Per un mondo migliore

 

In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.
La donna, quando partorisce, è afflitta, perché è giunta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda più dell’afflizione per la gioia che è venuto al mondo un uomo. Così anche voi, ora, siete nella tristezza; ma vi vedrò di nuovo e il vostro cuore si rallegrerà e nessuno vi potrà togliere la vostra gioia. In quel giorno non mi domanderete più nulla.
In verità, in verità vi dico: Se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà.
(Gv. 16,20-23)

Lamentarsi è un’abitudine diffusa che molte persone praticano senza rendersi conto degli effetti negativi che può avere sulla loro vita. Quando ci lamentiamo costantemente, alimentiamo un ciclo di negatività che influenza il nostro subconscio, ci porta a reagire in modo passivo alle sfide e può portare all’isolamento sociale. (cfr. R.Alberti)

 

Parole di gioia e non di tristezza positive e non di lamentela, forse tutti dovremmo imparare a reagire a questo malumore creato dal nostro stile di vita legato all’apparenza al benessere, un benessere che ci ammala invece di aiutarci a vivere meglio.

Quante volte sento persone giovani e purtroppo anche grandi e anche anziane ognuno secondo le proprie visioni, i giovani perché non vedono futuro i grandi che considerano il mondo malato i vecchi perchè ricordano i loro tempi che se pur difficili erano felici ma lo dicono ora perché il tempo è passato. Insomma tutti abbiamo bisogno di rivedere lo stile di vita rivedere le scelte fatte riprendere in mano la vita avere coraggio ad affrontarla e a viverla per quello che è riconoscendo errori e limiti ma anche mettendo davanti tante cose che abbiamo fatto e che sono state belle che sono belle.

Ci lamentiamo che il mondo ha perso i valori e noi che lo diciamo cosa stiamo facendo? Pensiamo che non sia compito nostro ma ognuno secondo la sua passione nella società può farlo. Intanto i genitori possono insegnare il positivo e la speranza all’impegno e la dedizione, le istituzioni aiutate dai genitori e non contrastarle essere sempre più professionali veri e concreti nell’insegnare non le proprie idee ma le materie con passione e obiettività con severità ma anche con pazienza, il lavoro più umano rispetto e i lavoratori più disponibili cercando rispetto ma dando la loro professionalità in modo serio a chiesa sta rinnovandosi e rimane presente tra la gente con i limiti e gli errori ma con l’impegno di annunciare cristo e così tutte le religioni e confessioni rinnovarsi senza perdere il senso del sacro e del rispetto.

Insegnano e impariamo tutti ad usare linguaggi belli non volgari non violenti non critici ognuno nel suo spazio di mondo nel suo tempo della storia.

La gioia che desideriamo non facciamocela rubare dalle nostre paranoie e gelosie manie e convinzioni non cerchiamo lo stare bene singolo ma lo star bene insieme l’amore non è un sentimento e basta è impegno dedizione sacrificio offerta perdono.

Insieme e con coraggio possiamo veramente trasformare il mondo con rispetto e nel rispetto possiamo cambiare il mondo nel ritrovare il sacro e il bello lo spirituale e l’armonia nel quotidiano.

Non continuiamo a lamentarci di tutto scusandoci e puntando il dito ognuno di noi ha il suo ruolo e porta il suo contributo.

Trasforma la tua lamentela in preghiera. La lamentela di per sé non fa che tener viva la sofferenza. Quando viene invece deposta nel cuore di Dio si trasforma in preghiera, a cui il Padre non può rimanere insensibile, anche se la sua risposta non è sempre quella che si vorrebbe. Solo la fiducia e l’affidamento al Signore trasformerà la vostra tristezza in gioia.

@unavoce

 

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