Dopo l’ascensione del suo Figlio, Maria «con le sue preghiere aiutò le primizie della Chiesa».Riunita con gli Apostoli e alcune donne, «anche Maria implorava con le sue preghiere il dono dello Spirito, che l’aveva già presa sotto la sua ombra nell’annunciazione». (cfr. CCC. n. 965)

 

Con la Pentecoste i Discepoli che dopo la Crocefissione e la Risurrezione rimasero nascosti per paura dei Romani, escono ripieni di gioia di entusiasmo con il desiderio di annunciare il vangelo di Gesù. Maria che era sempre stata con loro e proprio nel cenacolo li teneva vicini e uniti ora rimane riferimento per la Chiesa nascente diventando Madre di questa comunità voluta dal suo Figlio e che ha come impegno andare ed annunciare il messaggio che Gesù è venuto a portare, che Dio ci ama e rimane accanto a noi e desidera da noi una risposta di amore amandogli gli uni gli altri.

In questo mese mariano dove abbiamo già ricordato alcune feste e memorie dedicate alla Vergine Maria, oggi voglio sottolineare questa che celebriamo: “Maria Madre della Chiesa” un titolo dolce bello famigliare che ci porta con la mente e il cuore al focolaio delle nostre singole realtà con una certezza: rimanere uniti come famiglia perché questo è il fondamento nel chiamare i discepoli accanto a se da parte di Gesù. Questa Chiesa voluta dal Signore sia custodita da Maria perché nella varietà dei carismi funzioni ruoli rimanga sempre rivolta con lo sguardo a Cristo uniti al Papa.

Da quel giorno sino ad oggi la parola di Dio si è diffusa e si diffonde nel mondo tramite gli Apostoli e i suoi successori con e nella vita della Chiesa attraverso i Sacramenti. Nei segni che il Signore ci ha lascio del pane e del vino si raduna la comunità in ascolto della Sua Parola e allora questa è per noi l’ancora che ci fortifica che ci dà coraggio è il faro che ci guida nel cammino della vita è il vento leggero che soffia nel nostro cuore riaccendendo la fiamma che di tanto in tanto per la fatica della vita sembra spegnersi.

“La memoria della Beata Maria Vergine Madre della Chiesa ci ricorda come la maternità divina di Maria si estenda, per volontà di Gesù stesso, a maternità per tutti gli uomini e cioè per la Chiesa stessa in atto di affidamento. Papa Francesco, nel 2018, ha fissato questa memoria il lunedì dopo la solennità della Pentecoste, giorno in cui nasce la Chiesa. Un titolo che non è nuovo. Già san Giovanni Paolo II, nel 1980, invitò a venerare Maria come Madre della Chiesa; e ancor prima Paolo VI, il 21 novembre 1964, a conclusione della terza Sessione del Concilio Vaticano II, dichiarerà la Vergine “Madre della Chiesa”. E nel 1975, la Santa Sede propose una Messa votiva in onore della Madre della Chiesa, ma non entrò nella memoria del Calendario liturgico. Accanto a queste date recenti, non possiamo dimenticare quanto il titolo di Maria Madre della Chiesa sia presente nella sensibilità di sant’Agostino e di san Leone Magno; di Benedetto XV e Leone XIII, fino quindi a papa Francesco quando, l’11 febbraio 2018, 160° anniversario della prima apparizione della Vergine a Lourdes, dispone di rendere obbligatoria questa memoria”. (cfr. Vatican News)

Oggi in questa memoria liturgica vogliamo invocare lo Spirito Santo perché ridoni in noi coraggio forza impegno per essere nel mondo testimoni di quest’amore perché solo questo è il linguaggio comune per l’umanità: amarsi e aiutarsi nel nome del Figlio suo Gesù. Senza Cristo senza guardare alla Croce non andremo da nessuna parte, invocare Maria Madre della Chiesa ci riporta a volgere lo sguardo alla Croce e rimanere ancorati al Signore.

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