Il digitale

 

Lo scorso 24 gennaio nella memoria liturgica di San Francesco di Sales Francesco, patrono dei giornalisti e comunicatori, Papa Francesco a celebrato con il mondo della comunicazione il Giubileo di questa categoria di persone e ha invitato “i professionisti dei media a prediligere un modo di comunicare e informare che “non venda illusioni o paure” ma sappia cercare e diffondere “storie intrise di bene” che rendano “il mondo meno sordo al grido degli ultimi”. (cfr. VaticanNews)

Ti rimando al Messaggio per 59.ma Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali e cogliamo l’occasione per fare una chiacchierata insieme. Ormai tutti anche quelli delle passate generazioni sanno cosa sia il digitale magari non lo sanno usare al meglio o al massimo ma tutti in modi differenti abitiamo il digitale e come ogni cosa della vita va conosciuta e usta con intelligenza educazione e per chi credente con fede. Spesso vediamo linguaggi impropri, attacchi a religione politica istituzioni persone, attacchi senza fondamento pensando che la libertà di espressione possa essere anche libertà di educazione e di modi. Dire ed esprimere le proprie opinioni non significa mancare di rispetto.

Questo modo di vivere virtuale che se da una parte ci fa forti perché nascosti dietro uno schermo crea però dissapori e porta anche a reazioni violente non solo nei più giovani che ancora sono in formazione ma anche in quelli che nella società dovrebbero essere educatori ed esempi di vita.

Usare i media vivere ed abitare il digitale diventa limite come ogni cosa quando non lo si sa usare o lo si usa in modo inappropriato. Sappiamo ormai che sui media ci sono tutti e di tutte le età importante pertanto sarà che si vigili su cosa si guarda e si legge non una censura ma una educazione alle situazioni. Le immagini che si mettono le frasi che si riportano da quelle che esprimono i propri pensieri le proprie idee pur legittime ma mai senza mancare di rispetto e se non condividiamo una posizione una idea una opinione, ed è lecito ovviamente, ma sempre nei modi civili dell’esprimersi sia in parole che in atteggiamenti senza mancare mai rispetto. Posso essere non credente o ateo ma ridicolizzare la religione non è rispettoso così come la politica o altre istituzioni o categorie di persone.

Come cristiani in qualsiasi professione o in qualsiasi scelta di vita abbiamo fatto sarà importante il nostro esempio la nostra educazione e anche l’impegno serio e costruttivo di come usare e abitare questo mondo digitale, un modo che diventa sempre più coinvolgente e usato per mille situazioni di svago lavoro o altro, pertanto l’intelligenza deve non essere accantonata una intelligenza non solo legata alla conoscenza ma una intelligenza della vita che nasce nelle nostre famiglie.

Vi invito a leggere un articolo apparso sulla rivista dei Gesuiti: “La Civiltà Cattolica”, rivista che t’invito anche ad abbandonarti, di Paul A. Soukup: “Influencer come influenza?” (troverai la rivista anche presso la nostra Biblioteca). Ora non sottovalutiamo questo ambiente con la consapevolezza e la maturità che nulla è limite o male se usato con criterio, come tutte le cose, pertanto educhiamoci ad essere una presenza sui social bella elegante intelligente costruttiva. Le nostre foto parole pensieri rimandi … che postiamo possono non solo raccontare di noi ma del bello e del buono che c’è attorno a noi. Contrastare in modo intelligente la cattiva informazione e la comunicazione in genere condita dalla maleducata da espressioni banali dalle varie attività dei singoli o gruppi, offrendo spunti invece di bene e di pace di bello e di accogliente di educante e di rispettoso con tutti e verso tutti.

Tutto ciò non significa che non bisogna conoscere cosa gira su queste pagine e siti ma ad ogni età una comprensione ad ogni persona la propria sensibilità pertanto sarà impegno di tutti aiutarci ad abitare questo mondo virtuale in modo intelligente senza condizionamenti ma con una libertà rispettosa. Non serve fare omelie o discorsi talvolta basta una canzone una fotografia una frase a cambiare la prospettiva ed eliminiamo dai nostri interessi quegli account maleducati banali vuoti polemici e che incitano alla divisione. Costruire un mondo migliore si può abitandolo in modo degno adeguato e rispetto anche nel digitale.

Ti rimando alla pagina “I TUOI PENSIERI – Raccontaci la tua sotria“, una iniziativa per ascoltare e raccontare in modo diverso la vita, la tua vita che diventa aiuto per gli altri.

@unavoce – foto: fonte

Grazie della tua visita se vuoi rimanere collegato con noi iscriverti alla newsletter clicca qui