sulla spalla di chi ha bisogno di noi”

 

“Maria è madre, e una madre si preoccupa soprattutto della salute dei suoi figli, sa curarla sempre con grande e tenero amore. […] Ci aiuta a crescere, ad affrontare la vita, ad essere liberi.” (Papa Francesco)

 

Come annunciato nella nostra pagina degli avvisi, ci uniremo insieme a tutta la nostra Chiesa Ordinariato Militare alla preghiera del Santo Rosario che il Papa farà. Anche noi, comunità in presenza e comunità virtuale, vogliamo vivere questo momento di preghiera con il santo Padre pregando per la Pace. La nostra Chiesa che serve e vive con gli uomini e le donne in divisa che per vocazione servono e difendono la pace, possano guidare il cuore di tutti.

Le parole del nostro pastore l’Ordinario Militare Mons. Santo Marciaò che ha pronunciato nel recente pellegrinaggio Internazionale Militare a Lourdes e che qui riporto in parte, possano prepararci a vivere questo momento di preghiera e seminare nel cuore il bene che siamo chiamati a portare con il servizio.

“Siamo nel luogo più santo e sacro di Lourdes, perché qui Maria ha voluto rivelarsi: la grotta. In questo cuore di Lourdes il nostro cuore si commuove e nasce il desiderio di incontrare Lei, la Mamma, che qui si vuole fare incontrare. I grandi uomini si sono formati sulle ginocchia della mamma. La donna è simbolo dell’accoglienza, anche della perfezione. La donna ha una vocazione particolarissima che sfugge a chi esercita in negativo l’autorità, frenando la crescita del figlio. La donna no. Difficilmente ella dice di no. La donna andrebbe riscoperta. Il Papa insiste sul fatto che la Chiesa è Madre, come aveva detto il Concilio. La donna genera, sempre. E lo fa donando la vita. Maria è Colei che si è messa in relazione con Dio tanto da fidarsi di Lui. Sì è messa in ascolto e ha gridato il suo sì pur non comprendendo pienamente. Noi viviamo di attese. Sentiamo il bisogno che ciò che noi attendiamo si compia rapidamente. Quali sono le nostre attese? Come le viviamo? Voi giovani avete fatto la scelta, avete detto il vostro sì a una vocazione alta a servire il Paese non solo con capacità tecniche ma con un cuore che ama. Il tempo è misura dell’eternità. Cos’è per me il tempo, come lo vivo? Se perdo il minuto, rischio di perdere l’ora, il giorno… Rischiamo di perdere ciò che è dato alla vostra formazione. Tutto forma, anche Lourdes. Come sarebbe bello se da questa grotta voi lanciaste un appello a tutti i militari d’Italia: fare esperienza dell’Amore di Dio. Siamo noi, è la Chiesa a fare la carità, o è Dio che ci ama prima? C’è un prima. Forse dobbiamo riscoprirci amati! La nostra identità è ‘amati’! Dobbiamo ricordarlo, anche nei momenti difficili, di depressione, di angoscia. Amati. Maria ha fatto questo, si è sentita amata. Per questo Gesù può dirci: ‘Rimanete nel mio amore’. Si può rimanere se ci si sente amati. L’amore di Dio sono due braccia che ti sostengono anche quando cadi e cadi nel peccato. Chiediamo a Maria di farci sentire sulle spalle la mano di Dio. Ci ha chiamato amici. Non siamo servi di un padrone ma amici di un Dio che è Padre. Il servo non sa, l’amico sa. Chiediamolo alla Mamma e anche noi diventeremo la mano di Dio sulla spalla di chi ha bisogno di noi. Siate questa mano, per dire: ‘Vai, fratello, ci sono io accanto a te’. Auguri, buon cammino. Sarete i grandi uomini della storia, perché finalmente avrete imparato ad amare”. (cfr. AgenSir)

L’immagine della statua della “Maria Regina Pacis” che è conservata nella Basilica di Santa Maria Maggiore da dove ci sarà il collegamento con il Papa possa aiutare la nostra preghiera.

“La statua di Maria Regina Pacis si trova nella navata sinistra della Basilica di Santa Maria Maggiore: fu voluta da Benedetto XV, realizzata dallo scultore Guido Galli, all’epoca vicedirettore dei Musei Vaticani, per chiedere alla Vergine la fine della Prima Guerra Mondiale nel 1918. La Madonna è rappresentata con il braccio sinistro alzato come segno per ordinare la fine della guerra, mentre con il destro tiene il Bambin Gesù, pronto a far cadere il ramoscello di ulivo simboleggiante la pace. Sul basamento sono scolpiti alcuni fiori, a simboleggiare il rifiorire della vita con il ritorno della pace”. (cfr. VaticanNews)

Lo sguardo su di Lei accompagni il nostro cuore e le nostre intenzioni.

@unavoce

 

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