Insicurezza

 

“Dobbiamo prefiggerci come scopo, non di raggiungere la sicurezza, ma di riuscire a tollerarne la mancanza.” (Erich Fromm)

“Il bisogno di sicurezza ostacola qualsiasi grande e nobile impresa.” (Publio Cornelio Tacito)

 

Credo che nessuno sia mai sicuro al cento per cento, che abbia tutte le risposte. Infatti ogni giorno o spesso proviamo sentimenti di insicurezza o di non essere all’altezza dei compiti assegnati, addirittura della vita stessa. Questo provoca in noi ansie e stress che non ci aiutano a vivere una vita felice e serena. La vita è un’avventura meravigliosa ma non toglie che sul cammino ci siano ostacoli. Davanti agli imprevisti o ad alcune situazioni non sempre siamo sicuri di farcela ed emerge la nostra fragilità, le nostre insicurezza, i nostri dubbi mettendoci in uno stato di poca serenità e portandoci a fare errori e a non vivere la vita in modo vero. 

“Il dubbio, infatti, nonostante lo viviamo come un nemico, è in realtà proprio l’opposto. E’ quell’amico che dobbiamo lasciar parlare per arricchirci di nuove informazioni su di noi, sui nostri errori, sulle nostre scelte, per costruire man mano una nostra direzione nella vita. Se non avessimo mai dubbi, se non ci sentissimo mai insicuri su noi stessi, come potremmo riconoscere i nostri limiti e imparare da essi?” (cfr. attualmentepsicologia)

Ora uno sforzo che credo sia importante che ognuno di noi faccia è quello di non essere noi i peggiori giudici di noi stessi, altrimenti vivremo sempre con paure ed ansie che portano allo stress e a non vivere una vita serena e integrata. “E…se sbaglio?” “Se faccio una brutta figura?” “E se poi pensano male di me?” “Non ce la farò mai.” “Non so fare niente!” (cfr.o.c.)

Questo modo di vivere ci blocca e aspettiamo che altri ci dicano cosa fare perché così siamo sicuri e avremo un risultato pubblico di benessere e pregio.

“i nostri dubbi non vanno soffocati, ma accolti e non sono gli altri a possedere risposte in grado di confortarci; solo noi, infatti, possiamo chiederci davvero chi siamo e che cosa vogliamo -nessuno può dirlo al nostro posto- ed è solo quando riusciremo a porre queste domande a noi stessi, che realmente inizieremo a trovare la nostra strada”. (cfr. o.c.)

Davanti a questo modo di vivere dobbiamo fermarci a riflettere ponendoci delle domande, scandagliando la nostra vita, conoscendo i nostri pregi e i nostri difetti, vedendo cosa vogliamo fare, quali obiettivi ci siamo prefissati e come stiamo vivendo le situazioni giornaliere, chiedendoci quali sono le cose che non ci danno sicurezza, perché abbiamo bisogno dell’approvazione per andare vanti, perché ci condiziona il pensiero comune?

Prima di tutto non partire mai dal non sentirti adeguato, dal non credere in te stesso nelle tue possibilità, nel metterti in gioco nel provare, solo così potremo superare dubbi e insicurezze.

Questo vale per ognuno di noi e per chi è accanto a noi, che sia un famigliare o un collega, un conoscente o un collaboratore.

La verità in tasca non ce l’ha nessuno bisogna provare, misurarsi è necessario mettersi in gioco e con l’esperienza costruiremo la capacità seria di affrontare la vita e non sarà la mancanza di sicurezza a fermarci ma la paura di fallire, la paura del giudizio degli altri e le conseguenze che ne potrebbero derivare.

Tutti vorremmo vivere senza pensieri, senza farci troppe domande, senza esporci, senza mettere in gioco noi stessi in prima persona delegando ad altri e standone fuori ma questa è paura e non vivere la vita ma sopravvivere.

Sbagliare è la conseguenza di fare e di agire e se la prima volta rimaniamo bloccati non dobbiamo fermarci ma proseguire è solo sbagliando che s’impara a cambiare, a vivere e vedere le cose nel modo giusto. La sicurezza in noi stessi, il credere che possiamo farcela ci aiuterà a metterci in gioco a fare, a costruire, ad essere creativi e nel momento della caduta impegnarsi a rialzarsi senza piangerci addosso. Pertanto le sicurezze nella nostra vita le creiamo lavorando, facendo, provando, sbagliando, cadendo e allora si riprende a lavorare, si prova e si riprova ancora. L’esperienza dei fallimenti ci farà crescere. La collaborazione, il sostegno tra di noi sarà la via importante per educare, costruire, guidare e indicare il cammino. I genitori verso i figli, gli educatori per chi deve essere ducato, ecc.Le vostre insicurezze vi aiuteranno a fare sempre meglio, a provare in continuazione, a non demordere ma a perseguire l’obiettivo che vi siete prefissati.

Recuperiamo il coraggio dentro di noi, crediamo in noi stessi, mettiamoci in gioco e riprendiamoci dalle cadute. Prova e riprova, persegui l’obiettivo, fatti aiutare ma non mollare mai.

La nostra fede, il Signore nella sua vita in mezzo a noi ci ha insegnato ad avere fede, a camminare con lo sguardo alto, a non lasciarci intrappolare dalla vita ma a viverla in modo pieno ed autentico, a credere in noi stessi, a metterci nella mani di Dio impegnandoci ogni giorno. Non ci ha promesso di toglierci la Croce, ma ci ha assicurato che Lui sarà con noi, accanto a noi e come un Cireneo ci aiuterà a portarla.

@unavoce

 

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