Ogni anno la nostra comunità inizia l’anno pastorale in un luogo sacro un monastero, un santuario una chiesa differente dalla nostra parrocchia occasione per stare insieme in modo differente e dare risalto all’attività che si vuole proporre, quest’anno per diversi motivi non siamo riusciti, pertanto in alternativa abbiamo pensato di vivere una mezza giornata insieme (vedi locandina) con l’avvicinarsi del Natale in una città d’erte di preghiera e di svago.

Una giornata di vita comunitaria dove ci recheremo ad Urbino per vistare la Cattedrale e i mercatini di Natale. Una semplice gita fuori porta per condividere un po’ di tempo insieme.

Il ritrovo sarà sul piazzale della Cattedrale, per poi recarci al suo interno per una visita e un momento di preghiera comunitario per poi lasciare spazio alle viste personali (scarica il foglio della preghiera).

“Il primo Duomo di Urbino, consacrato a Maria Vergine Assunta in cielo, venne edificato intorno al 1021con una pianta ruotata di novanta gradi rispetto all’attuale. Nel XV secolo, Federico da Montefeltro ne ordinò la ricostruzione su un progetto attribuito all’architetto Francesco di Giorgio Martini, in quegli anni al servizio del Duca. Nel 1604, i lavori si conclusero con la realizzazione della cupola disegnata da Muzio Oddi. La cattedrale fu però gravemente danneggiata dal terremoto del 1781 e i restauri non furono incisivi, tanto che nel 1789, la cupola crollò sprofondando fino ai sotterranei. Per la terza Cattedrale, ovvero quella visibile ancora oggi, gli urbinati si misero nelle mani dell’architetto romano Giuseppe Valadier che adottò uno stile neoclassico ed eresse il solenne edificio su pianta a croce latina, con tre navate bianche coperte da volta a botte, e una maestosa cupola cassettonata all’incrocio del transetto. Della facciata si occupò invece Camillo Morigia su commissione dell’arcivescovo Domenico Monti. Tra le opere d’arte custodite nel Duomo si segnalano la bellissima Ultima Cena (1608) di Federico Barocci, un’Assunta di Carlo Maratta (1707 circa) e la Natività della Vergine di Carlo Cignani (1708). Sotto al frontone è leggibile l’iscrizione “Studiorum Universitati Fastigium”, ringraziamento all’Università che aveva finanziato i lavori del tetto”. (cfr. arte.it)

@unavoce – Foto 

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