LĠELEGANZA SPIRITUALE
Vestire lĠabito del Vangelo
Si potrebbe dire che lĠeleganza sia un fattore personale, soggettivo, ma credo che ci sia un linguaggio dei segni e delle parole che non hanno tempo, perch parte dal cuore.
Ovviamente questa sensibilit, o gusto frutto di unĠeducazione che si coltiva nel tempo e negli eventi della vita
Le occasioni o opportunit che abbiamo costruiscono questa sensibilit, ma un aspetto che non consideriamo molto che invece un dono che parte dallĠorigine della vita.
Gli elementi costruttivi e formativi, sono le persone che abbiamo accanto: la famiglia, lĠeducazione scolastica, culturale, gli educatori che incontriamo, le nostre curiosit o sensibilit che ci portano a costruire quello che poi siamo o diventiamo.
Oggi il nostro tempo, un tempo vorticoso, frenetico che corre e corre forse troppo veloce, ma non tanto perch invecchiamo, ma perch non riusciamo pi a viverlo per quello che perdendo gran parte della bellezza che ci circonda.
Emozioni, sensazioni, gusto, capacit di guardare e non solo con gli occhi, di sentire e non solo con gli orecchi, ci portano a non saper pi stupirci, a non riuscire a rimanere incantati difronte alla bellezza del creato e delle creature. Degli stereotipi della vita ci massificano facendoci perdere le nostre individualit.
Ora, qualĠ la nostra eleganza spirituale? Perch questa domanda oggi, in questo tempo, con queste grosse problematiche sociali e umane di vita e di sopravvivenza, mi faccio e vi faccio?
Perch, credo, che rischiamo di perderle e in una situazione pandemica, come quella che stiamo vivendo, ci potrebbe distogliere dai valori essenziali della vita, invece penso che ci offra una opportunit di fermarci e riflettere, su ci che abbiamo e ci che abbiamo dimenticato.
La tecnologia e la modernit, cose ottime e utili, rischiano di annebbiare i sentimenti e il cuore. LĠindustrializzazione, utile al progresso della vita umana, diventa limite e regresso quando si perde il cuore e lĠattenzione ai dettagli.
Se questo vero nella vita di tutti i giorni, nel nostro vestire, abitare, studiare É il rischio cĠ nella vita spirituale.
Abbiamo dimenticato di vestire lĠabito giusto che quello del Vangelo, a scapito di una efficienza che ci porta lontano dal suo fondatore, Cristo.
Dio ha creato la perfezione attorno a noi e anche in noi, ma la nostra ricerca di libert, o quello che credevamo lo fosse, ci ha portati al peccato pi grande, sostituirci a Dio!
Quindi, per riportare la vita agli equilibri fondamentali e necessari, non si tratta di demonizzare il progresso, ma di vivere lĠattualit senza dimenticare il passato.
ÒNon daremo vita a nessun nuovo modello di sviluppo se non
reimpareremo ad apprezzare la ricchezza del pocoÓ. (Cfr. Il Messaggero di S.
Antonio 16/01/2020- L. Bruni)
Questa affermazione ci porta, allora, ad orientare la nostra riflessione sui gesti quotidiani che compiamo e da questi arrivare a quelli spirituali, interiori, che saranno alimento per lĠanima autentica della nostra eleganza spirituale.
Cio, quello di imparare a coltivare i piccoli gesti quotidiani da quando ci alziamo a ogni momento della nostra giornata privata o pubblica, personale o lavorativa, di relazioni o individuale, perch nellĠabitudine di gesti che si ripetono, troveremo lĠeleganza che sta nel nostro cuore.
Ripetizioni e tempi che oggi sfuggono, perch siamo nel secolo del tutto e subito. Come ci si veste, cosa si studia e si legge, come si mangia o si vive e si tiene una casa, da quelle che sono le priorit e gli egoismi, da come sappiamo guardare e ascoltare quello che ci sta attorno. Un linguaggio curato, attento e pacato, conoscere il passato e il presente con occhi critici, tutto questo ci porta, se vissuto con coerenza e impegno, a quellĠeleganza spirituale che fa dellĠuomo un essere pensante.
Solo cos riusciremo ad ascoltare la voce di Dio, solo cos ci stupiremo delle cose e delle persone. Cercare il Signore, significa lasciare aperta la porta del cuore e della mente, sapersi estraniare dal mondo per vivere nel mondo, con eleganza e determinazione costruendo il sociale e lo spirituale senza scartare nulla e nessuno. LĠamore non commercio, ma cuore e tempo, azioni e riflessioni, gesti e momenti che vanno vissuti con pazienza, dedizione e sacrificio.
Vestire lĠabito dello spirito ci porta a vivere senza correre, con umilt e semplicit. Le cose povere non necessariamente non sono eleganti o preziose, le cose semplici non necessariamente sono banali. Guarda lĠarchitettura, lĠarte, la letteratura, la musica, ma ancora la cucina, il lavoro, il pensiero É.
LĠeleganza di una ruga, o di un gesto semplice di cortesia, di una parola sommessa o non detta, di un gesto semplice ma curato, un dono, una parola, un sorriso, un silenzio sono eleganti come lĠopera pi bella e aiutano il cuore a vivere nella vera felicit.
LĠeleganza spirituale sta nel modo di rivolgersi alle persone, ai gesti quotidiani che compiamo allĠabito giusto per il momento giusto. Il tono di voce, lo sguardo, il movimento delle mani e del corpo sono segni di attenzione. Cristo Ges nella sua vita terrena ce ne ha dato lĠesempio, con la sua vita, le cose che ha fatto le parole che ha detto i gesti che ha compito.
Leggi il vangelo in questa luce, scoprirai una Maria attenta e premurosa, ma silenziosa e discreta, un Giuseppe laborioso e ubbidiente, personaggi che ci richiamo valore, impegno, grinta, determinazione non senza cadute e difficolt. Eleganza nel linguaggio, domande e risposte chiare ed educate, sensibilit e attenzioni verso chi si ama e si ammira, e Ges verso tutti anche quelli che la societ del tempo aveva messo ai margini. Elegante lo storpio o il samaritano, Zaccheo o la maddalena, Pietro o Paolo É
Qual la tua eleganza spirituale? Quali le cose a cui tieni, quali le priorit, come vivi la tua vita in casa, come gestisci la casa e le cose di casa per le persone che ci vivono?
La preoccupazione di fare, ci porta a vivere di corsa senza gustarle, o di ottenerle senza impegno per poi dimenticarle e non farle diventare un ÒabitusÓ, dai ricordi latini, del nostro vivere.
Ritorniamo ad imparare la bellezza dei piccoli gesti, delle parole belle, della semplicit, dellĠattenzione reciproca e il Vangelo torner ad essere il vestito elegante della nostra vita, come i gigli del campo o gli uccelli del cielo.
Le cose di cui ci circondiamo sembrano darci sicurezze e la psicologia ce lo conferma, ma quali sono le cose di cui ci circondiamo? Come le viviamo? Un bicchiere di buon vino in compagnia potrebbe essere lĠeleganza che serve a ritrovare quella interiore, un buon libro, un cibo ben curato e preparato, un paesaggio o una musica, il lavoro domestico o professionale, il tempo per noi e per Dio.
La liturgia in questo ci aiuta essendo scadenzata da una ritualit che incanala i gesti e le parole portandoci a fermarci e a pensare. Viviamo cos la nostra preghiera e le nostre liturgie, ma per vivere bene bisogna educare il cuore ogni giorno a viverlo come dono prezioso sempre e comunque qualsiasi cosa ci offra.
Questa riflessione estemporanea per portarti per mano a stupirti della vita, a guardare con il cuore ad accorgerti delle persone, dei loro volti che racchiudono una storia, a conoscere il bello creato dallĠuomo per comprendere quello creato da Dio, il profumo del cibo per scoprire la ricchezza da condividere, lĠingegno del creare per migliorare in umanit, lĠeleganza del vestire per scoprire la bellezza delle forme É. Per scoprire Dio presente dentro il tuo cuore che ti offre queste possibilit per vivere la vita e non sopravvivere in essa.
Cos con questi pensieri forse scoordinati, voglio portarti ad essere e vivere da persona elegante nei gesti, nelle parole, nelle scelte di vita con te e verso gli altri, cos vivrai veramente la vita nel e con il vangelo di Cristo.
Scegli con attenzione ci che dici, come lo dici i gesti che compi, come ti presenti a te e agli altri, dai spazio a Dio nelle tue giornate e non solo quanto ti viene chiesto o quando ritieni di averne bisogno, amici si o non lo si quindi un poĠ di eleganza del passato, non guasta per un presente bello e un futuro sereno.