Via al bene

 

Servire, sembra una parola fuori moda o da sottomessi, da tempo passato o riservata solo a quale ruolo minore della vita dell’uomo o che noi riteniamo tale, ma servo non significa necessariamente schiavo. Servire ci riporta a cose legate alla religione o a determinati lavori: sevizio medico, servizio militare … e proprio su questa parola vorrei fermarmi oggi con voi, sul significato profondo.

Oggi non siamo disposti a servire più nulla, se non i nostri interessi, tutto è messo in discussione, anche nel menage famigliare parlare di servizio sembra di insultare o denigrare i ruoli che ognuno di noi ha nella società o nella famiglia. Vorrei invece, con questi pensieri disordinati, ricordare l’importanza di servire una causa, un ideale …  la Patria.

Ovviamente ognuno ha i suoi valori e i suoi ideali e ognuno li serve e li persegue secondo le proprie opinioni, ma al di là del valutare onestamente e obiettivamente i valori e gli ideali che ognuno ha e persegue e lo deve fare non egoisticamente, ci sono alcuni ambiti invece che non hanno confini come la Patria, la propria terra, la propria famiglia e per che no, il proprio Dio.

Servire con onore lo dimentichiamo troppo velocemente o addirittura non ci pensiamo neppure, con la scusa che i rappresentati delle nazioni e dei popoli non sono migliori del popolo stresso, con il rischio così di fare di ogni erba un fascio buttando il bambino con tutta l’acqua, come dice l’adagio popolare e questo vale in tutti i settori della vita.

Servire la propria Patria, la propria terra è un dovere di tutti e ognuno secondo la propria vocazione, il proprio lavoro, le proprie caratteristiche. Servire è segno di amore, di passione, di amicizia, di famiglia. Servire perché tutti possano vivere una vita dignitosa. Pertanto, con questi occhi quando guardo ai militari e penso a questo servizio incondizionato alla Patria, ai suoi cittadini, alle sue leggi, ai valori che rappresenta e al dovere che ognuno dovrebbe avere perché, se la terra segna l’appartenenza, la dignità segna l’onore della vita che tutti hanno diritto di vivere e difendere.

Vale nel sociale, vale nel privato, vale nella fede. Servire i fratelli, servire la famiglia, un servizio che non è servitù, ma carità, amore, responsabilità, voglia di crescere insieme, di migliorare e di essere di aiuto là dove questo non c’è. Servire è la vera vocazione dell’umanità. Ogni attività umana, se vista con questa ottica, diventa via al progresso e alla pace. Serve il panettiere che ci prepara il pane, serve l’operatore ecologico che pulisce le nostre strade, serve il medico e il militare, il sacerdote e il professore … serve il padre e la madre, l’amico e il datore di lavoro … ma tutti non devono mai dimenticare che il loro ruolo è di servizio per il bene comune e non per interessi personali o per dimostrare il potere. Le capacità di ognuno messe insieme e rispettosamente vissute diventano la via per il bene di tutti e i ruoli per servire tutti. Impariamo a servire e saremo serviti, impariamo ad amare e saremo amati.

Chiudo pensando ai nostri caduti di ieri e di oggi, in tempo di guerra e in tempo di pace, il loro sacrificio ci ricordi che hanno servito la Patria con Onore perché tutti potessimo vivere in un mondo libero e con dignità.

Dio è il primo servitore, Lui ha servito l’umanità e continua a servirla con il suo continuo sacrificio sulla Croce perché tutti noi potessimo essere salvi dalla schiavitù del peccato per guadagnarci la vita eterna. Questa è la nostra fede è la fede cristiana e al di là di questo, per tutti, credenti e non, servire con onore e vivere con dignità è lo stile delle persone vere, qualsiasi lavoro facciano.

Vivi con dignità nel servizio e con onore ogni tuo giorno, ogni tua attività e onora chi serve e difende la Patria nei suoi confini e la Pace anche oltre i suoi confini senza dimenticare chi ha donato la vita.

La Chiesa chiama martiri chi viene ucciso in odio alla fede e prende coraggio dal loro ricordo e dalla loro memoria per proseguire il cammino della Chiesa che Cristo ha voluto e così nel mondo laico i nostri caduti sono da onorare con il ricordo, perché ogni servizio sia svolto con rispetto e professionalità, con amore e nel vero senso della parola Servizio, se pur la sua etimologia ci riporta allo schiavo o condizione di servo, il suo ruolo oggi ci ricorda dignità, forza, coraggio, impegno, dedizione, voglia di cambiare in meglio, nel bene.

Non vi chiamo più servi, ma amici, dice Gesù, l’amico vero è servo e servitore delle bene, sia così anche per ognuno di noi, servitori del bene nel quotidiano delle nostre giornate, delle nostre professioni, delle nostre famiglie, della nostra fede.

Vai alla pagina di questo sito: “I Centurioni …” a loro dedicata

@unavoce

Foto di Copertina.: fonte