Abitare nel digitale come cristiani

 

E’ di questi giorni un documento del Dicastero della Santa Sede inerente alla Comunicazione dal titolo: “Verso una piena presenza”, al quale vi rimando per la lettura integrale del testo e ora da questo suggerimento ci lasciamo guidare anche noi per una semplice riflettere insieme sulla qualità della nostra presenza come cristiani nel digitale e in particolare sui social sempre più diffusi e usati da tutti e a tutte le età. Uno strumento stupendo che però se non usato con una certa intelligenza di spirito, d’animo e intellettuale può diventare solo uno sfogo di idee negative o recriminazioni facendo passare messaggi che non creano unità, fraternità e pace, ma solo lamentela o banalità senza il buon gusto.

Il compito del cristiano nella vita sociale è la coerenza al vangelo è la correttezza che nasce dall’amore che Gesù ci ha insegnato ognuno secondo la sua vocazione, pertanto è compito sia della Chiesa in quanto istituzione che di ogni comunità e associazione cristiana e in primis di ogni famiglia e di ogni singola persona. I genitori, in quanto primi educatori devono farsi garanti di uno stile di vita e insegnare una metodologia corretta e rispettosa anche di questi strumenti che usati con saggezza diventano veicolo non solo di comunicazione ma di sostegno e di aiuto per tanti.

Un compito non facile perché il rischio è di vivere nel digitale in modo passivo oppure nascondendosi senza fare ricerca e verificare sia delle notizie sia dei contenuti che vogliamo trasmettere, pertanto sarà importante avere chiari quali sono i valori che desideriamo vivere, quello che pretendiamo dagli altri sia la prima nostra azione. Talvolta vogliamo solo apparire o vivere delle vite degli altri il rischio è molto alto se non sappiamo confrontarci con intelligenza davanti a quello che ci è proposto. 

Come cristiani e credenti non possiamo e non dobbiamo mai dimenticarlo il grande limite è altrimenti quello di avere delle doppie vite e questo non aiuta ne la vita presente ne quella futura, non aiuta a crescere e a prendersi le responsabilità, non aiuta a creare un clima di pace e serenità.

Il Dicastero Vaticano della Comunicazione propone questo messaggio alla luce della parabola del Buon Samaritano che vale la pena rileggere e pregare per recuperare forze energie e voglia di bene.

Nel mondo virtuale passa di tutto e ognuno può accedervi, non ci sono freni e limiti pertanto gli educatori a qualsiasi livello hanno il compito di vigilare e di educare al buon uso degli strumenti che abbiamo a disposizione. Strumenti che ci aiutano a collegarci ma che rischiano però di scollegarci, pertanto un elemento fondamentale sarà non fermarsi al virtuale e basta ma dal virtuale passare al reale usando di questa potenzialità per arricchire il bagaglio di conoscenza umana e spirituale e per poter vivere in concreto e nell’incontro reale con le vite delle persone.

Anche molti cristiani e comunità, associazioni e istituzioni cristiane o di matrice cattolica hanno siti e strumenti digitali, social e riferimenti virtuali, sarà importante per tutti avere coscienza di chi siamo e di cosa trasmettiamo e di come dialoghiamo con gli altri e con chi non la pensa come noi. Il compito di ognuno sarà diventare “prossimo” sapendo ascoltare oltre le parole, oltre le immagini, oltre la musica o la frase che viene pubblicata, perché dietro ad ogni messaggio virtuale c’è una persona concreta con la sua vita, la sua storia, il bene e il male che sta vivendo. Il rispetto con cui commentiamo, con cui interagiamo sarà il sapore del Samaritano che sa fermarsi per andare incontro, per aiutare il prossimo con l’amore e il cuore di Cristo. 

Possiamo fare tanto bene ma anche tanto male, sarà fondamentale essere coerenti e non dimenticare che dietro uno schermo ci sono persone da entrambi le parti, il rispetto sarà alla base della convivenza e della trasmissione dei messaggi. Può essere una evangelizzazione, una catechesi o una semplice comunicazione o condivisione di un bel momento o triste momento della vita, sarà far conoscere o commentare, ma mai dimenticare chi siamo, che fede professiamo, che umanità abbiamo. 

Abita il digitale con eleganza, bellezza, amore e rispetto fari la differenza aiuterai molti e ti arricchirai spiritualmente perché quel messaggio o incontro virtuale ti porterà ad una persona che potrai conoscere e con la quale camminare insieme su questa terra.

@unavoce

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