Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e voi vivrete.
Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide.
(Isaia 55, 3)

 

Senza la vita eterna prima o poi il peso della realtà sembra schiacciarci e la vita eterna è il nostro obiettivo è l’obiettivo di Dio per ognuno di noi, una realtà eterna che fatichiamo a vedere a comprendere e a pensare ecco perché è necessario come ci ricorda il Profeta Isaia porgere l’orecchio. Ci vengono in aiuto le parole dell’Apostolo Paolo di cui vi riporto l’inizio e vi rimando alla lettura integrale della parte che ci interessa, e così farò per tutte le citazioni: Perciò, investiti di questo ministero per la misericordia che ci è stata usata, non ci perdiamo d’animo; al contrario, rifiutando le dissimulazioni vergognose, senza comportarci con astuzia né falsificando la parola di Dio, ma annunziando apertamente la verità, ci presentiamo davanti a ogni coscienza, al cospetto di Dio … (2 Corinzi 4, 1-18)

Questa è la convinzione cristiana. Se Dio ha riuscito suo Figlio vero Dio e vero uomo anche noi conosceremo questa gloria, anche noi risorgeremo. Questa gioia questa certezza è canta dalle comunità cristiane e la ritroviamo nel Nuovo Testamento inni stupendi uno per tutti in Efesini: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo … (Efesini 1, 3-12)

Uno dei tanti inni del nuovo testamento che cantano questa gloria della risurrezione cantando il nostro destino finale. Qui è racchiuso il mistero della Sua volontà mostrarci il Suo amore, mentre succedeva qualcosa di orribile svelava il Suo amore. La morte che sembra una sconfitta per i cristiani è il disvelamento della volontà di Dio. Ma noi talvolta non fissiamo lo sguardo sulle cose invisibili ma solo quelle visibili e san Paolo ce lo ricorda richiamando a tenere lo sguardo fisso su Cristo. Il Signore ci vuole liberare non dalla morte ma dalla paura di non potercela fare perché la nostra vita ha senso solo nell’eternità nelle cose che durano per sempre. E come avverrà questa eternità, questa trasformazione come in natura “se il chiocco di grano non muore…” san Paolo ce l’ho accenna parlando appunto di trasformazione:

Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non c’è risurrezione dei morti? … (1 Cor 15, 12 – 20)

Nell’eucarestia c’è continuità e discontinuità di questo disegno di Dio: amarci ma con i tempi suoi, pertanto l’eucarestia non sarà solo far memoria ma è una continua consacrazione anche nostra una continuità di amore di Dio che entra in noi. Come ci ricorda la Liturgia in una preghiera d’offertorio: “Accogli Signore i nostri doni in questo misterioso incontro tra la nostra povertà e la tua grandezza. Noi ti offriamo le cose che tu stesso ci hai dato e tu in cambio donaci te stesso”. Noi presentiamo a Dio quello che Lui ci ha dato e noi chiedemmo quello che a noi manca: Cristo! Allora la domanda che dobbiamo porci è se davvero ci stiamo trasformando in Cristo ed è questo il problema della vita eterna, se ora mi sto trasformano. Sappiamo infatti che se questa tenda, che è la nostra dimora terrena, viene disfatta, abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d’uomo, eterna, nei cieli.  (2 Corinzi 5, 1-10)

Gesù ci lascia l’eucarestia come un pegno un segno un rito da celebrare insieme che dissolva la paura e ci prepara al paradiso. Cristo è il nostro mediatore è la sicurezza di questo viaggio da questo mondo al Padre ecco perché non partecipare all’eucarestia è un peccato grave perché in quell’appuntamento coltivi conservi e prepari il paradiso se non lo fai non sei concentrato sulla vita eterna ma sul momento presente e basta. “Ecco, sulle palme delle mie mani ti ho disegnato” (Is 49,16) Così dice il profeta parlando di Dio ed è la certezza che Lui ci ama che siamo Suoi figli e che c’è un posto preparato per noi perché, ci ricorda San Paolo: “e voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura …” (Romani 8, 15-16)

Capite cari amici che allora la colonna sonora di questo cammino verso la vita eterna è lo Spirito Santo una colonna sonora fatta dalla Parola di Dio, dalla vita della Chiesa, dalla Liturgia, dove il regista di questo grande opera meravigliosa che è la nostra vita è Dio steso. Non conosciamo tutta la trama ma sappiamo che siamo mati da Lui.

@unavoce – foto: fonte

Grazie della tua visita se vuoi rimanere collegato con noi iscriviti alla newsletter clicca qui