Libertà e Verità

 

Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio». (Gv. 3,20-21)

 

La voglia di dialogare per affrontare problemi o solo anche per parlare di un argomento magari un po’ spinoso o che ci pone su fronti differenti il più delle volte si cerca di evitarlo. La voglia di dialogo non c’è e lo vediamo sul palcoscenico mondiale ieri ma anche oggi e in modo evidente nella situazione internazionale ma anche in casa nostra possiamo e lo vediamo pure sul fronte immigrati o di altra regione pensiero politico e anche nel campo educativo.

Oggi tutto e il contrario di tutto e i diritti costituzionali fondati sul confronto e il rispetto sembrano essere dimenticati. Se non la pensi come la maggioranza rischi solo di arrivare al conflitto verbale nei migliori dei casi. Il problema è che se non ti adegui al pensiero più diffuso non fai parte di questo mondo indipendentemente che l’idea possa essere giusta o sbagliata. Le differenze non le tolleriamo ci danno fastidio e se qualcuno non la pensa come noi questo non ci sta bene tutti devono pensarla allo stesso modo e il modo è purtroppo quello dei prepotenti.

Nel momento che l’altro non la pensa come me lo giudico male, lo emargino, punto il dito e creo un muro attorno a lui con maldicenza e sospetto, gli vietiamo di parlare di dire la sua creando malelingue attorno a lui e se questo poi dovesse accadere a noi però allora gridiamo e pretendiamo diritti e giudichiamo i modi dittatoriali che ci vietano e i impediscono di dire la nostra.

Questa difficoltà, ci insegnano gli psicologi, è che siamo in una “dittatura emotiva” e non di parole il che è anche peggio.

“Lo ripeto, il problema non è se quello che dico sia corretto. Il problema è se non viene accettato che possa dirlo. Una dittatura prevede che qualcuno decida per tutti gli altri cosa si può fare o non fare. Dire o non dire. Chi dice qualcosa di “proibito” viene messo al bando. Oggi chiunque dica qualcosa che non è gradito, viene linciato pubblicamente, offeso e denigrato”. (cfr. Diventarefelici)

Lo vediamo su alcune tematiche clima, mondo, sicurezza, salute, educazione, religione indipendentemente da un confronto di opinioni differenti ed è proprio qui il problema, bisogna dire e pensare tutti allo stesso modo.

“Ci attacchiamo all’illusione che la realtà sia bianca o nera … E condanniamo con aggressività e spesso violenza chi dice il contrario. Ma questo è il sintomo di una profonda insicurezza collettiva e culturale. Aggredisco chi contraddice le mie idee quando non sono così sicuro di queste idee. Se fossi certo di quel che dico, non avrei alcun timore per le opinioni differenti. Ma la paura e l’insicurezza sono la costante di questa nostra epoca. E la paura non può permettersi confronto, dialogo e scambio. La paura è chiusura, rifiuto”. (cfr. Diventarefelici)

Ora se pretendiamo di vivere felici e di essere felci la strada è solo quella della libertà e dalla verità e per trovare la verità bisogna ascoltare tutti e farsi poi una propria opinione senza aggredire ma ascoltando e riflettendoci sopra cercando di capire l’opinione e la visione differente, ma questo prevede studio e formazione per confrontare le varie situazioni notizie e fatti. Capire le ragioni di tutti per arrivare alla verità delle situazioni e alla libertà di scegliere una posizione o l’altra è la strada della vera libertà senza mai dimenticare che la libertà che desidero e che pretendo non deve andare a discapito di altri. Da questo confronto libero e vero ci sarà una società rispettosa. Oggi la cosa che mette tristezza è che non si ha voglia di capire perché potrebbe essere che devo mettere da parte la mia idea.

La verità però la puoi scoprire solo se non smetti di cercarla, non si tratta di schierarsi da una parte o dall’altra ma capire prima di tutto e comprendendo ci accorgeremo che non è solo bianco o nero ma ci sono sfumature differenti, quindi condividere il pensiero con domande e dubbi confrontandosi è la strada per cercare la verità e comprendere le cose e le situazioni e insieme allora si potrà arrivare alla verità e al pensiero onesto, perché non è evitando le idee ma condividendole affrontandole verificandole che si sviluppa un pensiero critico costruttivo.  Cerchiamo allora sempre di capire di essere curiosi documentandoci per comprendere senza cadere nella trappola del “fanno tutti così”.

La nostra fede ci pone difronte a un dilemma credere o verificare se questo vale nella vita, nella fede la strada è conoscere studiare ma alla fine l’atteggiamento premiante sarà fidarsi del Signore e se la cosa è buona non c’è motivo di temere, perché Lui non indica strade sbagliate ma siamo noi a prendere vie diverse da quelle che ci ha insegnato. Senza Cristo la verità sarà solo in parte e mai tutta intera. La verità è nella luce il resto sono tenebre.

@unavoce

 

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