biglietto da visita
La nostra vita è fatta di gesti e parole che arrivano dalle scelte che facciamo e c’è una “liturgia” in tutto quello che compiamo e credo che abbia la sua importanza perché rivelano l’educazione il rispetto la passione e l’amore per le persone e le cose sia nella vita privata che famigliare, sia in quella sociale che di lavoro. I gesti che compiamo hanno conseguenze e rivelano un messaggio c’è un linguaggio non verbale che parla di noi e di cosa siamo che non possiamo trascurare.
Vorrei oggi fermarmi con voi su questo aspetto della comunicazione che viviamo talvolta inconsapevolmente che viene definita decoro. Il dizionario così la sipega: “Dignità che nell’aspetto, nei modi, nell’agire, è conveniente alla condizione sociale di una persona o di una categoria” (cfr. Teccani)
Le nostre parole il tono di voce come le diciamo dicono di più delle parole stesse pertanto un linguaggio corretto educato pacato può comunicare meglio sia nel bene che nella contrarietà di un pensiero o di un’azione. I gesti delle nostre mani del corpo, la voce lo sguardo, gli occhi sono segno di un decoro e di un rispetto verso chi incontriamo prima ancora che verso noi stessi e ci qualificano come persone capaci o meno di interagire. Il rispetto delle regole della famiglia della società del posto di lavoro parlano di vero e autentico impegno a convivere con onestà e nella serenità con tutti.
Ora mi soffermo su alcuni aspetti della vita dei militari (e ti rimando a una pagina che raccoglie i segni e i simboli di questa categoria di persone) dove alcuni elementi sono il fondamento del lavoro e del servizio che svolgono, non basta una voglia e una intelligenza serve anche un decoro che è sintomo di passione.
Il rispetto alla Bandiera sia nelle cerimonie sia per chi è chiamato a partecipare in modo attivo alla cerimonia, la Bandiera non è una tovaglia un pezzo di stoffa qualsiasi ma rappresenta tutta la Nazione e tutti i cittadini di ieri e di oggi rappresenta la fatica e l’impegno di ognuno per vivere nella pace attraverso il rispetto e l’onestà.
La divisa militare non è solo un capo di vestiario ma incarna l’appartenenza a un categorie di persone che hanno un compito ben preciso nella società il portarla con decoro nel modo corretto dice molto della persona che l’indossa.
Il saluto militare non è solo un dovere umano di rispetto ma è riconoscere l’autorità e l’organizzazione incarnata nelle singole persone.
Semplici esempi per sottolineare che ogni gesto ogni parola che diciamo ogni atteggiamento che assumiamo parlano e rappresentano prima di tutto noi stessi e poi la categoria a cui si appartiene per scelta di vita, rappresenta la storia della propria famiglia e l’educazione che mettiamo in atto in ogni situazione ne rivelano lo spessore di chi siamo veramente.
Non lasciamoci trasportare dall’indifferenza e dalla superficialità pretendiamo e diamo rispetto e importanza ad ogni gesto che compiamo impariamo e recuperiamo quell’educazione non affettata ma sincera che dice amore e passione usiamo un linguaggio educato paziente corretto pur nella diversità di opinioni e di pensiero.
Ci si può divertire far festa nel buon gusto e con buon gusto attraverso un linguaggio convenzionale che arriva dalla ricchezza delle varie tradizioni e nel rispetto di tutti. Non è e non vuole essere l’elogio delle apparenze ma il rispetto e la passione per la vita. In sintesi recuperiamo le “buone maniere” che ci hanno insegnato in famiglia, questo sarà il vero e autentico nostro “biglietto da visita”.
@unavoce
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