Quattro caratteristiche

 

In questo giorno in cui la nostra Chiesa Ordinariato Militare nel suo proprio dei Santi celebra la memoria di san Giovanni XXIII, Papa Patrono dell’Esercito (2017) nell’invocare per intercessione del santo pontefice grazie celesti per la Forza Arma e per tutta la nostra Chiesa ricordiamo anche che il nostro Seminario è stato intitolato a lui.

Ora oggi voglio fare una miscellanea ti rimandi che ci parlano del “Papa Buono” per pregare e conoscere.

“Ieri pomeriggio, nella Biblioteca Centrale Militare di Palazzo Esercito, l’Ordinario Militare per l’Italia, S. E. Monsignor Santo Marcianò, ha consegnato al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, il Decreto emanato dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti … La semplice cerimonia ha rappresentato un momento di profonda riflessione interna che, vissuta nel raccoglimento dei partecipanti, tra cui una folta schiera di cappellani militari, è stata occasione per conoscere meglio la vita e la figura di Don Angelo Roncalli e il percorso spirituale seguito dallo stesso come Soldato, Sergente di Sanità e Cappellano Militare, sulla base di quanto egli stesso scriveva “in tempo reale” nel suo “Giornale dell’Anima” … L’elevazione di San Giovanni XXIII Papa a Patrono di tutto l’Esercito costituisce il completamento di un percorso iniziato il 3 novembre 1996, con la consegna della Bandiera dell’Esercito dall’allora Presidente Oscar Luigi Scalfaro, che mira a raccogliere sotto un unico vessillo e Santo Patrono le già consolidate tradizioni storiche e spirituali delle singole Armi e Specialità dell’Esercito”. (cfr. Ordinariato Militare)

Celebrare la vita e la santità di un Pontefice ci offre l’occasione non solo di ripercorrere la sua vita e le sue opere ma anche pensare e riflettere sul significato perché l’Esercito Italiano l’ha posto a Patrono genarle degli uomini e donne che indossano la divisa e anche perché il nostro Arcivescovo ha dedicato il Seminario dei cappellani Militari a lui.

“San Giovanni XXIII papa, patrono dell’Esercito ha lasciato scritto: “Amo l’Italia”. Inconsapevolmente, credo, ha trasmesso, in queste poche parole, un testamento e una guida alla quale ogni soldato fa riferimento nel suo servire quotidiano”. (cfr. Ordinariato Militare)

“Nel ventennale di fondazione, il Seminario Maggiore dell’Ordinariato Militare per l’Italia – Scuola Allievi Cappellani – verrà intitolato a San Giovanni XXIII Papa, Patrono dell’Esercito Italiano … Da Patriarca di Venezia, l’allora Cardinale Angelo Roncalli scriveva: «Di tutto sono grato al Signore, ma particolarmente lo ringrazio perché a vent’anni ha voluto che facessi il mio bravo servizio militare e poi lo rinnovassi da Sergente e da Cappellano durante tutta la Prima guerra mondiale. Quanta conoscenza del cuore umano! Quanta esperienza e quanta grazia che mi formò alla dedizione, al sacrificio, alla comprensione della vita e dell’apostolato sacerdotale». I futuri cappellani militari intendono far tesoro dell’esperienza di vita di San Giovanni XXIII – militare di leva, sergente di sanità, cappellano militare … santo – e, sotto il suo patrocinio, coltivano la speranza che il Santo Papa della Pacem in terris orienti il cammino della Chiesa Ordinariato Militare verso un servizio sempre più incisivo a favore della pace e della difesa della dignità umana”. (cfr. Ordinariato Militare)

Una Omelia tra le tante del nostro Arcivescovo che ci aiuta nella meditazione e nella riflessione sul Papa Giovanni XXIII santo:

“Carissimi fratelli e sorelle, è il momento delle commozione, dello stupore, della responsabilità; è il momento della gratitudine a Dio per aver voluto donare all’Esercito Italiano un Patrono: l’amato San Giovanni XXIII! È la conclusione di un lungo cammino, iniziato da una devozione sbocciata spontaneamente nei cuori di molti di voi, che già i miei predecessori hanno tradotto nella domanda di un Patrono e che io stesso ho toccato con mano fin dall’inizio del ministero di Ordinario Militare; questo, lo confesso, mi ha riempito di gioia, anche a motivo del profondo amore che nutro per Papa Giovanni. Gioia che ora vive nella forma più alta di gratitudine cristiana: l’Eucaristia, il grande rendimento di grazie. La gratitudine è per Dio, che ha voluto donarci questo Santo Patrono; è per il Santo Padre Francesco e la Santa Sede; è per tutti coloro che, in diversi tempi e a diverso titolo, hanno preparato e contribuito a questa Nomina di Papa Giovanni, molti dei quali ho già avuto modo di ringraziare, in occasione della consegna del Decreto della Congregazione, il 12 settembre scorso a Palazzo Esercito. Oggi saluto e ringrazio tutti voi qui presenti: tutti, oggi, includiamo nell’Atto di Affidamento a Papa Giovanni, che non è atteggiamento passivo o, peggio, fatalistico; è anche inizio di un cammino che schiude nuovi sentieri, indirizza scelte di vita e impegni lavorativi; porta voi, militari dell’Esercito Italiano, a volgere lo sguardo al Patrono celeste il cui ruolo, sulla scia della Parola di Dio, vorrei sintetizzare in quattro caratteristiche: protezione, imitazione, impegno, intercessione … CONTINUA”. (Cfr. Ordinariato Militare)

Infine vi rimando all’ultima Lettera Pastorale del nostro Ordinario Militare “Il raggio della pace”.

“E’ indirizzata ai Militari e ai cappellani militari. Intende essere un ricordo di Giovanni XXIII a sessant’anni dalla Pacem in terris. Il testo, dopo una chiara introduzione, è articolato in 5 capitoletti rispettivamente denominati: Un anelito profondo – Un ordine nelle creature e nel creato – Il servizio dell’autorità – Nella Verità, secondo giustizia, con libertà, per amore – La pastorale della pace. Da ultimo le conclusioni e una preghiera composta dall’Ordinario militare dedicata a San Giovanni XXIII. Già diffusa, come detto, a tutti i cappellani nei diversi reparti, prossimamente sarà fruibile in libreria, per i tipi dell’editrice Ancora una versione per tutti”. (cfr. Ordinariato Militare)

A Lui affidiamo il nostro servizio e la nostra presenza tra questa porzione della vigna del Signore.

@unavoce

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