L’Area Sacra Esterna

Il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l’uomo che aveva modellato (Gen 2,8) 

Se possedete una biblioteca e un giardino, avete tutto ciò che vi serve (Cicerone)

 

Ogni elemento che la vita ci offre è e può essere occasione per coltivare la bellezza interiore partendo dalla bellezza che ci circonda.

La nostra chiesa parrocchiale è immersa nel parco della zona logistica – Villaggio Azzurro del 15° Stormo, all’ingresso di questa zona accanto ad essa un bel verde attornia l’area che abbiamo chiamato sacra esterna dove ci sono alcune varietà di piante che incorniciano il sacro trasformando il giardino in un ambiente sereno e accogliente per fermarsi a pensare a ristorarsi e a pregare. Un piccolo appezzamento, porzione della grande area verde dove è stato creato un ambiente sacro dedicato alla preghiera comunitaria nato nel tempo del covid per ovviare alla difficoltà di aggregarsi nelle giuste distanze, così un altare e un ambone con mattoni di tufo sormontati da una lastra di marmo creano l’area presbiterale delimitata da altri mattani di tufo che a semicerchio definiscono il luogo. Una croce in ferro battuto e la natività sempre in ferro battuto opera di Osca Guerrini creano la parte strutturale per la liturgia. Si accede nell’area sacra passando sotto un arco di glicine affiancato dalla struttura del campanile dove svetta una grande croce in marmo con un bassorilievo del Cristo in croce opera di Mario Amendola.

Questo spazio correlato da luci che nella notte danno risalto all’area sacra e stato arredato anche da alcune panche in legno che oltre ad offrire l’utilità per i momenti di preghiera comunitaria sono occasione per sostare privatamente o in compagnia per un po’ di relax anche spirituale. Proprio in questa cornice una serie di piante (vedi allegato) abbelliscono e arricchiscono l’area sacra esterna. Il giardino diventa così metafora dell’anima.

“Avere un giardino ci dimostra ogni giorno che le piante, per vivere e crescere, hanno bisogno di essere accudite, così anche il nostro giardino interiore ha bisogno di acqua, di nutrimento, di luce e di aria. Ha bisogno che ce ne prendiamo cura. Possiamo prendendoci cura del terreno della nostra anima in molti modi, a seconda delle necessità del momento di vita: liberandola dalle erbe “vagabonde” che hanno conquistato i nostri terreni interni abbandonati, smuovendo le nostre zolle inaridite dalla mancanza di nutrimento, consolidando i bordi ceduti del nostro spazio, preparando con pazienza il nostro terreno per la semina o la piantagione, concimando e fertilizzando con il materiale di scarto maturato, annaffiando con delicatezza i nuovi germogli, sorreggendo con i tutori le nuove e delicate piantine, potando i rami ormai secchi e poi infine potendosi sedere ad ammirare la bellezza della vita in tutte le sue manifestazioni”. (cfr. Grassi)

Il ciclo delle stagioni se per il giardino è il fondamento e il preludio per la vita e la sua continuità lo è anche per la vita spirituale, seguire le stagioni della nostra vita alla luce della Parola di Dio, pertanto sarà importante coltivare il nostro giardino interiore sapendo aspettare con pazienza e laboriosità ogni stagione della nostra vita. Il giardino ci insegna che non è mai finito ma sempre ha bisogno di cure così come la nostra anima la nostra fede la nostra vita.

Ora un elenco di piante che sono la vera ricchezza offrendoci quella sensibilità per coltivare le cose del cielo. In questo spazio come poc’anzi abbiamo accennato possiamo trovare piante piccole e grandi dai nomi più svariati che formano il nostro semplice ma prezioso giardino esterno immagine di quello interiore che vogliamo coltivare: Il Solenostemon, le Rose, l’Alloro, il Limone, gli Oleandri, la Portulaca, l’Acero nano, il Glicine, l’Azalea, i Gerani, la Camelia japonica, la Melaleuca comboynensis, l’Loropetalum chinense, la Nandina domestica, l’Agrifoglio, la Cycas, il Gelsomino, l’Lauroceraso, piante di Cedro e di Pino, le Petunie e altre svariate piante verdi e fiorite stagionali.

Questo elenco che abbiamo riportato per sottolineare la varietà in un ambiente cercando di creare quella bellezza esteriore richiamo a quella spirituale riportandoci con la mente ai giardini della Bibbia: l’Eden il Getsemani, il giardino della tomba dove fu deposto Cristo e possiamo ritornare anche all’immagine poetiche del giardino nel libro dei Cantico dei Cantici ci offrono uno spunto di riflessione. In ogni situazione il giardino è il luogo dell’incontro dell’amore della passione e della bellezza della vita. Il giardino ce lo offre Dio, a noi il compito di curalo questo è il messaggio che oggi voglio lasciarvi perché ogni nostra azione diventi possibilità di crescita ogni nostra attività sia opportunità per valorizzare la vita e coltivare l’amore per Dio rispondendo con la nostra vita curata come un giardino.

Coltivate nelle vostre case sui vostri balconi noi vostri giardini qualche pianta e con passione e amore curatele riscoprirete la bellezza della vita autentica.

Le piante del Giardino nel dettaglio

@unavoce

 

Foto di Copertina @unavoce: Area Sacra esterna – Zona Logistica Villaggio Azzurro 15° Stormo, arco di Glicine