Dal 1922 il 4 novembre è il Giorno dell’Unità Nazionale e giornata delle Forze Armate, una data che celebra la fine della prima Guerra Mondiale con l’Armistizio di Villa Giusti (1918) e nel 1921 veniva tumulato nell’Altre della Patria il Milite Ignoto a memoria a ricordo e per onorare tutti i caduti della Guerra.

Oggi celebrare questo giorno non è solo fare memoria e onorare i caduti di quella guerra ma di tutte le guerre e invocare la pace “difendere la pace ogni giorno” per noi e per il mondo intero.

Giorno di celebrazioni in tutta Italia e giorno nel quale vorrei ricordare anche tanti Cappellani Militari (2400 circa di cui 1300 al fronte e i rimanenti negli ospedali) che al seguito dei loro reparti sono stati vicini ai nostro soldati e molti sacerdoti, religiosi e seminaristi (2738 circa) che con l’entrata in Guerra dell’Italia sono stati arruolati e partiti per i fronti di guerra.

Vi rimando, qui accanto, ad alcune pagine che raccontano, in parte, il servizio e la presenza dei Cappellani nella Grande Guerra e con questa semplice pagina ricordarli, celebrarli e pregare per la pace e il servizio che ancora oggi i Cappellani Militari svolgono accanto ai militari Italiani in Patria e nelle operazioni internazionali.

Questa mattina anche il nostro Arcivescovo, l’Ordinario Militare per l’Italia, partecipa con il Presidente della Repubblica e i vertici dello Stato e delle Forze Armate alla solenne cerimonia della deposizione della Corona all’Altare della Patria, sulla tomba del Milite Ignoto, un gesto formale semplice che racchiude la nostra memoria, il nostro ricordo rispettoso e la nostra preghiera.

Per costruire la pace, difendere la pace, lavorare per la pace bisogna educare il cuore, questo il servizio di Assistenza Spirituale accanto ai nostri militari, come compagni di viaggio non ospiti ma fratelli insieme per educare il cuore, per assistere l’anima e la vita perché possano sempre difendere e proteggere la pace nella nostra Nazione e nel mondo.

@unavoce