L’arte di crescere
Non s’impara mai abbastanza e non si è mai finito d’imparare. Quando si è giovani si pensa di conquistare il mondo e di sapere tutto e quello che gli adulti ci dicono sembra inopportuno, inutile, ognuno di noi deve fare le sue esperienze e sbatterci la testa e questo, se da una parte ci impone di lasciarli fare dall’altra non ci deve esimere comunque dal dare indicazioni sapendo che non necessariamente verranno perseguite.
In questo cammino di crescita, poi c’è la formazione personale che viene dalla famiglia e dalle esperienze della vita che pian piano formano o deformano la nostra mente e se non c’è un pizzico di umiltà per confrontarsi, per chiedere aiuto e si pensa di essere noi e solo noi nel giusto ad avere la verità in tasca, perché le cose le decidiamo noi sono quelle vere, si rischia di esasperare i concetti e diventare dei fanatici e dei fondamentalisti non solo in campo religioso, ma nella vita e nel vivere, portando una cosa buona all’estremo e facendola, così, diventare limite.
Ora, in questo cammino credo che sia importante avere sempre la mente aperta, diceva Aristotele: “Solo una mente educata può capire un pensiero diverso dal suo senza la necessità di accettarlo”. Con questo spirito oggi voglio invitarvi a riflettere sul come ognuno di noi affronta le varie situazioni della vita e come usa gli insegnamenti del passato o i consigli del presente, tendo a mente che nessuno è arrivato e tutti abbiamo sempre e comunque bisogno di un continuo ampliamento della conoscenza, vero strumento di libertà e pace.
“L’apprendimento è uno degli assi portanti delle funzioni e dei processi che danno vita allo sviluppo psicologico dell’individuo. Nell’apprendimento non si può prescindere dal contesto che è un fattore importante dell’apprendimento. Il contesto orienta le diverse tipologie di apprendimento, è in funzione del contesto che si sviluppano le relazioni tra fattori e risposte. E’ dal contesto di riferimento che si sviluppano la qualità e l’entità della motivazione ad apprendere”. (cfr. tesionline)
Consapevoli di questi limiti che fanno parte del crescere e del vivere, ed è cosa normale, se riusciamo ad avere come accennavo quel pizzico di umiltà, saremo sulla strada buona e pur commettendo errori, inevitabilmente, però, riusciremo a ricominciare e rimetterci in careggiata ogni volta.
“Che meraviglia, però, essere un’apprendista! Che, nonostante le paure, nonostante le scomodità, non smette di voler imparare, e che sceglie di continuare a esercitarsi per migliorare … Quello che davvero mi interessa, è la magia dell’imparare qualcosa di nuovo. Che inevitabilmente ti porta a migliorare, diventare più forte, conoscere nuovi aspetti di te e arricchirti. Così ti consiglio: lascia perdere l’immagine ideale di come vorresti essere, e metti tutto te stesso o te stessa nella meraviglia di ogni tuo passo, di ogni tua piccola vittoria, ma anche di ogni tuo singolo errore. Sei, e sarai sempre, un’Apprendista. Perché non c’è immagine, di te, più perfetta e meravigliosa di quella di un essere umano che non smette mai di voler imparare e migliorare”. (cfr. scuola.diventarefelici)
Allora non smettiamo mai di voler imparare, non smettiamo mai di stupirci della vita e delle persone, in bene e in male, “nulla di nuovo c’è sotto il sole”, ma ogni cosa è nuova dalla prospettiva del nostro sguardo, uno sguardo che deve essere fatto con il cuore e la mente, con la fede e l’intelligenza, con l’amore e la carità. Impara a rimanere un eterno apprendista e sarai una persona nuovo che saprà rinnovarsi continuamente e vivere una vita piena e felice.
@unavoce
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