Testimonianza silenziosa

 

Talvolta vogliamo gesti eclatanti, anche nella Chiesa, ma invece abbiamo uno stuolo di santi, profeti e uomini di Dio che hanno lavorato nella Chiesa e per la Chiesa senza fare rumore, un rumore che nasce e arriva solo a distanza di tempo vedendone i frutti.

Passare inosservato, non è solo per un’umiltà che talvolta è solo pigrizia o timidezza, ma è quell’atteggiamento che mette al primo posto Dio e gli altri. Anche nel campo del servizio e di una pastorale semplice che non compie grandi gesti ma che è attenta come diceva don Milano al singolo e ad ognuno: “mi importa” (cfr. vaticannews) di te, senza cercare le luci della ribalta e i riflettori della cronaca, ma un lavorio puntuale, paziente, attento alla vita semplice delle nostre comunità credo che sia lo stile evangelico più adatto soprattutto di questi tempi.

Sembra che se uno non organizzi mille attività, che non sia in giro tutto il giorno correndo da una parte all’altra non lavori, sembra che si debba apparire per le tante cose che si compiono e forse è giusto così, ma io non sono tra questi non ne sarei capace sono un semplice prete di periferia che l’ “I Care” di don Milani alla sua comunità lo vive nella piccola e sparsa comunità che nonostante tutto cerca Dio e anche se non lo dice lo cerca e lo fa cercando il prete magari per lamentarsi o criticare ma lo cerca e qui entra in gioco la pastorale fatta di presenza, attenzione, educazione, riferimenti, fatta di preghiera e conoscenza, di studio e dialogo.

E’ lo stile della Chiesa e la sua grandezza, che al di là delle strutture che coprono duemila anni di storia, ha una presenza discreta, attenta, una voce sottile che entra nella vita dell’uomo senza clamore e lo vediamo leggendo al storia della Chiesa, con figure grandi che sono passate inosservate ma che hanno fatto la differenza. Qualcuno potrebbe contraddirmi leggendola in altra e sotto altra luce, ma oggi permettetemi di fare una riflessione al contrario e leggere l’attività della Chiesa, dal Ministero Petrino del Pontefice alla Diplomazia Vaticana, alle Diocesi territoriali sino all’ultima Parrocchia, alle varie presenza di Cappellanie nei vari settori della vita dalle Forze Armate alle Carceri, dalle Università agli Ospedali o di movimenti ecclesiali, istituti di formazione e di assistenza … attraverso i piccoli cippi che nel tempo ha collocato sulla strada come riferimenti per il cammino e dialogando con il mondo sono la voce di diritti, di umanità, di rispetto, di amore, collaborazione e fratellanza. 

Un Vangelo silenzioso fatto di piccoli gesti, di presenza non rumorosa, di bellezza, di valori attraverso cultura, arte, musica, spiritualità vissuta dai consacrati e che in mezzo al mondo sono e vogliono essere voce di quei valori che rischiano di perdersi. Un Vangelo che diventa vita, una liturgia che diventa esperienza di sacro, una preghiera e una vita spirituale che sono il dialogo e il respiro quotidiano dell’uomo e del mondo con Dio attraverso l’attenzione a tutte le componenti del mondo, dal pianeta e il suo creato alle persone ogni persona alle varie attività umane, per essere attenti ai limiti e valorizzare i pregi che la natura umana porta in se e se pur con errori di ieri e di oggi la Chiesa rimane quella voce e quel faro che ci ricorda la nostra dignità.

Piccoli genti quotidiani di attenzione, poche e semplici parole che contornano le varie esperienze umane, una presenza costante, una disponibilità completa ad ascoltare a condividere ad indicare la vita come dono da vivere in pace e armonia partendo dal cuore di ognuno, dalla famiglie all’educazione, dai piccoli ai grandi con strumenti poveri e per poveri non significa miseri e inefficaci ma semplici ed eleganti dove la bellezza è fatta non tanto e non solo dalla preziosità delle varie materie ma dal decoro con cui viviamo la semplicità della nostra vita. 

Recuperiamo insieme i piccoli gesti quotidiani, un sorriso, una parola, un messaggio, una visita, una presenza di conforto o di approvazione, o di non condivisione ma con amore e rispetto nella libertà.

@unavoce

 

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