Una dignità da riscoprire
L’educazione e la maleducazione sono due atteggiamenti che qualificano un individuo all’interno di una società. Non si nasce né maleducati, né educati, ma lo si diventa. (cfr. fs)
Ogni giorno assistiamo a gesti di male educazione e talvolta li commentiamo scandalizzandoci e giustamente, ma fatti recenti ci portano a riflettere su uno spetro più ambio. L’educazione è diceva don Bosco qualche cosa del cuore e se ci scandalizzano modi sgarbati ed offensivi è questa l’occasione per tutti per farci un serio esame di coscienza, che non significa non mettere in evidenza i fatti che accadono, ma approfittare per fare un’analisi a più grande sguardo. L’educazione non è solo quella che vogliamo ricevere e che sicuramente ognuno di noi offre, ma racchiude anche altri sottili elementi, che se ora ci portano a vedere una situazione più macroscopica, vorrei però che non ci sfuggissero quegli aspetti forse microscopici di educazione vissute in casa nostra.
La buona educazione è e rimane un valore e purtroppo oggi scarseggia e quando succede poi in persone che conosciamo e stimiamo allora è anche peggio. Non si tratta solo di modi di fare, ma di modi di essere, di come si ragiona sulle cose e non solo di come ci si comporta e neppure è una questione di bon ton che è invece un’altra cosa. Educazione o la possiedi, perché sei cresciuto in questa o di educhi o ti lasci educare. Lo sgarbato, il rissoso, chi alza la voce, chi esagera, chi non sa stare al proprio posto non ha mai ragione e se dovesse averla così facendo la perde. La buona educazione non è il semplice rispetto delle regole ma semmai è la capacità di vivere insieme e di rispettarsi gli uni gli altri, un rispetto vero, autentico e non appiccicato con un falso sorriso.
Oggi campanilismi o parole di razzismo o di settarismo che siano a livello politico, religioso, sportivo o sociale sono inammissibili, tutti dobbiamo vivere e tutti moriremo e nessuno è padrone della vita degli altri, pertanto non sono concepibili in una società multiculturale e capace di creare e di andare oltre, questi atteggiamenti. Chi si chiude in queste logiche è solo un ignorante, nel senso che ignora la realtà dei fatti. Non esiste il proprio orticello senza avere la capacità di guardare accanto, devo solo ringraziare se ha quello che ho e non giudicare per il colore della pelle o delle idee, si può dissentire, non condividere ma l’educazione è altro, è rispetto del genere umano. Non significa non vedere e non parlare, ma significa parlare nel modo giusto anche con toni convinti ma nel rispetto.
I problemi della nostra società, di ieri e di oggi sono proprio questa mancanza di rispetto, dove tutto è lecito e si è prepotenti davanti a tutto e tutti. Una libertà che non porta da nessuna parte, e solo il tempo darà ragione di queste parole che vi scrivo.
Oggi, forse legata all’età mia che avanza, non accetto più la male educazione, la mancanza di rispetto, il non sapersi comportare secondo i posti e le persone con cui sei e dove sei. Questo difendere a spada tratta solo noi stessi e le nostre esigenze, sena saper guardare accanto non è accettabile, non è degno di una persona per bene e ben educata. Possiamo parlare di lavoro, di sacrificio, d’impegno, di dedizione o passione, ma se manca il rispetto tutto crolla.
Io ho fatto molti errori ma ho sempre chiesto scusa, perché così mi è stato insegnato in casa, a chiedere scusa a rimediare e imparare dai miei errori per quanto difficile possa essere. Ho giudicato senza conoscere, ho parlato talvolta più del dovuto, ma sono sempre tornato a chiedere scusa, che avessi ragione o meno.
Purtroppo non è facile educare e molti ne parlano ma pochi la vivono veramente. Educazione non è eleganza esteriore ma bellezza del cuore, capacità di pensare prima di parlare è la capacità di ascoltare e non parlare sopra alle persone è rispetto di regole condivise per il bene comune, per strada, in giro, in qualsiasi ambiente, in casa e tra di noi. Educazione è prendersi le proprie responsabilità, educazione è non buttare la spugna al primo intoppo, educazione è aver coscienza di chi siamo e che vita stiamo facendo non dimenticando i doveri a beneficio apparente del nostro io personale, perché questo si chiama egoismo.
Educazione è rispetto delle varie età, delle persone è non è beneficio del grande o impegno del giovane, ma lavoro costante di tutti, ognuno alla sua età. Non è meno educato il giovane che non saluta o risponde male o fa il prepotente, dell’anziano che pensa di saper tutto. Nessuno è arrivato e nessuno sa tutto, tutti insieme invece nel rispetto si cresce e s’impara a vivere. La buona educazione la s’insegna con la testimonianza prima che con le parole. Molto facile giudicare gli altri e poi comportarci nello stesso mondo, se non peggio. Comprendete allora che su questa strada tutti dobbiamo crescere e aiutarci.
Un discorso ampio e che potrebbe essere affrontato in mille modi differenti, ma per ora un invito a vivere ed insegnare questo un valore per la nostra società, pertanto una correzione fraterna utile, rispettosa potrà aiutarci a diventare persone migliori. La dignità di una persona non la si vede dal ruolo che riveste, ma da come si comporta con gli altri e con se stesso. Fare un rimprovero o riceverlo non è per sentirsi superiori o umiliati, ma per imparare a diventare grandi nel cuore. Diceva Santa Teresa (Madre Teresa di Calcutta) Che le parole gentili possono essere brevi e facili da pronunciare, ma il loro eco è infinito, possa essere così per ognuno di noi.
@unavoce
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