Vangelo e vita

 

“Non esisteva casa in Russia dove non ci fosse un “angolo rosso”, il posto più onorato dell’izbà (la casa russa tradizionale, in legno). Gli ospiti più importanti venivano fatti accomodare lì … ed era il primo luogo verso il quale si rivolgeva lo sguardo non appena si entrava in casa … Anticamente la parola “красный” (krasnyj) significava “bello”; oggi è usata per indicare il colore “rosso” … Questo angolo era sempre il più pulito e ordinato della casa, perché lì trovavano posto le icone. Per questo veniva definito l’angolo “bello”, “krasnyj” … Questa tradizione risale al X secolo e per alcune famiglie è ancora oggi il luogo più sacro della casa…”. (cfr. it.rbth)

 

Cerca nello scaffale dei libri di casa tua se hai una Bibbia o il Vangelo, spolveralo, toglilo dallo scaffale e appoggialo su un tavolo in bella vista, aprilo e lasciati guidare dalla Sua Parola.

“Non riesco”, “non ce la faccio”, “non ho tempo”, “devo fare”, “non si può” … sono solitamente le scuse di una cosa che non vogliamo fare, che non abbiamo voglia di fare ma dentro di noi sappiamo che non sono reali le risposte. Potrebbe essere utile crearsi allora una scaletta delle cose e degli impegni, dei valori e delle opinioni, per valutare se facciamo quello che dobbiamo o solo quello che ci piace. 

Sappiamo tutti che sono più le cose che dobbiamo fare che quelle che vogliamo fare e quando vogliamo fare qualche cosa c’è sempre qualche cosa d’altro che ce lo impedisce dando così valore a quello che noi riteniamo fondamentale con il rischio però che appaghi solo noi. Dobbiamo essere onesti con noi stessi e non dire “devo fare” quando invece è un “non voglio fare”, onesti con noi stessi non nel dire “non posso”, ma “non voglio”, “non mi va” e qualche volta fare quello che non vogliamo ci farà uscire dal nostro egoismo per rende felici gli altri.

Troppo e troppo spesso mettiamo davanti doveri e obblighi per non fare determinate cose perché non ne abbiamo voglia, accampando delle “scuse”, perché di questo si tratta, per non fare o non partecipare a determinate attività. Questo vale nella vita ordinaria ma anche e soprattutto nella vita spirituale. La libertà che diciamo di avere nel scegliere, alla fine è condizionata dal nostro egoismo o dalle priorità che ci siamo costruiti, pur sembrando fondamentali e impellenti, ma se organizzate in modo differente forse ci accorgeremmo che alcune sono solo una nostra comodità. Certo è nella tua libertà fare quello che vuoi, ovviamente, ma fare quello che si vuole è sempre la cosa giusta?

Dobbiamo avere il coraggio di confrontarci e di verificare le nostre priorità, non scusandoci ma onestamente valutando le scelte, i modi e le tempistiche con cui viviamo le nostre vite. Talvolta diciamo a noi stessi “questo è per me”, “devo stare bene io”, “per me non ho mai tempo” … cose che possono essere anche vere, ma quanto vale questa scelta davanti a qualche cosa che apparentemente non sembra così importante per te e magari lo è per qualcuno della tua famiglia, dei tuoi amici, della tua comunità?

Vivere il Vangelo non significa ricordarselo solo quando da ragione delle nostre scelte o idee, ma significa accettarlo nella sua totalità. Prova a dedicare un minuto ogni giorno a leggere una pagina di vangelo e ascoltarlo con il cuore cercando poi di viverlo nella vita in ogni scelta che fai. Leggilo e fermati su qualche frase che possa, come un ritornello, ripetersi nella tua mente, nella tua giornata e vivi la tua vita, i tuoi impegni, le tue scelte con queste parole che risuonano nella tua mente e nel tuo cuore. Trasforma la Parola che leggi o che ascolti alla S. Messa di tutti i giorni in azioni concrete per te, per chi incontri, per chi vive con te e accanto a te.

Parlando con una mia amica ci si confrontava su questo e mi ricordava l’importanza inalienabile di verificarsi sempre con il vangelo. Lo so che non è facile e che è più semplice predicare che fare, ma tutti insieme possiamo stimolarci in questo quando ci ritroviamo e leggendolo e commentando alla luce della vita e dei suoi eventi personali, famigliari o comunitari, imparerai a leggerli nella loro obiettività e leggerli con un pensiero positivo che ci viene sempre suggerito dalla Parola di Dio.

Non basta avere la Bibbia o il Vangelo in casa per il quale ti suggerisco, come ti ho ricordato all’inizio, di non lasciarlo sullo scaffale con gli altri libri, ma dagli un posto di rilievo nella tua casa, perché vedendolo non ti scordi di quella Parola che hai letto e meditato e che cerchi di vivere ogni giorno. La Parola del Vangelo diventi per tutti noi un intercalare delle nostre povere parole, dei nostri semplici discorsi, delle nostre quotidiane vite. Crea il tuo angolo rosso, il tuo angolo bello per accogliere l’ospite, per accogliere e stare con te stesso e con la tua famiglia.

@unavoce