Superstizione

“È peccato essere superstiziosi? … Direi che la risposta è sì, le pratiche superstiziose, ovvero le vane osservanze, come la morale tradizionale chiamava i gesti a cui si attribuisce indebitamente un effetto positivo, sono da considerarsi in linea di principio un peccato, anche se non necessariamente grave. Esse infatti contrastano con la piena libertà dei figli di Dio e tendono a indebolire la fiducia in Lui e nella sua amorosa provvidenza…” (cfr. Toscanaoggi)

 

L’umanità è strana, cerca risposte dove non ci sono e non da risposte dove potrebbe. Da sempre l’umanità ha cercato delle risposte divinizzando le cose e le persone. Ogni cultura e tradizione ha i suoi riti, i suoi culti, i suoi idoli e anche oggi nonostante il mondo sembra dimenticare la parte spirituale di esso, cerca risposte che vadano al di là della comprensione credendo a ogni finto profeta che vuole predirti il futuro. Leggiamo le coincidenze, i fatti che accadono sempre come qualche cosa di divino e nonostante la scienza abbia risposte cerchiamo sempre quell’aspetto inspiegabile o che vogliamo spiegare secondo le nostre idee.  Questo mi porta a pensare che nonostante una forte laicizzazione della società, la società stessa cerca il divino, il soprannaturale, la vita spirituale. Questo potrebbe essere un rischio nelle religioni e nella fede stessa, pertanto la vita spirituale va coltivata e ricercata nelle cose belle e non sempre ci sono risposte, anzi mai, ma ci deve essere, una ricerca seria e scientifica e alla fine una fiducia consapevole.

Vogliamo dimostrazioni dalla Bibbia o da altri testi sacri e poi crediamo al primo santone che ci legge la mano, vogliamo dimostrazioni su tutto e poi crediamo alla prima teoria che romanzata o meno ha più pubblicità, che sia un articolo di giornale o un libro, mettendo in discussione tutto e tutti e puntando il dito credendo che ci sia un progetto nascosto di macchinazioni da guerra fredda. Forse ci saranno anche ma queste sono le modalità umane dei sotterfugi, la vita spirituale non ha sotterfugi ho la sola via della ricerca e dello studio serio.

Più volte e in diversi modi vi ho scritto invitandovi a coltivare l’asse verticale della vita attraverso gli strumenti che l’uomo possiede tra cui e in primis la scienza, la cultura, la conoscenza, lo studio delle cose e non la semplice notizia scandalistica o pubblicitaria del giornale ma lo studio approfondito di una determinata cosa, ma noi siamo un popolo di superficiali ci fidiamo del primo che grida senza verificare per poi criticare il papa, il vescovo, il prete, la Bibbia, Dio stesso negando l’esistenza e puntando il dito pensando a una invenzione umana.

Non voglio e non è mia intenzione fare un discorso dove fare proselitismi o convertire, ma solo invitarvi a riflettere sulle cose e se non si sanno chiedere o studiare con metodo serio cercando le risposte vere e non quelle che ci piacciono e basta. Abbiamo la fortuna in questa era di avere uno strumento come internet dove poter trovare di tutto sii attento a trovare le cose giuste, non quelle che ti fanno comodo però. Vediamo una luce particolare in cielo e pensiamo agli ufo, non mi scandalizzo, anzi posso credere che ci siamo altre forme di vita, sarebbe strano se non ci fossero l’universo è immenso, ma confondere o credere solo in elementi di questa natura rischia di confondere, oppure sogniamo determinate situazioni e queste ci condizionano la vita al punto di entrare in una dinamica di ansia e quindi di conseguenza leggiamo l’oroscopo e non usciamo di casa se questo dice qualche cosa di negativa o facciamo sogni e poi magari non parliamo con una persona perché l’abbiamo sognata in un determinato modo … per i sogni ci sarebbe da fare un discorso più dettagliato e ampio, perché ci sono sogni normali e no e la psicologia ci indica alcune strade e anche la religione ci parla di sogni e penso in questo momento a San Giuseppe il padre putativo di Gesù, ma altri esempi possiamo trovare nella Bibbia, sogni premonitori, ma l’argomento che marginalmente tratto oggi è solo per invitarvi a non essere superficiali, creduloni e banali nel pensare, nel farsi condizionare la vita da tutto e da tutti. La tua serietà sta nel tuo cuore e nella tua formazione, nella tua conoscenza e per chi crede nella sua fede.

Se una cosa non ti è chiara e non sai, informati, studia, chiedi risposte serie e certe, ma non alla chiromante del momento mettendo sale o piume sotto il cuscino, non  giochiamo al soprannaturale come se fosse tutto semplice.

“La posizione cattolica è stata sintetizzata e chiarita soprattutto da Tommaso d’Aquino nella Somma teologica. Per il dottore angelico i sogni possono essere influenzati in primis dalle condizioni fisiche e psicologiche del sognatore. Per quanto riguarda l’influenza soprannaturale, essa è talora demoniaca e «talaltra riferibile a Dio, che rivela certe cose agli uomini in sogno per mezzo degli angeli». L’ uso deliberato dei sogni al fine di ottenere doni spirituali è quindi illecito, in quanto assimilabile alla divinazione. Mentre i sogni latori di messaggi divini sono doni di Dio, che non vanno cercati. Ed è proprio questo equilibrio e questa prudenza che sono presenti nella bellissima antifona che si recita nella preghiera di compieta, prima di coricarsi: «Nella veglia salvaci Signore, nel sonno non ci abbandonare: il cuore vegli con Cristo e il corpo riposi nella pace»”. (cfr. A. Galli, Avvenire)

Ora, essere neutrali, superiori, distaccati, critici è una bella cosa, essere curiosi ci permette di conoscere e di scandagliare la verità, farsi le domande e cercare le risposte è fondamentale per crescere e viver e in modo dignitoso, ma non per essere “bastioncontrari” ma alla ricerca della verità e alla serietà della nostra fede, o ci credo o non ci credo, o mi fido o non mi fido di Dio, ho vivo come Lui ci indica oppure faccio altre scelte, il Signore ti è accanto ma è rispettoso e ti lasica fare, l’unica certezza che ti posso dare, avendo fatto esperienza personale è che Lui ti vuole bene e non si allontanerà mai anche se non farà quello che chiedi come se fosse una macchinetta, ma come Amico ti indica la strada, ti sta accanto, ti sostiene, il resto lo devi fare tu, non c’è nessuna bacchetta magica e non c’è nessuna situazione soprannaturale nella quotidianità della vita.

Cerca il divo e il soprannaturale nei tuoi gesti ordinari, nella carità che usi, nella pazienza, nel scegliere e seguire una vocazione, nello studio, nel lavoro, nei rapporti interpersonali nell’amore … attraverso la creatività che l’umanità ha in se. Cerchiamo le cose belle e non facciamo guerre e divisioni vicine o lontane che siano, ma fratellanza e armonia, pace e bene, rispettando creature e creato, questa è la spiritualità che è condivisa da tutte le religioni e filosofie spirituali del mondo. A Dio possiamo dare diversi nomi, ma è questa entità che noi cristiani cattolici – con la venuta di Gesù, che ha realizzato questo cammino e che con la Sua morte in croce ci ha offerto la salvezza anche per quelli che non lo conoscono, lo rinnegano o gli danno un altro nome – chiamiamo Dio, Gesù Cristo e Spirito Santo, creatore, salvatore, compagno di viaggio.

Per vivere così la strada è quella del rispetto e della libertà tua e di chi ti sta accanto. Capite che un discorso del genere coinvolge a trecentosessanta gradi l’intera vita umana, il pianeta e ogni polo. Noi che ci professiamo cristiani cattolici, allora impariamo ad essere segno visibile di questa normalità spirituale e di questo impegno nel quotidiano superando condizionamenti e limiti, credenze e superstizioni, mettendo la vita nelle mani di Dio e vivendola con i doni che ognuno di noi possiede.

« Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d’Egitto, dalla condizione di schiavitù: non avrai altri dei di fronte a me. Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai » (Es 20,2-5).

Sta scritto: « Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto » (Mt 4,10).

@unavoce

 

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