Crea gioia

“Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire le sue cose se prima non avrà legato l’uomo forte; allora ne saccheggerà la casa”. (Mc 3, 27)

 

Quando manca la carità, il diavolo semina divisione, se ci pensiamo bene ciò che ci distrugge è la divisione: popolo contro popolo, uomo contro uomo, famiglia contro famiglia … se lasciamo spazio alla divisione il male continuerà a diffondersi. Dobbiamo coltivare parole buone, giudizi belli, pensieri positivi, sorridere e vivere la vita con umiltà, semplicità, impegno e tanto amore, senza cedere ai nostri egoismi. Non diamo spazio al male, ai nostri singoli interessi, alle nostre pigrizie e volontà senza confrontarci con impegno, promesse, dovere, non lasciamoci condizionare dal luccichio di una vita finta che sembra bella e invidiabile ma che alla fine ci lasica vuoti. Coltiviamo amore e rapporti sani di amore, coltiviamo amicizia e amicizie sane di condivisione, coltiviamo famiglie pulite con regole e discipline di rispetto, coltiviamo passione per ciò che facciamo e facciamolo con impegno, sacrificio, determinazione. Coltiviamo parole buone verso le persone, limitiamo giudizi e pregiudizi, gareggiamo nel parlare bene gli uni degli altri. Il diavolo cerca la divisione e ce la fa vedere come se fosse una cosa buona, non chiudiamoci nei nostri recinti mentali e sociali, diamo spazio alla carità, alla tolleranza, la divisione distrugge il mondo, la chiesa, la società, la famiglia, i rapporti. Coltiviamo un cuore buono e di pace, coltiviamo la “nostra casa” con amore, la casa dell’anima dove c’è posto per tutti, dove c’è rispetto e accoglienza, dove c’è un posto a tavola, dove c’è comprensione e confronto, dove ci sono regole di decoro e di opportunità, di intelligenza di vita e di impegno reciproco.

“Semina gelosie, ambizioni, idee, ma per dividere! O semina cupidigia”. E come avviene dopo una guerra “tutto è distrutto. E il diavolo se ne va contento. E noi – ingenui, stiamo al suo gioco”. “Le divisioni nella Chiesa non lasciano che il Regno di Dio cresca; non lasciano che il Signore si faccia vedere bene, come è Lui”. (cfr. Papa Francesco)

Queste parole che valgono per la Chiesa e per la vita della Chiesa al suo interno, valgono anche per la società e per ognuno di noi. Non diamo spazio al diavolo di agire nella nostra anima, non lasciamoci trasportare da ciò che appare giusto e bello, comodo e che sembra renderci felici, il diavolo si veste di bello e rovina il nostro cuore, la nostra anima, la nostra vita e una volta distrutta se ne va contento. Reagiamo la male con il bene, alla divisione con l’unione, all’odio con l’amore. Scendiamo dai nostri piedistalli di perbenismo e impariamo ad ascoltare la voce dello Spirito. Preghiamo lo Spirito Santo che illumini la nostra mente che guidi le nostre azioni. Non perdiamo la tranquillità, la pace, l’armonia, non arrabbiamoci, non pensiamo male degli altri, guardati attorno contempla, stupisciti del creato, della natura, delle cose belle che ti circondano e lasciati coinvolgere. Il diavolo ha paura di una cosa sola, della tua felicità, del tuo sorriso, della tua gioia. Il diavolo ha paura della gente allegra, un’allegria non banale ma che coinvolge, che sa leggere oltre l’orizzonte, al di là delle nubi.

Il diavolo ha paura della gente allegra, diceva san Giovanni Bosco. Cosa è l’allegria a cui fa riferimento il Santo? è quello stato d’animo visibile (l’allegria deve essere testimoniata) che scaturisce dalla letizia cristiana. Qualcuno potrebbe obiettare: come faccio ad essere gioioso se la mia vita è nella sofferenza, nelle prove, nel disagio? è ciò che abbiamo detto prima: la letizia cristiana non è alternativa alla sofferenza, ma alla disperazione. I santi hanno sofferto, eccome; eppure non hanno mai perso la letizia. La letizia scaturisce dalla Speranza teologale, cioè dalla certezza che tutto è già risolto in Cristo e che, se ancora la nostra vita non vive nella pienezza della felicità, ciò avverrà sicuramente se si rimane in Cristo come i tralci nella vite (Gv 15,1ss). Ed ecco spiegato perché san Giovanni Bosco dice che il demonio ha paura della gente allegra. Per due motivi: primo, perché se si è allegri (anche nella sofferenza) significa che la vita è fondata sulla Speranza di Cristo; secondo, perché chi testimonia l’allegria cristiana, fa capire che solo Cristo è la soluzione del proprio esistere”. (cfr. C. Gnerre)

Il diavolo ha paura che, nonostante tutto, noi rimaniamo amici di Cristo, che rimaniamo uniti a Lui, allora questo sarà il cammino che dobbiamo compiere personalmente e insieme: combattere il male e la divisione con la carità, l’amore e l’allegria sapendo che Dio non ci abbandona mai. L’allegria allontana l’odio e da spazio a Dio di abitare la “tua casa”, questa è la nostra forza, Dio è con noi sempre.

@unavoce

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