Troverai di più nei boschi che nei libri. Gli alberi e le pietre ti insegneranno ciò che non si può imparare da maestri. (San Bernardo)
“Educare è come seminare: il frutto non è garantito e non è immediato, ma se non si semina è certo che non ci sarà raccolto”. (Carlo Maria Martini)
Andare contro corrente non è sovvertire la natura o mancare di buona educazione, ma si tratta di accorgerci. Non sono più un ragazzo e sono di quella generazione che ancora giocava al pallone per strada dopo la scuola, ma credo che all’intelligenza e alla buona educazione non ci sia tempo. Vedere monumenti sporcati per protesta che modo di fare è? Che cosa si vuole dimostrare o protestare rovinando e sprecando cose, tempo e risorse? Un murale in zona romagnola raffigura un uomo che allatta, ovviamente una provocazione, ma quale? Sovvertire la natura? L’amore e la passione sono universali, il rispetto e l’educazione altrettanto, che modo di fare è questo? Alunni che insultano professori, genitori che picchiano insegnanti e potremmo continuare e poi ci scandalizziamo della guerra solo perché è alle nostre porte, ma noi siamo in guerra con noi stessi e con tutti senza parte. Questa è libertà, è modernità, è progresso?
Questa è solo follia!, poi ci impauriamo per terremoti e alluvioni, la natura compie il suo corso e se non la rispettiamo allora poi potremo piangere su noi stessi. Gli alberi non fanno la fauna, ma gli uomini si riducono al mondo animale, peggiorandolo direi.
Non è un discorso religioso questo, la fede semmai e le religioni ci dovrebbero aiutare a ricordarci la nostra vera natura e invece di idealizzare teorie facendoci guerre e divisioni – ed è facile incolpare fedi e religioni per puntare il dito e non fare quello che è utile, importante, necessario per ognuno e per tutti – dovremmo imparare a riflettere con serietà ed onestà verso noi stessi per essere poi nel mondo veri uomini e donne.
Il progresso oggi sembrerebbe essere “chiusi”, non uscire di casa e attaccare sui social o uscire di case e rovinare la storia e la memoria. Non è neppure colpa dell’ignoranza, cioè di non conoscere una cosa piuttosto che un’altra, anche se importante conoscere e sapere, ma qui si tratta di buona educazione.
Vorresti tu ricevere quello che stai facendo agli altri? Vorresti tu essere deriso o isolato o umiliato o combattuto? Credo che tutti e ognuno dovremmo farci un serio esame di coscienza ricordandoci che chi più vuole meno ottiene e se ottiene più di quello per cui facciamo è a discapito di qualcuno o di qualche cosa. E’ importante ripercorrere la strade e ritrovare un linguaggio comune che ci unisca e se le lingue non sono il mezzo però il linguaggio dell’amore e del rispetto non ha confini, ne razza, ne colore.
Impariamo a dimostrare e a cercare attenzione in modo educato, protestare in modo sereno, compiendo gesti di attenzione e di rispetto, costruendo e non distruggendo, rispettando la natura e il suo corso. Amore, ricerca, progresso … si! Libero, intelligente, anche provocatorio, come ognuno vuole, ma con vero amore e carità, con vero spirito di crescita e non di interesse. L’amore cari amici non ha confini, usiamo la nostra vera intelligenza, senza sovvertire la natura. Credo che alla base di tutto ci sia solo una grande mancanza di educazione e una grande ignoranza con la presunzione di sapere e di essere nel giusto solo perché a me, a noi, a un gruppo sta bene, perché è comodo per qualcuno.
Un mondo così va alla deriva e implode e alla fine esplode invece di progredire e crescere. Si vuole vivere una vita bella senza lavorare, si vuole ottenere risultati senza impegnarci ma solo protestando e lamentandoci e non con impegno, intelligenza e buona educazione. Ogni cosa bella si ottiene con impegno e sacrificio.
Uomini e donne, genitori e figli, uomini pubblici e privati, chi ha un ruolo nella società e anche chi non ce l’ha, è ora di uscire dal buio che ci circonda, dalla codardia, gettando il sasso e ritirando la mano, e dimostrare e richiedere attenzione nel modo giusto.
La evoluzione della specie sembra regredire, andiamo sulla luna e oltre, cerchiamo di conoscere al di là di ogni cosa e ci imbruttiamo dentro di noi e attorno a noi. Fermiamoci e riflettiamo su cosa stiamo facendo, senza giudicare il passato ma leggendolo per imparare e andare avanti superando errori e limiti, non facendo di peggio.
Una riflessione ad alta voce che condivido solo per invitare tutti a riflettere su come viviamo e cosa facciamo e chi educhiamo e come lo educhiamo. Ogni strillone del momento, ogni programma vuoto e insignificante pieno di pettegolezzi e banalità non dimostra la nostra vera natura ma solo il limite della natura, dove interessi e apparenza la fanno da padrone e sostanza e valore sono perduti.
Abbiamo il tempo, l’occasione e la forza per riprenderci da questa apatia privata ricordandoci che il pianeta e l’umanità non sono una proprietà ma un bene comune da custodire e migliorare per lasciarlo a chi verrà dopo di noi, Egoismo e menti limitate, tutto e subito, io e basta, non portano da nessuna parte, né ognuno di noi che rimane eterno infelice, né per chi verrà dopo di noi.
Come credente e cristiano vorrei ricordare che credere in Dio, affidarci a Lui e fidarci di Lui, significa impegnarsi in prima persona in tutto questo. La fede ci unisce a costruire e orientare il cammino del mondo. Vi saluto con questa frase detta da una scienziata famosa e atea, forse per renderci conto della responsabilità e dell’impegno che ognuno di noi, indipendentemente da tutto e tutti, ha l’obbligo e l’impegno di vivere e crescere in modo vero, libero, ducato e naturale per se e per gli altri. “La spiritualità, per una come me che non crede in Dio, all’anima, all’aldilà, sta nella capacità di amare e comprendere gli altri − uomini e animali − di non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te”. (Margherita Hack).
@unavoce
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