Liturgia della Parola

X Tempo Ordinario

Il cristianesimo si gioca su qualcosa di molto più profondo

X DEL TEMPO ORDINARIO

“chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre” (Mc 3, 35)

Lasciamoci affrancare nella fede, in questo piccolo “francobollo di spirituale”, con le parole di don Luigi Maria Epicoco: “A Gesù nel Vangelo di oggi arrivano in sequenza due giudizi. Il primo dice: “è pazzo!”. Il secondo “è posseduto!”. Ma come mai queste reazioni? Ammettere che Gesù non è né pazzo né indemoniato costringerebbe le persone che lo circondano a prendere tremendamente sul serio l’ipotesi che Egli abbia ragione. E quando tu incontri qualcuno che ti dice la Verità non puoi tornartene a casa uguale, senza decidere nulla, senza cambiare nulla. Così per difenderci dal cambiamento e dalle decisioni che contano preferiamo dire a chi ci mette davanti all’evidenza di una cosa vera: “Sei fuori di testa!” o “probabilmente è il male che ti suggerisce cose simili”. La verità però è un’altra: persino il male per concludere affari deve fare squadra, deve organizzarsi, deve diventare in un certo senso mafia. E se ci arriva persino il male a capire che solo da uniti si ottiene qualcosa, come è possibile che noi lavoriamo sempre divisi o soli nel tentativo di cercare un bene? Se uno è diviso in se stesso non è forte, è vulnerabile. Se uno è diviso dalle persone che dovrebbero volergli bene non è più forte, ma più vulnerabile. Se uno è diviso da Dio perché pensa che può farne a meno, non è più forte ma praticamente è solo e senza possibilità di venirne fuori. Qui la faccenda è seria: il cristianesimo non è uno sport di fine settimana. Il cristianesimo si gioca su qualcosa di molto più profondo: “chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”. Roba da matti!! O forse no”. (cfr. d.L.M. Epicoco)