Gli artisti di ogni tempo hanno offerto alla contemplazione e allo stupore dei fedeli i fatti salienti del mistero della salvezza, presentandoli nello splendore del colore e nella perfezione della bellezza. E’ un indizio, questo, di come oggi più che mai, nella civiltà dell’immagine, l’immagine sacra possa esprimere molto di più della stessa parola.” (J. Ratzinger, Introduzione, Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica)
Raccontare un po’ della nostra comunità, nei suoi vari aspetti vuole avere lo scopo di coinvolgere, tenere uniti e dare prestigio all’impegno di chi con passione vive e lavora nella “Vigna del Signore” secondo la sua singola vocazione. In questa ottica, in questi anni, si sono realizzate oltre alle attività pastorali e liturgiche, catechistiche e caritative, alcune iniziative che hanno abbellito il luogo della preghiera, la Chiesa e le strutture annesse ad essa ad uso dell’Assistenza Spirituale nel “Polo Servizi“: la Biblioteca, le varie aule e il Corridoio delle arti con una semplice collezione privata.
“Il desiderio che l’uomo ha di comunicare attraverso l’espressione artistica è testimoniato fin dagli albori della nostra civiltà. Risalgono all’età paleolitica alcuni graffiti raffiguranti piante, animali e cacciatori, che si trovano nelle grotte tra gli Urali e l’Atlantico. Queste rappresentazioni testimoniano non solo le capacità dei paleolitici di osservare e disegnare la realtà circostante, ma si possono considerare un codice simbolico che veniva adottato durante le cerimonie magico-religiose.
In Asia, continente con una tradizione religiosa profondamente radicata, si è sempre ritenuto che tutte le arti abbiano un’origine divina e vengano rivelate nell’opera dell’artista. Ma l’immagine artistica più perfetta non sostituisce mai l’immagine mentale affiorata, sarà soltanto un mezzo valido di comunicazione e conoscenza: “l’immagine è da considerare animata dalla divinità, ma non è un idolo, piuttosto un supporto di meditazione e un mezzo ausiliario di realizzazione” (Coomaraswamy, 1976). In tutte le religioni l’artista supremo è sempre Dio. Nella tradizione cinese taoista, questa affermazione porta a una estrema conseguenza: l’artista cinese, che crea un’opera particolarmente perfetta, è costretto a scomparire, perché così può diventare partecipe dell’infinita creatività di Dio”. (cfr. Lydia Salviucci Insolera)
“Il 23 giugno 1973, in occasione dell’inaugurazione della mostra d’arte contemporanea, Papa Montini, Paolo VI, tenne un discorso dove definì l’artista “profeta e poeta, a suo modo, dell’uomo d’oggi, della sua mentalità, della società moderna”. “Testimoniare la religiosità e i valori spirituali della fede cattolica” è il filo comune della Collezione che raccoglie diverse forme espressive e artisti di differenti nazionalità. “Non è vero – affermò Montini nel suo discorso – che i criteri direttivi dell’arte contemporanea siano segnati soltanto dall’impronta della follia, della passionalità, dell’astrattismo puramente cerebrale e arbitrario”. (Cfr. Barbara Jatta)
Ora, alla luce di queste considerazioni e dopo aver riletto il discorso di papa Monti al quale vi rimando, certo che lo troverete illuminate ed essendo nella mie semplici possibilità e capacità, appassionato d’arte, anche nella nostra umile e semplice realtà, accanto alla piccola Chiesa, come poc’anzi vi accennavo, abbiamo realizzato una piccola collezione privata. Un luogo ricca di opere d’arte, senza valore economico, ma di grande valore affettivo e pregio artistico dove abbiamo voluto raccogliere alcune opere realizzate da alcune persone della nostra comunità. Abbiamo raccolto l’espressione della genialità e della fede di questi uomini e donne certi che il bello nelle sue diverse forme ci porta allo spirito e a coltivare quella dimensione verticale della vita che ci rende nobili nel cuore, attenti verso le persone, capaci di dolcezza e amabilità nel testimoniare la fede nella vita di tutti i giorni.
Una collezione privata che racchiude la storia di un segmento del cammino di questa comunità di cristiani che attraverso la loro disponibilità e creatività hanno realizzato opere che ci aiutano a godere con gli occhi per giungere alla riflessione e alla preghiera.
Chiudo segnalandovi sul Sito Vatican News una pagina dal titolo: “La bellezza che consola” che racconta l’arte nei Musei Vaticani. Credo che coltivare questa sensibilità ci possa aiutare a coltivare lo spirto e le cose che ci conducono a Dio e in esse ritrovare la bellezza interiore che ci porterà ad essere testimoni e servitori dei nostri fratelli con lo spirito di Gesù.
@unavoce
Foto di Copertina: Parrocchia dei Militari “Madonna di Loreto” – Corridoio delle arti, presso il Polo Servizi del 15° Stormo