della PACE

 

Di fronte alla pace non possiamo essere indifferenti o neutrali. Il cardinale Lercaro qui disse: “La Chiesa non può essere neutrale di fronte al male, da qualunque parte esso venga: la via non è la neutralità, la ma profezia” (Omelia, 1 gennaio 1968).

 

A sessant’anni dell’Enciclica “Pacem in Terris” di papa San Giovanni XXIII è bello rileggere il testo dell’omelia del Card. Lercaro, Arcivescovo di Bologna, che pronuncio nella Prima Giornata Mondiale della Pace istituita dal papa san Paolo VI che la volle due anni dopo l’Enciclica del predecessore, un testo che allora fu di scandalo e diede qualche problema al porporato ma oggi a distanza di tempo questo testo rimane profetico tant’è che Papa Francesco parlando a Bologna agli studenti e al mondo accademico la riprese. Oggi voglio riproporla nella sua lettura integrale per formarci a una cultura di pace e a un atteggiamento pacifico, serio, onesto e cristiano davanti agli eventi che ci circondano sapendo leggerli alla luce di questa nostra fede in Dio. I tempi del vangelo e della pace sono più veloci di ogni chiusura che ci possa essere nel mondo e tra di noi.

“il profeta può incontrare dissensi e rifiuti, anzi è normale che, almeno in un primo momento, questo accada: ma se ha parlato non secondo la carne, ma secondo lo spirito, troverà più tardi il riconoscimento di tutti”. e, ancora: “è meglio rischiare la critica immediata di alcuni che valutano imprudente ogni atto conforme all’evangelo, piuttosto che essere alla fine rimproverati da tutti di non aver saputo – quando c’era ancora il tempo di farlo – contribuire ad evitare le decisioni più tragiche o almeno ad illuminare le coscienze con la luce della parola di dio”. (cfr. acli)

Due testi e una segnalazione di un libro che vi invito a leggere o rileggere: l’Enciclica di papa Giovanni XXIII e l’Omelia del Card. Lercaro, due pilastri per costruire la pace, perché senza perdono e senza profezia non c’è pace. Un testo che raccoglie entrambi le riflessioni: “Non la neutralità ma la profezia”.

Oggi, parlare di pace sembra ormai di moda ma essere profeti di pace in un mondo in fiamme è scomodo, invece papa Francesco ci insegna che non bisogna lasciare nulla d’intentato per aiutare chi è in lotta a trovare vie e strategie di pace e convivenza serena, questa allora la nostra costante preghiera e il nostro impegno partendo dalle nostre storie personali, dal nostro quotidiano per aiutare il mondo ad aver e un respiro e uno sguardo differente e tornare a quella pace così desiderata da tutti. Impariamo a perdonare anche chi non ci perdona, impariamo a dire le cose come stanno senza rinunciare al messaggio di Cristo.

Enciclica Pacem in Terris

Omelia Card. Lercaro

Libro: Non la neutralità ma la profezia

@unavoce

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