Svegliamoci dal sonno

Questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché la nostra salvezza è più vicina ora di quando diventammo credenti. La notte è avanzata, il giorno è vicino. Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. (Rm 13, 11-12)

 

La bellezza della vita è avere la consapevolezza di vivere ogni stagione di essa per quello che è. Oggi soffermandomi su questo aspetto del nostro vivere parlo pensando a me stesso, talvolta si vorrebbe non invecchiare ma che seno avrebbe confondere la generazione dei padri con quella dei figli? Ogni età ha la sua bellezza e gli sforzi di questa nostra società che non vuole crescere sembra diventare un’ossessione e vediamo in giro maschere e non volti sforzandoci di sembrare quello che ormai non siamo più dimenticando così di vivere il tempo per quello che è e la vita per l’età che si ha.

Cure estetiche alimentazioni e sportive vissuti in modo esasperato. La cura del corpo nel rispetto del dono ricevuto è bello l’esasperazione diventa invece limite e segno di non voler crescere, la psicologia la chiama sindrome di Peter Pan vogliamo sembrare giovani e dimentichiamo che ogni stagione della vita va vissuta per quello che è. Questo aspetto sta diventando sempre più evidente con esasperazioni di moda alimentazione e stili di vita.

La vita sana e bella dipende dal saper accettare chi siamo e l’età che abbiamo. Questa mancanza dimostra solo una grande fragilità del nostro vivere. Sempre più persone esaurite sconnesse dalla realtà e individualiste … lo vediamo nelle cronache quotidiane gesti assurti violenti esasperati dove tutti pretendo ma non danno dove tutti si lamentano ma nessun s’impegna a cambiare e pretendendo che siano gli altri a farlo. Così vediamo adulti che vogliono sembrare adolescenti e questa confusione non è solo un limite logico ad una vita esteriore ma purtroppo coinvolge anche la sfera affettiva e spirituale e così matrimoni si disfano con una facilità tipica di adolescenti e non di persone mature i lavori non durano e i rapporti interpersonali sono sempre più fragili.

Un esempio che ci dice la fragilità di questa nostra società lo vediamo nell’aspetto religioso che al di là delle critiche e dei limiti viene meno. La religione ci porta a delle regole a una obiettivo a una consapevolezza di vita che ci disturba facendoci ricordare chi siamo e quali le nostre scelte e la nostra strada e così la si evita e la si critica.

Ritorniamo così a un tema molte volte affrontato quello di apparire e di non essere, quello di sembrare qualche cosa che poi in verità non siamo. Questo è la nostra società moderna ma se ci lasciamo coinvolgere saremo solo dei “sepolcri imbiancati” come ci ridonda Gesù nel Vangelo. La sostanza sta nel saper conoscere i nostri pregi e i nostri difetti e nell’accettare le cose che non possiamo cambiare: “Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare, il coraggio di cambiare le cose che posso, e la saggezza per conoscere la differenza” questa frase di Reinhold Niebuhr, un teologo protestante ci apre e ci deve aprire la mente a come vivere la vita.

Cosa voglio dire a me e a voi? Voglio ricordare che dobbiamo essere presenti a noi stessi con la consapevolezza di chi siamo e questo non significa lasciarsi andare anzi dobbiamo curarci e curare ogni aspetto della nostra vita ogni aspetto però e non solo quello che ci piace e avere nello stesso tempo la consapevolezza dell’età che abbiamo e di cosa facciamo nella vita.

Crescere significa conoscere chi siamo accettando limiti e pregi della nostra vita, questo significherà prendere consapevolezza e se riusciremo allora la vita sarà un’avventura meravigliosa in ogni stagione di essa. Non viviamo la nostra fede con questi limiti di sola apparenza ma cristiani consapevoli ed autentici, non idolatriamo la nostra vita ma con la nostra vita serena e bella amiamo Dio e i fratelli, questa è la vera gioia che renderà ogni giorno veramente felice, ogni persona vera immagine di Dio.

@unavoce – Foto fonte

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