Crisi di coppia
“Chi ha fiducia nella Madonna, non sarà mai deluso” (Don Bosco)
“non dobbiamo spaventarci della crisi, la crisi ci aiuta a crescere. Quello che è importante è non cadere nel conflitto. Il conflitto chiude il cuore, invece la crisi ti fa ballare un po’, ti fa vedere le cose brutte, ma dalla crisi si può uscire” (Papa Francesco)
“Trovare le parole è magnifico.
Trovare la parola giusta è così importante.
Le parole sono come cuscini: quando sono disposte nel modo giusto alleviano il dolore” (James Hillman)
Lungi da me il voler insegnare qualche consa in merito a questo argomento, come mai voglia fare con i miei articoli, ma solo offrire degli spunti di riflessione perché ognuno possa guardare il suo cammino, sapendo che sono e rimango ovviamente a disposizione per cercare insieme di rispondere e indirizzare là dove non posso arrivare. In questa ottica oggi affrontiamo uno dei disagi maggiori, la crisi della coppia.
Siamo nel mese di maggio, che la tradizione cristiana cattolica dedica alla Vergine Maria, Madre di Gesù e a Lei affidiamo questi pensieri e le nostre coppie, Il suo esempio di Madre e sposa illumini questi pensieri e il nostro impegno.
Anche le nostre comunità cristiane e militari, come tutte, vivo momenti di disagio le famiglie e le coppie, non solo per gli elementi che cercheremo di dire, ma anche per la situazione di lavoro particolare che contribuisce talvolta alla difficoltà dei rapporti e della vita insieme.
Sembra che la situazione delle coppie, che siano sposate, fidanzate o altro, dopo e durante questo tempo di emergenza sanitaria, ma non solo, direi durante questo tempo difficile sotto molti punti di vista, la situazione delle copie sia diventata più evidente nella crisi invece che nel sostenersi.
Fare un analisi per accertarne le cause non è facile e non ho le competenze per farlo se non quella di ascoltare la mia gente e sentire i loro disagi, i loro racconti, le loro perplessità e la cosa che ricorre in tutte è una mancanza di base: manca il rispetto da entrambi le parti o da una delle due, dove l’altra subisce e la seconda causa è l’intolleranza alle persone a sopportare a mettersi in discussione, insomma siamo diventato tutti più egoisti e meno disponibili ad accoglierci, ad ascoltarci, ad aiutarci, pertanto coppie che vanno in crisi per ansie di prestazione come genitori, come relazione, come supporto l’uno dell’latro è diventato ormai quasi una inevitabile prassi.
Credo che da sempre, la famiglia del mulino bianco esista solo nella pubblicità, ma l’impegno ad avere e vivere una vita di coppia serena, impegnata, seria, sia la volontà di tutti, ma per riuscirsi, tutti senza sentirsi uno nel torto e l’altro nella regione, sia necessario rimettersi in discussione seriamente.
Ritengo, umilmente, che la prima cosa da fare è quella di avere il coraggio di esporre al proprio partner la problematica, il desiderio di superare la crisi e non solo quella di denunciare il disagio, o solo il limite, ma spiegare e confrontarsi della difficoltà. Incolparsi a vicenda, serve poco, desiderare e impegnarsi a costruire e riprendere un cammino, invece è fondamentale, se si ama ancora, ovviamente, perchè l’amore è alla base di ogni nostro discorso.
Chiarezza nei sentimenti se veramente ci si vuol bene, ci si ama, come ci ha ricorda il Vangelo, domenica scorsa:”più di Costoro”. Questo è il segreto, come in tutte le cose è l’amore, per amore e con amore, se questo viene a mancare viene meno il rispetto, l’andarsi incontro, il fare piacere l’uno all’altra e da qui scaturiscono tradimenti, confusioni di rapporti, bugie sotterfugi che con il tempo portano a rotture e divisioni.
Partire da un esame di coscienza personale, da un confronto con l’altra parte, con un piano di lavoro per superare se si vuole veramente costruire qualche cosa e il coraggio di fermarsi e di cambiare direzione se le cose non vanno, sarà la via da intraprendere.
Progetti a breve e lungo termine, ma soprattutto a breve termine, perché altrimenti quelli a lungo termine non si riescirà a pianificarli. Nel momento che ci sono elementi di difficoltà, come figli, lavoro, incomprensioni caratteriali è il momento di fermarsi e se serve chiedere aiuto a specialisti che possano indirizzare le riflessioni e le verifiche del nostro spirito e delle nostre azioni è il momento di farlo.
Le crisi partono talvolta inconsapevolmente, da una parte o da entrambi, la mancanza di pazienza, la mancanza di voglia di coltivare il giardino di questa vita insieme, quindi mancanza d’interesse, viene meno il dialogo è più facile arrabbiarsi e litigare per tutto, che fermarsi a confrontarsi, non si ha voglia di condividere le cose e i momenti, meno interesse verso il partner sotto tutti i punti di vista e ultimo, ma non ultimo, non ci si sente più noi stessi. Questi sono alcuni segnali che la coppia potrebbe riscontrare e sono segnali che vanno ascoltai e osservati per affrontarli con serietà e maturità.
Cosa fare? Ovviamente non ci sono ricette, ma solo indirizzi di verifica e suggerimenti d’impegno sulla base di esperienze e non solo di studi da parte dei tecnici del settore. Detto questo vi rimando ad alcuni spunti sul sito della dottoressa Chiara Venturi, che nella sua esposizione mi sembra suggerirci con lucidità di pensiero e di linguaggio qualche consiglio, pertanto riporto parte della sua riflessione e vi rimando per la lettura integrale.
“Abbandonare l’idealizzazione dell’amore: i falsi miti come quello dell’amore eterno, della coppia a-conflittuale, della coppia simbiotica etc. vanno abbandonati, comprendendo che ogni sentimento o storia, per poter proseguire, ha bisogno di continue evoluzioni.
Accettare gli alti e i bassi della relazione: sono fisiologici in ogni coppia. Le crisi sono un passaggio naturale che, se ben affrontate, permetteranno di crescere insieme, di sentirsi ancora più uniti e di amarsi realmente per quello che si è.
Non lasciarsi travolgere da tutto ciò che in un dato momento allontana dal partner. Bisogna cercare di focalizzarsi su ciò che ancora unisce e sul condividere situazioni ed emozioni piacevoli, anziché su emozioni e situazioni negative” (cfr. chiaraventuri) e da qui continua con indicazioni e suggerimenti che vi invito a leggere.
Certa è una cosa in tutto questo discorso ci vuole un ingrediente fondamentale, la volontà di usciorne da entrambi le parti. Pertanto, trova le parole giuste per dialogare, confrontarsi, per dire il tuo disagio, trova le parole dell’amore, se ancora ami, trova le parole della pazienza e della comprensione, se questa è venuta meno, sempre e comunque trova le parole dell’intelligenza e della pazienza per ogni attimo della tua vita. Affidati a maria, donna della pazienza e ricorda che lam crisi puo aiutare a crescere, il conflitto crea solo guerra e distacco e “chiude il cuore”.
@unavoce
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