotarci, per rimanere vivi nel cuore e nell’anima e trasformare ogni giorno nel giorno stupendo che Dio ha pensato per ognuno di noi.

“la loro giornata si era trasformata in una routine monotona e noiosa. In effetti, ci capita spesso di rimandare cose che ci hanno stufato perché fanno parte di una routine troppo rigida. Rimandiamo le cose che dobbiamo fare per vari motivi: per pigrizia, per paura di uscire dalla zona di comfort, perché siamo stressati dalla monotonia quotidiana, ecc. Tuttavia, quando decidiamo di cambiare la nostra vita e di rigenerarci, non possiamo lasciare nulla al domani, non possiamo permetterci di rimandare la nostra felicità. Il fatto di rimandare alcuni compiti può generare in noi ansia a causa di tutte le cose che dobbiamo fare. Rinviamo certe attività perché le associamo a qualcosa di fastidioso, a un cambiamento oppure a una sfida. Di conseguenza, etichettiamo quel compito come noioso, difficile, impossibile o semplicemente seccante; è così che creiamo la scusa perfetta per scaricare la nostra responsabilità al riguardo”. (cfr. lamentemeravigliosa)

Ora, come fare a superare questo limite? Uscire da una zona di conforto che i tecnici chiamano coaching. (Il coaching è una metodologia di sviluppo personale nella quale una persona supporta un cliente o allievo nel raggiungimento di uno specifico obiettivo personale, professionale o sportivo – cfr. Wikipedia)

“La nostra zona di comfort è definita dalle cose che ci piacciono e da quelle che non ci piacciono, quindi uno dei primi esercizi da fare per capire qual è la nostra zona di comfort ed evitare di rimandare le nostre attività è fare una lista di tutte le cose che non ci piacciono, ma che invece dobbiamo realizzare”. (cfr. lamentemeravigliosa) 

Ci avevano insegnato a non rimandare per creare quella zona di confort necessario a sentirsi sicuri, studia oggi perché domani non sai se hai tempo, se c’è altro da studiare, ecc. creando sicurezza. “Per raggiungere un sogno, bisogna iniziare a sognare, fissare una scadenza da rispettare e lavorare per riuscirci. Questo è esattamente ciò che ci insegna il coaching; si tratta di stabilire un obiettivo concreto e ben definito”. (cfr. lamentemeravigliosa)

Non rimandiamo, non rinunciamo ai nostri sogni, alle nostre motivazioni, a sentirti parte di un progetto più grande, fai quello che ti piace, ma non dimenticare di fare solo quello che devi, non escludere nulla ,tutto sarà più facile e anche la routine della vita quotidiana diventerà bella.

Spiritualmente la ripetitività di alcuni gesti e attività, che ci fanno talvolta stressare, vanno recuperati per la motivazione per cui si fanno. Una mamma che cucina o riassetta e tiene la casa in ordine, un padre che va al lavoro tutte le mattine facendo molta strada, un alzarsi presto per fare attività fisica prima di iniziare a fare altro … ci sono cose che ci piacciono e altre che dobbiamo fare, dove sta la discriminante? Nella passione, nell’amore per cui si fanno.

Alla luce di questo rivedi le tue giornate, le tue scelte, le cose che devi fare e quello che vuoi fare, pianifica la tua giornata senza lasciarti avvolgere, ma avvolgendola tu con la tua voglia di essere e vivere in modo pieno.

Torna a gestire la tua vita, dai senso ad essa dando significato alle cose che fai, che ti piacciano o meno, rivedi le motivazioni per cui le fai e riprendi a vivere in modo pieno. Non farti gestire. Tutto si deve fare e si può fare, obblighi e impegni, se non studi non hai il risultato che desideri, se non lavori non guadagni, se non preghi ti svuoti il cuore e l’anima …ecc. allora l’unica strada è dare senso alle cose che facciamo riempiendole di significato, cambiando quello che possiamo, accettando quelle che non possiamo cambiare, offrendo l’impegno per amore.

Forse è banale la riflessione, ma solo accettando pregi e difetti, limiti e doni, si diventa sereni, si vive felici. Fai quello che ti piace, che sia utile e che serva agli altri e sari realizzato nel tuo vivere. Vivi il tempo in modo pieno, in modo costruttivo, in modo unico e cercando, il tempo lo troverai per essere tu a costruirlo.

@unavoce

 

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