IV anniversario della Dedicazione nostra Chiesa 

“Vi fu grande gioia tra il popolo perché … decisero che … si celebrasse con grande gioia ogni anno, … con gioia” (cfr. 1° Maccabei 4,58,59)

“Stiamo parlando della dedicazione della chiesa, cioè la permanente destinazione al culto dell’edificio in cui Dio e l’uomo vogliono incontrarsi; una casa che ci riunisce, in cui si è attratti verso Dio, ed essere insieme con Dio ci unisce reciprocamente in cui si riunisce la comunità dei credenti”. (cfr. Papa Benedetto XVI)

 

Quattro anni sono passai dalla solenne celebrazione della Dedicazione della nostra Chiesa Parrocchiale “Madonna di Loreto”, chiesa di riferimento per tutta la comunità cristiana militare seguita dal Cappellano del 15° Stormo, comunità che va dal Poligono Interforze di Foce Reno a casa Borsetti nella Provincia di Ravenna, passando da Ravenna alla Direzione Marittima e alla Capitaneria di Porto, a Milano Marittima alla Base Logistica Addestrativa dell’Esercito, per arrivare a Forlì al 66° Reggimento Aeromobile “Trieste” dell’Esercito e al 2° Gruppo Manutenzioni Automezzi dell’Aeronautica e ovviamente il 15° Stormo all’Aeroporto di Pisignano di Cervia e il Villaggio Azzurro dell’Aeronautica, sede della nostra Chiesa a Cesena. Un’area vasta e tante piccole, medie e grandi comunità, ma nella nostra Chiesa si riuniscono a condividere la fede e la vita della Chiesa.

Un giorno solenne di festa di gratitudine a Dio e agli uomini che hanno lavorato per ristrutturare e rendere il luogo sacro un vero luogo di preghiera e d’incontro tra di noi e con Dio. (un po dis toria)

Era il 19 giugno del 2018, (vedi le foto) il nostro Arcivescovo l’Ordinario Militare per l’Italia SER Santo Marcianò consacrava la Chiesa alla presenza della comunità, del comandante e di alcuni ospiti. Una giornata serena, sentita, di festa e di amicizia che di anno in anno ricordandola ci rinnova nel vivere ed essere Chiesa di Dio in cammino.

È uno dei riti liturgici più suggestivi e coinvolgenti ma si celebra raramente: è la dedicazione di una chiesa, cioè il rito che inaugura un nuovo edificio di culto e per questo si celebra una volta sola per ciascuna chiesa. Era un martedì ed è stata dedicata la chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna di Loreto presso la Zona Logistica (Villaggio Azzurro) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, in realtà un edificio non nuovo ma completamente ristrutturato.

“La dedicazione è più che una semplice inaugurazione, come invece accade per qualsiasi altro edificio. La chiesa infatti non è semplicemente un luogo per la preghiera, ma è l’immagine della Chiesa che è corpo di Cristo, della comunità che lì si riunisce per pregare, della Chiesa terrena e di quella che è in cielo. Per questo il cuore dell’edificio di culto cristiano è sempre l’altare, immagine di Cristo, luogo in cui si rinnova il sacrificio della croce e mensa del banchetto del corpo e sangue del Signore. Il rito della dedicazione comincia con una processione verso l’edificio da dedicare, che sulla porta d’ingresso è consegnato al vescovo dai rappresentanti della comunità, dai progettisti e dalle maestranze. Una volta entrati, il vescovo asperge il popolo e le pareti del nuovo edificio in memoria del Battesimo. La liturgia della parola si svolge come al solito durante la messa. Il centro di questi riti è l’ambone, luogo specifico della proclamazione parola di Dio, che il vescovo inaugura quando prima delle letture mostra il lezionario e annuncia solennemente: «Risuoni sempre in questo luogo la parola di Dio». Segue un insieme di riti propri della dedicazione. Dopo il canto delle litanie dei santi sono deposte sotto l’altare le reliquie di martiri o di altri santi, poiché dal sacrificio di Cristo sgorga ogni martirio e santità. Quindi il vescovo canta la solenne preghiera di dedicazione, che esalta il mistero della Chiesa con le immagini della sposa vergine e madre, della vigna, del tempio e della città. Seguono altri tre riti: l’unzione dell’altare e delle pareti, a ricordare che, come Cristo, anche i cristiani sono un popolo consacrato a Dio, l’incensazione dell’altare, del popolo e delle pareti, perché la chiesa è luogo della preghiera che sale al Padre come l’incenso profumato, e perché l’assemblea liturgica è il tempio santo di Dio e quindi è avvolta dalla nuvola d’incenso in segno di onore, l’illuminazione a festa dell’altare e della chiesa, perché Cristo è la luce che risplende sul suo popolo e sul mondo intero. L’ultima parte della dedicazione è costituita dalla liturgia eucaristica. È questo il culmine dell’intera celebrazione, perché è l’Eucaristia che propriamente dedica la nuova chiesa, così come è l’Eucaristia che di domenica in domenica edifica e fa crescere il popolo cristiano. Infine dopo la comunione è inaugurata la cappella del Santissimo Sacramento con la reposizione dell’Eucaristia nel tabernacolo. Sono tanti e suggestivi i riti che si compiono sull’edificio, ma al centro della dedicazione sta la Chiesa in quanto popolo di Dio e il Cristo suo Signore. Dedicando la chiesa di mattoni si ha una viva manifestazione della Chiesa di pietre vive e di Cristo pietra angolare, nel quale «tutta la costruzione cresce ben ordinata per essere tempio santo nel Signore» (Ef 2,21).”. (cfr. ilporticocagliari)

Così si è svolto il solenne rito ancora scolpito nella memoria e nel cuore di chi ha partecipato e oggi vogliamo ricordare quel giorno celebrando l’Eucarestia domenicale affinché l’Eucarestia e la Parola di Dio siano sempre il centro del nostro vivere e condividere.

@unavoce

 

Foto di Copertina: Dall’archivio Parrocchiale, momento dell’Unzione fdell’Altare da parte dell’Ordinario Militare SER Santo Marcianò