Guidare con uno scopo

 «bisogno di costruire leadership che indichino strade» (Laudato si’, 53)

“il processo della leadership non vede seguaci passivi, bensì collaboratori che contribuiscono a costruire percorsi comuni; mentre il ruolo del leader è decisivo nel facilitare condizioni in cui si sviluppino relazioni, l’iniziativa individuale e culture condivise orientate alla sostenibilità” (cfr. VaticanNews)

 

Cari lettori con voi oggi vorrei affrontare un tema complesso e variegato che rischia di essere visto solamente dal punto di vista economico e sociale ma oggi vorrei senza pretese leggerlo in una luce differente alla luce della fede che sa guidare, una guida che non è riservata ad alcuni ma ad ognuno secondo la sua vocazione e il suo ruoli nella vita.

“Il mondo, in continua trasformazione, ha bisogno di una leadership flessibile, che non abbia paura di sognare e di trasformare i sogni in azioni concrete, buone e sostenibili in un’ottica di ecologia integrale. Una leadership capace di navigare il cambiamento e governare, con senso di responsabilità, rispetto dei valori universali e dei principi etici. Una leadership che ponga al centro del suo impegno la cura di ogni essere umano, creando legami e connessioni profonde nella convinzione che “insieme” si generano cose grandi.  Una leadership che partendo dalla propria dimensione interiore e spirituale, contribuisca a generare competenze e strategie capaci di trasformare il mondo in cui viviamo per un ben-essere condiviso”. (cfr. ricostruirelavita)

Per guidare bisogna essere capaci di vedere oltre di andare oltre, capaci di servire chi si guida capaci di consapevolezza e di compassione, capaci di celebrare le differenze e aprire al dialogo minimizzando l’egoismo e incentivando la collaborazione indipendentemente dai risultati. Per compiere questo cammino e assolvere a questo ruolo bisogna pertanto avere una fede salda e ben radicata, avere fiducia in se stessi e credere di poter riuscire in un cammino perseguendo gli obiettivi attraverso la fiducia del proprio team avendo una visione ben chiara e credendo nel progetto anche quando le cose non volgono al meglio senza perdere mai la fiducia ma avendo chiaro l’obiettivo con uno stile rivolto ai principi morali inalienabili attraverso un’apertura al cambiamento vissuta con una disciplina spirituale alta fatta di capacità di studio e meditazione, di interiorità e di riflessione approfittando di tutto quello che ci circonda arricchendosi delle cose del mondo dalla natura alla cultura potenziano mente cuore copro spirito.

In sostanza per guidare bisogna prima di ogni altra cosa dare l’esempio prima delle parole essere autentici e integrali con un atteggiamento però umile e disposto a servire con coraggio e convinzione curando se stessi con equilibrio e maturità, condividendo con abbondanza amore e sapere incoraggiare suggerendo con gentilezza e amore alle cose della vita belle o limitate che siano attraverso un atteggiamento perseverante quando il cammino si fa complicato e difficile, quindi dare l’esempio pur sapendo che si può sbagliare ma senza perdere di vista gli obiettivi. Servirà quindi creare una cultura basata sui valori sottolineando sempre l’importanza di quel Valore fondamentale che si è messo alla base del progetto attraverso fiducia trasparenza e collaborazione dando spazio alle persone e incoraggiando i singoli e il gruppo attraverso una effettiva collaborazione. Questo compito però lo si può svolgere solo attraverso sentimenti di compassione e responsabilità capaci di comprendere e patire insieme senza perdere di vista la responsabilità dell’impegno assunto e trovando un giusto equilibrio e modellando i nostri comportamenti. E’ questo un delicato equilibrio tra crescita individuale e benessere collettivo che non si può escludere. Attraverso una inclusione di tutti accogliendo le diversità ed eliminare le tensioni con una formazione culturale e spirituale di questa vita usando anche i mezzi moderni dei social che abbiamo a disposizione affinché ogni nostra parola i nostri post, foto, frasi … siano inclusivi e che rispecchino questo cammino di accoglienza e rispetto dei valori.

In conclusione aiutare a scegliere tra il bene e il male, aiutare a rimanere nel solco delle pratiche religiose e spirituali attraverso la riflessione la meditazione e la preghiera sapendoci stupire e accorgere di quello e di chi ci circonda.

Comprendete quindi che tutti potremmo essere guida di altri ma senza cadere nel banale dobbiamo educarci a questo togliendo le squame dai nostri occhi altrimenti saremo guide cieche, “Queste sono le cose che bisognava fare, senza tralasciare le altre. Guide cieche, che filtrate il moscerino e inghiottite il cammello”. (Mt 23, 23 -24)

Le parole di Gesù indirizzano il nostro impegno e ci danno lo stile del Leader, pertanto quattro elementi non devono mai mancare per essere guida senza cadere nella stoltaggine che ci ha ricordato il vangelo: saper guidare avendo uno sguardo ampio e alto, saper rispettare tutti pur nella diversità delle opinioni, saper aiutare indipendentemente dal tornaconto e saper supportare il cammino degli altri con costanza e determinazione.

@unavoce

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