Vivi fedele e felice

“Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dicevo quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.” (Lc 24, 44-48)

Conosco una sola libertà ed è la libertà della mente. (Antoine de Saint-Exupery)

 

I nostri pensieri ci disturbano, ci tengono occupata la mente e talvolta anzi il più delle volte talmente presi da questi, sia belli che tristi, che non riusciamo a pensare ad altro togliendoci il sonno, la serenità e l’obiettività di leggere le cose per quello che sono, addirittura ci condizionano nel vivere e nel rapportarci con gli altri anche con le persone a noi vicine che sia la famiglia, gli amici o i colleghi di lavoro. La nostra mente continua a ritornare su quegli eventi, una parola detta, una situazione vissuta, un’esperienza fatta e continuiamo a rimuginarci sopra pensando che forse avremmo potuto non dire, non fare o dire e fare in modo differente. 

Quest’attività celebrare porta inevitabilmente agitazione nel corpo e nel cuore sia a livello umano che spirituale tant’è che oggi forse più di prima molti hanno bisogno di un supporto psicologico quando queste situazioni diventano critiche al punto di creare un malessere. 

Siamo sempre scontenti e lamentosi per qualunque cosa o per qualcuno, dobbiamo sempre dire la nostra al contrario degli altri, di quello che accade o che vediamo e le nostre parole non sono di analisi ma sempre di giudizio.

Un matrimonio che finisce, un amore che termina, un lavoro che non piace, una scuola che non rende, un’amicizia complicata, i soldi, la vita in genere sono tutti elementi che ci disturbano al punto di avere un’attività celebrare talmente alta che ci stanca non solo psicologicamente ma anche fisicamente diventando pigri e non propositivi. Quest’analisi, ognuno di noi, deve avere la forza, il coraggio e la determinazione per farla, ognuno deve imparare a leggere quali sono quei pensieri che tolgono il sonno o che ricorono frequentemente nella nostra testa impedendoci di vivere sereni e felci.

La felicità è una condizione di vita, indipendente dagli agenti esterni, se vedi un bambino in un paese povero, senza cibo senza vestiti che gioca al pallone a piedi nudi sulla terra, scorgerete nei suoi occhi una felicità che non vediamo sempre nei nostri bambini con cibo, vestiti, casa e scarpe, questo ci fa intuire allora che la felicità non sta nelle cose in se ma nel cuore, nei valori nei quali si crede, la felicità sta nella gentilezza, nell’educazione, nel parlare con calma, nel tono della voce e le cose diventano un correlato di questa vita.

L’amore che desideriamo, l’attenzione che pretendiamo, la vita serena che vogliamo dipenderà da noi non nel sapersi accontentare ma nel saper dare il giusto valore e il giusto peso alle cose per quello che sono.

La fedeltà al matrimonio o al sacerdozio non dipende dall’altro o dai superiori, dalla casa o dalla parrocchia, dalla carriera o dai soldi, ma dal desiderio di vivere insieme e di credere in quella scelta fatta e poter dire io ci sono e “ci sarò sempre qualunque cosa accada”.

Possiamo discutere confrontarci avere opinioni differenti vedere le cose sotto prospettive divere ma questo non ci deve portare a pensieri insani e dolorosi. Pensiamo allora alle parole che diciamo a come agiamo a quello che dichiariamo a cosa è veramente importante nella nostra vita. 

Liberare la mente non vuol dire non pensare a nulla, quello è degli sciocchi, liberare la mente significa sapersi accorgere e stupire, saper vedere ciò che abbiamo e non quello che manca, liberare la mente significa avere un impegno, degli obiettivi e perseguirli, impegnarsi conoscere, studiare, leggere per capire le cose e affrontarle in modo serio, corretto e libero una libertà che non manca di rispetto, una libertà che è un seguire delle regole di convivenza, di rispetto, di amore, di passione.

Il tempo estivo che in parte è dedicato al riposo e alle vacanze può essere un buon metodo per rilassare anche la mente. Il cambiare lo scenario è utile per staccare la spina e non servono vacanze da sogno ma basta uscire dagli schemi ordinari per riposare la mente. Non è che andando da qualche parte i problemi o i pensieri si risolvono o cambiano o vanno via, no!, ma aiuta a rilassare la mente e pensare ad altro, quindi una gita in montagna, una giornata al mare, alcuni giorni fuori dai luoghi abituali ci possono offrire l’opportunità di apprezzare quello che abbiamo e stupirci di quello che ci circonda ossigenando la mente e dandoci forse la possibilità di rivedere poi sia i pensieri sia le situazioni sotto occhi differenti. 

Libera la mente, fai opera di restauro, di manutenzione, non serve necessariamente fare pratiche strane, ma basta uscire dal quotidiano, oltre a dedicare tempo alla lettura ottimo strumento per convogliare i pensieri, programmati qualche visita d’arte, qualche santuario o luogo sacro, un posto bello, un lago, qualche paese storico, qualche gita all’aria fresca, una serata con amici, un giorno al mare e stupisciti del quotidiano la mente si libererà dai pensieri per offrirti spazi e tempi rinnovati. 

La citazione iniziale dal Vangelo di Luca, dove si legge: “Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture”, ci ricorda che Gesù vuole aiutare i discepoli a comprendere le Scritture così com’è accanto a noi con la Sua Parola, l’Eucarestia strada per rivolgere la nostra mente sulle cose spirituali, dimensione della nostra vita che va curata come le altre, diventando contributo e alimento per avere una mente capace di capire e di accorgersi per fare e vivere la vita in modo pieno, questa la vera libertà e l’inizio della nostra felicità.

@unavoce

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