Per vivere in pace

 

Di recente il santo Padre ha ricevuto in udienza una delegazione di monaci buddisti thailandesi dove ha ribadito che possiamo salvarci solo insieme, perché “siamo interconnessi e interdipendenti. Società civile, membri di altre religioni, governi, organizzazioni internazionali, comunità accademiche e scientifiche e tutte le altre parti interessate a promuovere un’amicizia che sostenga la pace e la fraternità”. La via è “la preghiera e la meditazione possono “capovolgere le cose, purificando i nostri cuori e le nostre menti; generando amorevolezza, misericordia e perdono dove ci sono odio e vendetta, creando uno spirito di rispetto e cura per gli altri e per la terra”. (cfr. Papa Francesco)

 

Quanto detto mi ha suggerito di affrontare il tema ancora una volta della preghiera, una preghiera non solo formale ma quello stile di preghiera che ci ferma dalle varie attività per stare soli con noi stessi e in dialogo con Dio.

Troppo speso il mondo dimentica la dimensione spirituale reputandola futile banale e non si tratta di discutere con atei o non credenti agnostici o critici ma con un mondo qualunque esso sia che dimentica la bellezza della dimensione verticale per una solo commerciale e d’interesse personale anche se mascherata da un bene comune.

Il vero bene comune è l’armonia per ognuno nel reciproco rispetto senza questa dimensione la vita non riuscirà mai a risollevarsi dal baratro in cui sta camminando. Chi governa popoli e nazioni uniti e insieme ai leader religiosi politici scientifici educativi solo in una collaborazione potrà far scorgere all’orizzonte la via di una vita migliore. Le regole che gli uomini si danno sono per arginare chi tra noi pensa di essere più furbo a discapito degli altri senza questi riferimenti e una seria morale di vita e professionale tutto diventa lecito e possibile e chi ne fa le spese sono i più deboli i miti i poveri.

Chi ha il compito di guidare le nazioni e i popoli le religioni i gruppi ecc. deve non dimenticare questa responsabilità senza fanatismi ma nel reciproco rispetto nel dialogo trovando e partendo da ciò che unisce e lasciando ad ognuno la libertà di vivere sapendo che questa libertà ha un confine quella dell’altro e nessuno può violarla.

Ho scelto come immagine di copertina un arcobaleno e oggi sappiamo che l’arcobaleno si forma in seguito alla riflessione e rifrazione della luce solare, quando questa attraversa uno strato d’atmosfera ricco di goccioline d’acqua dal diametro molto piccolo. Ora senza entrare in merito agli studi scientifici ai quali vi rimando l’immagine mi torna cara perché sappiamo che il risultato di qualcosa di bello avviene attraverso la rifrazione cioè attraverso una curva. La luce passando attraverso si riflette con questi colori, perdonate la semplice banalità con cui uso questo processo scientifico ma questa immagine ci fa comprendere che vivere insieme e uniti e avere una vita bella come può essere la vita pur breve dell’arcobaleno ci stimola a valutare ogni aspetto di essa offrendo così attraverso una unità di armonia una immagine di vita dignitosa bella e armonica. Così penso alle diversità di culture religioni pensieri … i singoli punti offrono una visione differente e la vita passando in essa, passando dalle singole diversità si arricchisce e diventa beneficio per tutti, si colora.

Le religioni hanno un compito importante nell’educare le coscienza ma se l’umanità non riscopre questo allora sarà solo emozione sensazione pruriti vari che la condurranno e non verso il meglio.

Si deve partire da noi da ognuno di noi. A noi cristiani dico: fermiamoci a pregare troviamo tempo per la preghiera comunitaria e personale, fermati ad Adorare Dio a contemplarlo a meditare la Sua Parola, non leggerla solamente ma fermati e riflettici sopra rileggila con calma calati nella tua vita con le Parole di Dio trova tempo per meditare sulla vita e le cose che fai trova tempo per fermarti seriamente a riflettere e non scegliere solo quello che sembra che sia il tuo meglio ma anche il meglio di chi ti sta intorno a partire da casa tua dai tuoi amici dalla tua comunità.

@unavoce

 

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