Un bel “compleanno” per la nostra comunità che il prossimo 19 giugno celebra il quinto anniversario della Dedicazione della Chiesa Parrocchiale “Madonna di Loreto. Era il 19 giugno del 2018 quando il nostro Arcivescovo l’Ordinario Militare per l’Italia Mons. Santo Marcianò venne al 15° Stormo presso la zona logistica – Villaggio Azzurro per dedicare la Chiesa. Una giornata calda, bella e vissuta intensamente da tutta la comunità. Celebrare la festa della dedicazione della nostra chiesa ci aiuti a ricordare che siamo edificio di Dio e rinnovi in noi il desiderio di costruire tutta la nostra vita sul fondamento del Signore Gesù.

AVVISO: oggi Lunedì 19 giugno Celebreremo la S. Messa solenne ore 17.30

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Questa celebrazione Liturgica è anche “l’occasione per pensare a un sacramentale quantomai antico e solenne, che affonda le proprie radici negli stessi racconti dell’Antico Testamento e ci è stato tramandato nel suo nucleo essenziale dalle testimonianze dei primi cristiani. Stiamo parlando della dedicazione della chiesa, cioè la permanente destinazione al culto dell’edificio “in cui Dio e l’uomo vogliono incontrarsi; una casa che ci riunisce, in cui si è attratti verso Dio, ed essere insieme con Dio ci unisce reciprocamente in cui si riunisce la comunità dei credenti”. (cfr. Omelia Papa Benedetto XVI). Tra i momenti principali vi sono: il solenne ingresso del popolo e dei celebranti nella Chiesa, la deposizione delle reliquie dei santi martiri sotto l’altare, la preghiera di dedicazione, l’unzione dell’altare e delle pareti (per noi le quattro croci) della chiesa con il crisma, l’incensazione e l’illuminazione. A testimonianza della dedicazione, vengono redatti poi appositi documenti, un esemplare dei quali è conservato nel sepolcro sotto l’altare. Tutto converge verso l’altare, sul quale sarà celebrata l’Eucaristia: come proclama la preghiera di dedicazione, da quell’altare, unto, incensato e illuminato, “la Chiesa santa, vigna eletta del Signore, che ricopre dei suoi tralci il mondo intero e avvinta al legno della croce innalza i suoi virgulti fino al cielo”; da lì “salga a Te la preghiera incessante per la salvezza del mondo”. (cfr. voxcanonica)

Occasione per fare memoria, per rinnovarci nel cammino e nell’appartenenza a questa comunità, momento per ritrovare nuovo slancio per frequentare sempre di più e meglio la Celebrazione Eucaristica e i vari momenti di preghiera comunitaria e privata. In questo luogo, che abbiamo cercato di creare bello e solenne pur nella sua semplicità, (vedi la storia) che è la tenda di Dio in mezzo al suo popolo, Dio abita in noi e tra di noi e la chiesa ne è l’espressione più visibile.

Vi lascio un commento per una vostra personale meditazione in questo giorno con le parole che Papa Benedetto XVI pronunciò a Barcellona per la Dedicazione della “Sacrada Familia”: “Cosa significa dedicare questa chiesa? Nel cuore del mondo, di fronte allo sguardo di Dio e degli uomini, in un umile e gioioso atto di fede, abbiamo innalzato un’immensa mole di materia, frutto della natura e di un incalcolabile sforzo dell’intelligenza umana, costruttrice di quest’opera d’arte. Essa è un segno visibile del Dio invisibile, alla cui gloria svettano queste torri, frecce che indicano l’assoluto della luce e di colui che è la Luce, l’Altezza e la Bellezza medesime.  Abbiamo dedicato questo spazio sacro a Dio, che si è rivelato e donato a noi in Cristo per essere definitivamente Dio con gli uomini. La Parola rivelata, l’umanità di Cristo e la sua Chiesa sono le tre espressioni massime della sua manifestazione e del suo dono agli uomini. “Ciascuno stia attento a come costruisce. Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo” (1Cor 3, 10-11), dice san Paolo nella seconda lettura. Il Signore Gesù è la pietra che sostiene il peso del mondo, che mantiene la coesione della Chiesa e che raccoglie in ultima unità tutte le conquiste dell’umanità. In Lui abbiamo la Parola e la Presenza di Dio, e da Lui la Chiesa riceve la propria vita, la propria dottrina e la propria missione. La Chiesa non ha consistenza da se stessa; è chiamata ad essere segno e strumento di Cristo, in pura docilità alla sua autorità e in totale servizio al suo mandato. L’unico Cristo fonda l’unica Chiesa; Egli è la roccia sulla quale si fonda la nostra fede. Basati su questa fede, cerchiamo insieme di mostrare al mondo il volto di Dio, che è amore ed è l’unico che può rispondere all’anelito di pienezza dell’uomo. Questo è il grande compito, mostrare a tutti che Dio è Dio di pace e non di violenza, di libertà e non di costrizione, di concordia e non di discordia. In questo senso, credo che la dedicazione di questa chiesa della Sacra Famiglia, in un’epoca nella quale l’uomo pretende di edificare la sua vita alle spalle di Dio, come se non avesse più niente da dirgli, è un avvenimento di grande significato. (Questo edificio) ci mostra che Dio è la vera misura dell’uomo, che il segreto della vera originalità consiste, come egli diceva, nel tornare all’origine che è Dio. ( Colui che l’ha progettata), aprendo in questo modo il suo spirito a Dio, è stato capace di creare in questa città uno spazio di bellezza, di fede e di speranza, che conduce l’uomo all’incontro con colui che è la verità e la bellezza stessa. Così l’architetto esprimeva i suoi sentimenti: “Una chiesa [è] l’unica cosa degna di rappresentare il sentire di un popolo, poiché la religione è la cosa più elevata nell’uomo”. (cfr. Papa Benedetto XVI)

In fine, in attesa di incontrarci per celebrare insieme questo nostro quinto anniversario, la preghiera di Dedicazione che il nostro Pastore recitò quel giorno perché possa essere preghiera per tutti e con tutti.

“O Dio, che reggi e santifichi la tua Chiesa accogli il nostro canto in questo giorno di festa; oggi con solenne rito il popolo fedele dedica a te per sempre questa casa di preghiera; qui invocherà il tuo nome, si nutrirà della tua parola, vivrà dei tuoi sacramenti. Questo luogo è segno del mistero della Chiesa santificata dal sangue di Cristo, da lui prescelta come sposa, vergine per l’integrità della fede, madre sempre feconda nella potenza dello Spirito. Chiesa santa, vigna eletta del Signore, che ricopre dei suoi tralci il mondo intero e avvinta al legno della croce innalza i suoi virgulti fino al cielo. Chiesa beata, dimora di Dio tra gli uomini, tempio santo costruito con pietre vive sul fondamento degli Apostoli, in Cristo Gesù, fulcro di unità e pietra angolare. Chiesa sublime, città alta sul monte, chiara a tutti per il suo fulgore dove splende, lampada perenne, l’Agnello, e si innalza festoso il coro dei beati. Ora, o Padre, avvolgi della tua santità questa chiesa, perché sia sempre per tutti un luogo santo; benedici e santifica questo altare, perché sia mensa sempre preparata per il sacrificio del tuo Figlio. Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe, perché i tuoi figli muoiano al peccato e rinascano alla vita nel tuo Spirito. Qui la santa assemblea riunita intorno all’altare celebri il memoriale della Pasqua e si nutra al banchetto della parola e del corpo di Cristo. Qui lieta risuoni la liturgia di lode e la voce degli uomini si unisca ai cori degli angeli; qui salga a te la preghiera incessante per la salvezza del mondo. Qui il povero trovi misericordia, l’oppresso ottenga libertà vera e ogni uomo goda della dignità dei tuoi figli, finché tutti giungano alla gioia piena nella santa Gerusalemme del cielo. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen”. (dal Pontificale Romano della Dedicazione)

@unavoce

 

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