Giornata delle Comunicazioni 

 

Domenica si celebra la Giornata Mondiale delle Comunicazioni, colgo l’occasione per soffermarmi con voi con questa semplice riflessione. La comunicazione è uno dei fondamenti della vita comunitaria, delle relazioni, della vita scoiale, direi di ogni tipo di vita, in qualsiasi contesto comunicare e comunicare bene è alla base di ogni rapporto. Comunicare in famiglia, tra di noi, nelle nostre comunità con e nella società in modo diverso, in modo serio è l’obiettivo per educarci a migliorare ogni aspetto della nostra vita, migliorarla alla luce di valori e di atteggiamenti positivi e concreti. 

Non dobbiamo mai dimenticare che al centro c’è l’uomo e deve rimanerci, allora la nostra comunicazione dovrà essere veritiera, attenta, capace di ascoltare e nella carità sapendo trasmettere, aiutare e rispondere alle domande, alle esigenze in modo nuovo attento e rispettoso. Una comunicazione che è fatta di seria competenze e non di parole vuote, una comunicazione che sa usare la carità del linguaggio per far comprendere, per aiutare, per spiegare, per definire e anche per dirigere.

Troppo spesso vediamo e assistiamo a comunicazioni false, non obiettive e troppo soggettive, discriminanti, cattive addirittura, la comunicazione deve avere obiettivi buoni, puliti, utili, capaci di far crescere, di aiutare, di coinvolgere, di annunciare.

Oggi la comunicazione è aperta a tutti attraverso i mille strumenti che si hanno a disposizione, pertanto tutti devono essere responsabili di cosa e di come comunicano, senza attaccare e puntare il dito o dire il falso o giudicare, senza criterio, senza creare paure e allarmismi. Dire la propria opinione in modo educato sarà l’impegno per tutti. La libertà che abbiamo nell’esprimerci non ci può far essere dei cecchini che sparano senza conoscere i fatti. 

Si assiste molte vostre e troppo spesso purtroppo a commenti di situazioni, eventi della vita da parte di chi non sa, oltre l’imperfezione dell’uso della lingua italiana, anche la storia e inventando o andando solo a sentimento e a pelle, giudica pontificando su questo o quell’argomento. 

La comunicazione è e deve essere uno strumento per dire la propria opinione, certamente, ma senza offendere o isolare, pertanto ci vuole ascolto e conoscenza prima di parlare, commentare o dare indicazioni. 

In questa epoca dove tutti sono collegati e connessi, dove tutti dicono tutto è importante ricordarci questo comportamento. Come comunichiamo, quale lo scopo? Partirei senza dubbio ricordando a me e a voi che va fatta una comunicazione senza livore ma con calma, difendendo le proprie opinioni senza mancare, però, di carità, rimanendo necessariamente e consapevolmente nella verità e verità che non vuol dire tutto a tutti e in tutti i modi ma saper dare la notizia o comunicare e veicolare un messaggio con quella intelligenza capace di far comprendere senza imporre, di dire senza offendere, di esporre con la libertà rispettosa fatta di passione e compassione verso tutti e con tutti.

Una comunicazione gentile, elegante, intelligente sarà una comunicazione che unisce, aiuta e diffonde verità con carità, questo è un compito che deve riguardare tutti. 

Vi lascio ora alla lettura del Messaggio del Papa per questa 57esima Giornata Mondiale della Comunicazione dal titolo: Parlare col cuore. «Secondo verità nella carità» (Ef 4,15)

Rivediamo il nostro modo di comunicare tra di noi e sui social, di come e di cosa condividiamo. Non dimentichiamo gentilezza, eleganza, intelligenza saranno il segno della carità e nella verità, non la mia la tua ma quella vera, allora e solo allora sarà una comunicazione che ci farà crescere, ci farà migliorare e ci aiuterà a vivere una vita piena di amore.

@unavoce

 

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