con Dio, prossimo e terra

 

In questi giorni ho presentato su queste pagine virtuali, a servizio della nostra comunità cristiana e per l’animazione spirituale di tutti, la lettera che programma l’impegno pastorale per il prossimo anno nella nostra Comunità Parrocchiale “Madonna di Loreto” del 15° Stormo e tutti quei reparti assisti, alla quale vi rimando per la lettura: “La bellezza di Dio nella Liturgia”. Oggi vi lascio il pensiero della lettera: “Relazione con Dio, con il prossimo e con la terra” per questo tempo estivo. Povere parole per indirizzare l’uso del tempo e dello spazio non solo per rigenerare il corpo ma anche lo spirito.

In questo tempo estivo, pur caratterizzato dal proseguo dei vostri molti impegni in Patria e fuori dai confini nazioni, è un tempo caratterizzato dalla maggior possibilità di un periodo di riposo fisico da poter trascorrere con le vostre famiglie e le persone a voi care. Vista l’ampiezza dalla realtà che il mio ministero di Cappellano Militare per le Forze Armate ha, (circa 100 Km sulla costa Romagnola rivolto a tutti i reparti militari presenti) con rispetto voglio raggiungervi per una parola e un saluto.

L’estate, come accennavo, se da una parte è favorevole per il risposo e il relax, potrebbe essere anche un periodo ottimale per rinfrancarsi nella mente e nello spirito usandolo come occasione per dedicarsi a quelle attività che durante l’anno soffro per la mancanza di tempo e tra queste per chi tra noi è cristiano e comunque credente o di qualsiasi religione o fede e anche per chi non crede, rimanere un tempo per alimentare la mente e il cuore dedicandolo alle persone oltre che a voi stessi. 

Mi rivolgo in modo particolare a chi tra noi è credente e vi chiedo di fidarvi sempre di Cristo senza fare tante dietrologie sulla Chiesa ma sentirsi parte di una grande famiglia che unita a quella del vostro Reparto in cui operate e quella personale, diventano il luogo fisico e spirituale dove crescere e condividere il cammino.

“Il periodo estivo, tuttavia, non mette tra parentesi i problemi e le necessità delle persone, che generano preoccupazioni e che, sovente, rendono inquieto il cuore. Penso, in modo particolare, a quelle persone fortemente provate dalla malattia, da relazioni familiari delicate e complesse, dalla morte di una persona cara, dalla mancanza di lavoro, dal vivere con angoscia un diffuso senso di fallimento e di impotenza… Per tutti e per ciascuno un pensiero affettuoso, la concretezza della mia vicinanza ove possibile e comunque la compagnia della mia preghiera. Qualunque sia la condizione nella quale ci troviamo, abbiamo tutti una necessità comune: riflettere sulla propria vita, sul proprio essere nel mondo, sulla casa comune che siamo chiamati ad abitare, sapendo che al centro di tutto c’è l’uomo, pur non essendo padrone di nulla, perché solo Dio Creatore è il centro e il fondamento di tutto. Come singoli e come comunità siamo chiamati ad affrontare continui cambiamenti e stili di vita, personali e collettivi, senza mai dimenticare che ogni vero cambiamento ha bisogno di vere motivazioni e di un cammino educativo serio e profondo (cf L.S, 15). Ogni cambiamento che non è frutto di questo percorso e, soprattutto, non tiene conto della dignità delle persone coinvolte, nell’immediato può anche apparire come un buon cambiamento funzionale, ma non potrà mai essere quel cambiamento dalle solide radici che la costruzione della casa comune richiede. La riflessione su se stessi, però, non sarebbe completa se non tenessimo pure presente che per la Bibbia «l’esistenza umana si basa su tre relazioni fondamentali strettamente connesse; la relazione con Dio, quella con il prossimo e quella con la terra» (LS, 66) e che «tutte le creature sono connesse tra loro, di ognuna deve essere riconosciuto il valore con affetto e ammirazione, e tutti noi essere creati abbiamo bisogno gli uni degli altri» (LS, 42). Dato che, le convinzioni di fede offrono «ai cristiani, e in parte anche agli altri credenti, motivazioni alte per prendersi cura della natura e dei fratelli e sorelle più fragili» (LS, 64)”. (cfr. d.G.Momigli)

Con questi sentimenti vi sono vicino, vi abbraccio e vi porto nella mia preghiera secondo le vostre intenzioni. 

@unavoce

  

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