Il Natale racchiude in se molte tradizioni, sia di popoli che di famiglie, dalla musica e i canti, ai racconti e ai simboli, alle leggende e ai personaggi, sia biblici che fantastici, che ci portano a riflettere sul grande mistero di Dio che si fa uomo e viene in mezzo a noi. Da millenni, tradizioni e simboli sono parte della vita e ornano e ci fanno vivere questi giorni, tradizioni e simboli che anche nel mondo laico, anche se solo per motivi commerciali, ci conducono a non perdere nulla di questa grande festa cristiana e se per alcuni non significa nulla, dal punto di vista religioso e/o di fede, sicuramente coinvolge però la vita privata, famigliare e di relazione di tutti e credo che non sia un elemento da sottovalutare, in questo nostro mondo secolarizzato. Queste cose che sembrano e forse sicuramente lo sono superflue, davanti a tante necessità primarie, possono essere però strumenti che veicolano un messaggio, quello dell’amore e dell’armonia, della pace e della concordia e pian piano educano il cuore e inducono persone e comunità, gruppi e società a riportare al centro dell’esistenza quella parte spirituale che tutti desiderano e in maggioranza negano. 

Come accennavamo molti sono i simboli e le tradizioni da nord a sud del mondo, dall’est all’ovest del pianeta che adornano questi giorni. Le strade delle città si colorano di luci, i negozi si riempiono di addobbi, nell’aria si sentono melodie di canti natalizi e, ovviamente, anche le nostre case si adornano con alberi e presepi.

“Il presepe è forse il simbolo più importante per noi cristiani cattolici. Nei racconti degli evangelisti Luca e Matteo, che descrissero la Natività, c’è il mistero immenso di un Dio che sceglie di farsi uomo per scendere tra i suoi Figli e condurli alla Salvezza, il tutto racchiuso in un avvenimento apparentemente comune, nella sua semplicità, come la nascita di un bambino in una notte stellata.

L’albero di Natale è invece di origine pagana. Simboleggia il rinnovarsi della vita ed è per questo che viene solitamente utilizzato un sempreverde. In epoca medievale i primi alberi di Natale venivano decorati con fiori di carta, frutta fresca e secca, oltre a simboli dell’abbondanza, per richiamare il Paradiso Terrestre e l’albero della conoscenza del bene e del male. Successivamente si iniziò a decorare gli alberi di Natale con le candele, simboli dell’avvento del Salvatore che sconfigge le tenebre del peccato. Inoltre, si iniziò a portarli anche all’interno delle case e non addobbare solo quelli all’esterno delle abitazioni”. (cfr. scuolesalento

Solo due dei tanti simboli e tradizioni del Natale, per richiamare l’attenzione di tutti ed educarci ed educare al vero spirito religioso di questi giorni, affinché non sia solo un momento di scambio di doni, di auguri formali o meno, di pranzi e incontri, ma anche il tempo per recuperare la bellezza dello stare insieme, dello stare in famiglia, del godere della semplicità di una tavola imbandita dove la collaborazione, l’amore e l’attenzione verso tutti si fanno maggiormente sentire.

Un bambino nella stalla ci ricorda una povertà necessaria che però non è miseria perché se pur povero di tutto Gesù ha avuto bisogno di una mamma e di un papà per venire in mezzo a noi e questo ci dice che la vera povertà allora è la mancanza di una famiglia e dell’amore, pertanto possano questi giorni aprirci il cuore a compiere gesti di solidarietà, a recuperare quei valori fondamentali che ci fanno uomini e donne, per non lasciare nessuno solo e per iniziare una maggiore attenzione e apertura verso tutti. 

Così, anche la nostra comunità cristiana con le stellette, con un gesto pubblico ha acceso ed inaugurato i simboli del Natale, sia nella nostra piccola Chiesa che nel sagrato di essa e nell’area sacra esterna, sia nei luoghi di vita e di lavoro, che per noi coincidono il più delle volte, con alberi e luci, presepi e festoni, suscitando fantasia e genialità dando vita alla creatività e realizzando piccole opere d’arte semplici e casalinghe, che però ci dicono amore ed attenzione di molti anche apparentemente lontani che si sono lasciati coinvolgere dal clima e dal mistero del Santo Natale. 

@unavoce

 

Foto di Copertina: Esterno Chiesa –  Parrocchia dei Militrai “Madonna di Loreto” – 15° Stormo