La confessione

 

“Tu hai stabilito per i tuoi figli un tempo di rinnovamento spirituale, perché si convertano a te con tutto il cuore, e, liberi dai fermenti del peccato, vivano le vicende di questo mondo sempre orientati verso i beni eterni” (Prefazio di Quaresima II, La penitenza dello spirito).

 

Abbiamo iniziato l’ultima settimana del tempo di Quaresima Domenica prossima con la Domenica delle Palme inizieremo la Settimana Santa. Non perdiamo tempo e prepariamoci a celebrare i grandi e santi giorni del triduo santo trovando spazio per Dio nella preghiera e le preparaci a celebrare la Santa Pasqua con la Confessione. Non disperdiamoci, Preghiera Penitenza e carità sono stati i compagnia di viaggio in questi quaranta giorni, alimentiamo questi tre aspetti non tanto per assolvere a un dovere religioso ma per preparare l’anima e la nostra vita a lasciarci abitare da Dio e nel celebrare la Sua Risurrezione riscoprire la bellezza di essere salvati da Dio, una salvezza che si rinnova ogni qual volta che apriamo la pietra dal sepolcro delle situazioni del nostro quotidiano.

Sabato prossimo (12 aprile ore 17.00) avremo la Celebrazione Penitenziale con la possibilità di accostarci alla confessione individuale. Non trascuriamo questo aspetto della nostra vita cristiana, superiamo vergona e pigrizia superiamo la convinzione di non avere nulla da dire a Dio superiamo la difficoltà di passare attraverso il ministero della Chiesa che attraverso il sacerdote “in persona Christi” ci dona quel perdono necessario per lasciare entrare Cristo nella nostra vita.

“Le celebrazioni penitenziali sono riunioni del popolo di Dio, allo scopo di ascoltare la proclamazione della parola di Dio, che invita alla conversione e al rinnovamento della vita, e annunzia la nostra liberazione dal peccato, per mezzo della morte e risurrezione di Cristo”. (cfr. CEI)

Con questo spirito prepariamoci facendo un serio esame di coscienza personale sulla vita sulle relazioni sulle scelte sul rapporto con Dio sulla nostra vita cristiana come ci comportiamo con gli altri come parliamo degli altri cosa pensiamo degli altri come viviamo la comunità come siamo in famiglia sul posto di lavoro nell’attività a cui dobbiamo assolvere … e poi ci ritroviamo in Parrocchia ascoltando la Sua Parola pregando insieme per preparaci a avvicinarci al sacerdote e confessare i nostri peccati.

«I percorsi penitenziali e il sacramento della Riconciliazione sono risposta alla Parola del Signore che suscita la fede: nella fede la coscienza di ciascuno è illuminata per riconoscere il bene ricevuto e rendere grazie, per riconoscere i propri peccati e chiedere perdono, per addolorarsi per il male compiuto e le relazioni rovinate e cercare la riconciliazione» … «È saggio proporre, motivare e curare la celebrazione comunitaria della Riconciliazione con confessione e assoluzione individuale. La riconciliazione con Dio è dono dello Spirito Santo che opera nel sacramento: il peccatore pentito riceve pace e perdono nella Chiesa per essere presenza viva nella Chiesa». (cfr. Mons. Depini)

La grazia del Signore che scende per mezzo della sua vicinanza tramite la Chiesa e i suoi sacerdoti ci offrirà quel la consapevolezza dei nostri limiti la chiarezza mentale e di non ricadere e il desiderio di migliorare e la Sua Benedizione ci aprirà il cuore e l’anima ad accoglierlo nella Sua Parola nell’Eucarestia e riconoscerlo nei fratelli.

@unavoce – foto: fonte

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