COMUNICAZIONI, MESSAGGI, SALUTI, AUGURI

occasionali o periodiche a tutto il Personale di tutti i Reparti

 

 

Carissimo,

ti raggiungo per un saluto, per confermarti il mio ricordo e la mia vicinanza e supporto se ti dovesse servire. Innanzitutto salutami il Cappellano, se presente in base anche se di altra nazionalit o confessione. Ti ricordo che se desideri le celebrazioni presso la nostra Chiesa Madonna di Loreto al Villaggio Azzurro sono trasmesse in Streaming sul Canale Una Voce Dmg di Facebook  e sul mio Sito Una Voce trovi tutti i riferimenti e materiale di lettura e riflessione.

 

Ora, spero tu stia bene e sono certo che al di l della fatica fisico-lavorativa e la fatica psico-spirituale della lontananza dalla famiglia e dagli affetti, questa esperienza sia umanamente arricchente e professionalmente istruttiva. Le immagini che raccogli nel tuo cuore, le esperienze che stai facendo, diventano un bagaglio importante per la tua vita e la tua carriera professionale.

 

SantAgostino, del quale non cՏ bisogno di presentazione, in un suo libro, Confessioni, al capitolo XIII, 27,42 scrive: Nutre la mente soltanto ci che la rallegra. Il vescovo di Ippona non ha dubbi: nutre la nostra mente soltanto ci che veramente e sostanzialmente la rallegra. In fondo questo significa conoscere: saziare il nostro desiderio di sapere attraverso pietanze delicate, raffinate e al contempo gustose, insomma attraverso cibi che siano in grado di rallegrare il nostro palato suscitando nuove domande, aprendo a nuovi dubbi e orizzonti, provocando ad una ricerca sempre pi critica e attenta. Non tutti siamo chiamati ad istruire, ma tutti siamo chiamati ad educare, pertanto ognuno nel suo ruolo, con la sua vocazione, con la sua vita chiamato a trasmettere qualche cosa e per trasmettere a sua volta deve ricevere. Educare con la nostra vita, quindi, con lesempio, prima che con le parole, con limpegno prima ancora della spiegazione, con la vita prima della teoria. Ovviamente serve impegno, entusiasmo, capacit di fermarsi a riflettere e stupirsi, accorgersi e vedere, cogliere lattimo che passa, scorgere nel volto e negli avvenimenti di tutti i giorni una bellezza antica e sempre nuova, un cuore capace di amare e appassionarsi alle cose della vita per arrivare e scegliere ci che bene ed educa, ci che buono e fa crescere. Pertanto, il tuo pensiero sia limpido e cristallino come lacqua della sorgente, leggero come laria, profumato come un giglio, allegro e ridente come un bimbo coccolato dai genitori. La gioia del tuo cuore sar la prima educazione per te e per chi incontri. Si educa ad ogni et, si educati in ogni stagione della vita, non fermarti, guarda sempre la meta e cammina con serenit.

 

Scusami del tempo che ti ho rubato e augurandoti ogni bene per il proseguo della tua missione, ti benedico con amicizia.

 

 

Caro Amico e collega,

mi permetto raggiungerti con questa mia consueta e-mail per un saluto rispettoso e per condividere idee e offrire unoccasione di riflessione, prendila per quello che : semplici parole per condividere un cammino con serenit e impegno.

Da poco abbiamo cambiato il Capo di Stato Maggiore dellAeronautica e nel comparto Difesa c stato lavvicendamento del Capo di Stato Maggiore della Difesa e quello della Marina Militare, avvicendamenti normali, ma loccasione ci offre lopportunit di fermarci e riflettere sul nostro servizio.

In un tempo storico particolare, causa differenti motivi, dallemergenza sanitaria alla gestione del pianeta, alla condivisione di programmi fra gli Stati e le Nazioni, dalleconomia alla cultura, ognuno di noi deve sentirsi parte di questo cammino e non spettatore. Ognuno, con il suo ruolo, il suo compito, le sue capacit e professionalit ha limpegno di trasmettere, anzi trasfondere, anche negli altri, motivazioni, senso di appartenenza, responsabilit.

Fare squadra stata la parola chiave del nuovo nel messaggio che il CSM dellAeronautica a rivolto a tutto il personale. Ha ribadito e anche gli altri vertici di Forza Armata, lo hanno fatto, ma leggendo le cronache ci accorgiamo, se leggiamo tra le righe degli venti della vita quotidiana, che non solo nel nostro ambito, il messaggio quello di rimanere compatti, fare squadra, ricercare obiettivi comuni che ci migliorino al di l di discussioni e visioni differenti, sia personali che sociali, sia politiche che religiose e che alla fine quello che conta una discussione intelligente e una critica costruttiva.

Nel nostro ambito, ora per parlare di noi, nel nostro reparto, dobbiamo fare ognuno la nostra parte collaborando e aiutandoci a migliorare quello che possiamo e ad accettare quello che non dipende da noi, ma lavorare per migliorare quello che il bene comune.

Per fare squadra, bisogna sentirsi della squadra e dallallenatore a quello che in panchina, tutti portano il loro contributo con le proprie doti, passioni, capacit e mi permetto solo di ricordarlo, soprattutto a me, ma anche a voi, che dobbiamo farlo con il sorriso, nella verit, ma con la gioia di chi sa ringraziare di quello che ha e non solo notare le mancanze che ci sono.

Le strutture, le organizzazioni, i lavori umani, sono limitati per natura, ma il mondo migliore lo facciamo tutti: i geni e i normali, i santi e i peccatori, scopritori ed esecutori, tutti possiamo costruire una vita migliore per noi e per chi verr dopo di noi.

Prendere la vita con filosofia, non significa disinteressarsi ma viverla per quello che portando ogni giorno qualche cosa di ognuno di noi che contribuisca al meglio.

Sosteniamoci gli uni gli altri, interessiamoci gli uni degli altri, ascoltiamoci e insieme allora la partita della vita possiamo vincerla.

Portiamo il nostro contributo nei gruppi, sezioni, uffici, servizi ogni aspetto del nostro vivere, dalloperativit, alla pausa caff, sono menti di crescita, rispettiamoci nei vari settori, contribuiamo a che ogni aspetto del quotidiano sia sempre in miglioramento, sentiamoci responsabili del lavoro e del luogo, dei servizi e delle attivit che ognuno di noi fa, anche il pi umile dei lavori, il pi nascosto, importante.

Con la speranza di non aver mancato di rispetto e annoiato nessuno, con amicizia e stima vi saluto e vi auguro una Buona settimana.

 

Carissimo/a

ho saputo dal Comando che di recente sei stato/a promosso/a al grado superiore, pertanto in questa felice occasione della tua vita professionale voglio farmi presente per formulare anche le mie personali congratulazioni per il traguardo raggiunto e vorrei farlo attraverso queste semplici parole, che se anche non dovessi condividerle per una fede differente o un credo che non sia lo stesso, penso che orientino, comunque, latteggiamento con cui vivere sempre e meglio gli avanzamenti e le promozioni che la vita e il lavoro ti riservano.

 

Prendo spunto dalla Regola Benedettina dove parla dellAbate in quanto persona scelta a governare e guidare un gruppo di persone. Con le debite trasposizioni, anche tu sei chiamato a svolgere il tuo servizio con responsabilit sempre maggiori, per te e per chi dipende da te, pertanto le parole di questa regola possono illuminare il tuo cammino di servizio.

La figura dellabate, astraendo dalle condizioni particolari dellordine monastico, pu ben riflettere un ideale sempre altamente suggestivo, ma nello stesso tempo pratico e moderno, di capo e dirigente. Labate non solo il capo ma il maestro, il medico sapiente dei caratteri e delle anime, dispensiere delle cose di Dio, e, noi diremmo, avveduto, ora prudente ed ora audace distributore e dosatore delle risorse naturali ed umane nel processo produttivo. Labate come ogni capo dispone ogni cosa con provvidenza (i mezzi necessari) e con previdenza (calcolando con realismo gli imprevisti e la malvagit delle circostanze), governa ed ordina col consiglio dei suoi preposti nelle questioni tecniche e particolari e tiene conto e si consulta con tutti i suoi monaci nelle questioni generali che toccano linteresse di tutti. Infine impegna tutta la sua responsabilit e paga di persona. Noi moderni diremmo che la democrazia aziendale si fonde cos, meravigliosamente, con lautorit e con lesigenza di un comando autonomo e responsabile. A questo proposito nel capitolo III della Regola detto:  e udito il consiglio dei fratelli ci ripensi su da s (labate) e faccia quanto gli parr pi utile. Ma abbiamo detto che alladunanza siano chiamati tutti, perch spesso il Signore rivela al pi giovane lidea migliore.  Al capitolo II viene ricordato che quando uno prende il nome di abate deve governare i suoi discepoli con duplice insegnamento, deve cio tutto quello buono e santo mostrarlo con fatti pi che con le parole; sicch ai discepoli capaci di intendere proporr i comandamenti del Signore con le parole, ma a quelli di tardo intelletto e di animo rude dovr insegnare i divini precetti con le proprie azioni  (per) non avvenga che mentre insegna agli altri egli sia trovato reprobo. Ci che tempera veramente il potere, e gli aspetti assoluti e duri del potere, la coscienza del capo del quale, come per labate, tutte e due le cose saranno esaminate: il suo insegnamento ed esempio, lubbidienza dei suoi discepoli e dipendenti. Il Capitolo LXIV precisa in proposito: sappia (labate) che suo dovere pi il giovare che il comandare abbia la perizia e la materia per trarre insegnamenti nuovi e vecchi anche nel punire agisca con prudenza e sia attento a non eccedere, perch non avvenga che mentre vuol troppo raschiare la ruggine, si rompa il vaso non sia turbolento ed agitato, non sia petulante ed ostinato, non geloso e troppo sospettoso, perch non avrebbe mai pace regoli tutto in modo che i forti abbiano di che essere bramosi ed i deboli daltra parte non si sgomentino . 

La Regola ci insegna che il lavoro prima di tutto - e fondamentalmente- un atto di fede e conseguentemente chi lavora deve essere guidato e trattato dal capo con amorevolezza paterna.

Quindi, assumere un grado e proseguire nel cammino in una istituzione come la nostra, non solo un riconoscimento del tempo che passa, ma una promozione che si guadagna mettendo a buon frutto lesperienza che si accumula di anno in anno e che porta sempre a maggiori responsabilit e testimonianza nella vita sia militare che personale.

Pertanto, nellaugurarti ogni soddisfazioni per la tua carriera, ti ringrazio del servizio che svolgi e rinnovo le mie congratulazioni.

 

Caro amico e collega,

mi permetto raggiungerti con questa mia consueta e-mail per un saluto rispettoso e per condividere idee e offrire unoccasione di riflessione, prendila per quello che : semplici parole per condividere un cammino con serenit e impegno.

In un tempo storico particolare, causa differenti motivi, dallemergenza sanitaria alla gestione del pianeta, alla condivisione di programmi fra gli Stati e le Nazioni, dalleconomia alla cultura, ognuno di noi deve sentirsi parte sempre e comunque di un cammino comune e non spettatore. Ognuno con il suo ruolo, il suo compito, le sue capacit e professionalit ha limpegno di trasmettere, anzi trasfondere, anche negli altri, motivazioni, senso di appartenenza, responsabilit.

 

Fare squadra, rimanere compatti, ricercare obiettivi comuni che ci migliorino al di l di discussioni e visioni differenti, sono le parole che ci devono guidare, sia nei momenti personali che sociali, sia politici che religiosi, alla fine, tutto, ci deve guidare ad una discussione intelligente e ad una critica costruttiva.

Nel nostro ambito dobbiamo fare ognuno la nostra parte collaborando e aiutandoci a migliorare quello che possiamo e ad accettare quello che non dipende da noi, ma lavorare per migliorare quello che il bene comune.

Per fare squadra, bisogna sentirsi della squadra e dallallenatore a quello che in panchina, tutti portano il loro contributo con le proprie doti, passioni, capacit e mi permetto solo di ricordarlo, soprattutto a me, ma anche a voi, che dobbiamo farlo con il sorriso, nella verit, ma con la gioia di chi sa ringraziare di quello che ha e non solo notare le mancanze che ci sono.

Le strutture, le organizzazioni, i lavori umani, sono limitati per natura, ma il mondo migliore lo facciamo tutti: i geni e i normali, i santi e i peccatori, scopritori ed esecutori, tutti possiamo costruire una vita migliore per noi e per chi verr dopo di noi.

Prendere la vita con filosofia, non significa disinteressarsi ma viverla per quello che portando ogni giorno qualche cosa di ognuno di noi che contribuisca al meglio.

Sosteniamoci gli uni gli altri, interessiamoci gli uni degli altri, ascoltiamoci e insieme allora la partita della vita possiamo vincerla.

Portiamo il nostro contributo nei vari settori di lavoro e personali, ogni aspetto del nostro vivere sono momenti di crescita, rispettiamoci, contribuiamo a che ogni aspetto del quotidiano sia sempre in miglioramento, sentiamoci responsabili del lavoro e del luogo, dei servizi e delle attivit che ognuno di noi fa, anche il pi umile dei lavori, il pi nascosto importante.

Con la speranza di non aver mancato di rispetto e annoiato nessuno, con amicizia e stima vi saluto e vi auguro una Buona settimana.

 

LEADERSHIP & MANAGEMENT

 

Come non mai, si parla di Leadership e Management e anche nelle nostre realt un tema di grande attualit. Oggi, con rispetto e come esame di coscienza personale fatto ad alta voce, desidero raggiungervi per condividere con voi e soffermarmi quale minuti per saltarvi, per dirvi la mia vicinanza condividendo problematiche e passioni. Pertanto, vorrei offrire una semplice riflessione su questo aspetto, senza entrare nello specifico, sia per volont, che per non conoscenza tecnica della materia, ma conoscendo luomo e condividendo il lavoro e la vita.

 

Quando si parla di comando e gestione di esso, al di l delle teorie e indicazioni, per altro interessanti, utili e serie, bisogna poi per fare i conti con la quotidianit, i singoli e la recezione che si ha a livello ordinario in tutti i settori. Non sono interessati solo i vertici, ma ogni persona ha un suo ambito dove questi elementi vengono messi in funzione. Allora la domanda che faccio a me e che voglio condividere con tutti voi : al di l della fede e delle scelte religiose, politiche o altro, quando si parla di Leadership e Management cosa sappiamo, cosa abbiamo capito, cosa facciamo?

 

Se nel nostro vivere e lavorare ogni giorno non cՏ professionalit, rispetto, propriet di linguaggio, attenzione, gentilezza, capacit di ascolto, impegno serio ma le risposte alle richieste, alle osservazioni, alle problematiche sono brusche, scostanti, superficiali, direi anche, talvolta, maleducate, oltre che molte volte non professionali, allora direi che non abbiamo capito nulla, non vi pare? Questa non certamente limmagine di chi sa comandare e/o gestire un ruolo, qualunque esso sia e ribadisco non tanto nei vertici, ma anche e soprattutto nelle sezioni intermedie e basse della linea di gestione. Essere capaci di comandare certamente non facile, ma comandare con paura o creando paura, prepotenza, arroganza credetemi, sono capaci tutti e questi sono definiti non solo dalla storia, dittatori, e alla fine risultano persone incapaci che non sanno fare altro che alzare la voce, rispondere male o mettere davanti il grado, chi invece sa comandare ottiene rispetto e non incute paura.

 

Cari amici, le basi per una Leadership e un Management intelligente ed quello che la Forza Armata cercano di instillare in tutti noi allora altro. Rivediamo i nostri atteggiamenti, riprendiamo in mano lincarico, il ruolo, la responsabilit che ci stata affidata e facciamoci un esame di coscienza su come ci comportiamo, ci rapportiamo e svolgiamo il nostro compito. Impariamo ededuchiamoci a fare meno lamentele capaci solo a dare soluzioni ai problemi degli altri e impariamo, invece, a guardarci dentro e vedere cosa spetta a me, a ognuno di noi, cosa fare e come impegnarci senza puntare il dito su altri per altre responsabilit. Un po di umilt, un po dimpegno a fare quello che ci e richiesto, ad essere seri professionisti attraverso capacit di ascolto, disponibilit, propriet di linguaggio pacato e corretto con un tono di voce professionale e responsabile, recependo le problematiche e cercando di risolverle con intelligenza e rispetto certo, tutto questo costa impegno, ma questo il nostro lavoro non di altri di ognuno di noi. Leggere, informarsi, prepararsi, studiare, capire la vita e non sono solo le cose materiali o il presunto prestigio quelle importanti, ma lattenzione e la passione vera altrimenti non si otterr mai nulla e allora necessario cambiare perch, onestamente ti renderai conto che in profondo non sei felice, credi di esserlo, ma appari come uno sciocco prepotente e presuntuoso, se non ti fermi a riflettere a cambiare a rivedere le tue posizioni.

 

Questa la verifica che faccio, prima a me stesso, ma che, ripeto con molti rispetto, rivolgo a tutti voi, perch solo cos saremo protagonisti della nostra vita e della nostra storia e partecipi a costruire e vivere un reparto, una famiglia, un gruppo un mondo migliore per noi e chi viene dopo di noi.

Buona lavoro!

 

Carissimo,

a te che sei in Missione, desidero raggiungerti con lintento di farmi presente e assicurarti il mio ricordo e il mio sostegno. So quanto sia faticoso, anche se bello e parte importante della vita militare, lasciare le persone care a casa, non  mai facile, cos come non lo per loro che a casa vi attendono. Accogli, pertanto, queste povere parole, solo come un sereno e affettuoso saluto facendomi aiutare, riportandoti uno stralcio di una tema di una ragazza che ha partecipato a un concorso letterario: Lettera ad un giovane soldato impegnato in una delle missioni che vedono coinvolti reparti dellEsercito italiano allestero. Una lettera appassionata che fa il punto di una situazione particolare in un Teatro ormai chiuso, ma che fa intravedere la passione e lamore a questo servizio.

Mai come in questo tempo dobbiamo educare le giovani generazioni e tu che sei in prima linea sei di esempio. Le parole della lettera vincitrice, di Michele Lanzetti del Liceo Scientifico Maironi da Ponte di Presezzo, penso possano rinnovare lorgoglio di ci che sei, per te stesso e per la tua famiglia per la Patria e questi minuti che ti rubo mi auguro possano darti sempre di pi quella spinta motivazionale per essere il segno e il contributo di pace che la presenza militare Italiana porta l dove si trova a servire.

Comunque, vuoi sapere cosa penso del tuo ruolo, che molti definirebbero di operatore di pace? B, hanno ragione: voi combattete una giusta crociata contro lignoranza, la miseria e il terrorismo inteso come aberrante deformazione del fondamentalismo islamico! Secondo me vale laforisma oraziano se la casa del tuo vicino va a fuoco la cosa ti riguarda eccome, cio anche se lAfghanistan non al nostro confine valsa la pena di cercare di sottrarlo allisolamento e allarretratezza in cui stava sprofondando, perlomeno prevenendo che si trasformasse in un santuario di integralisti; come irrealistico confidare in un utopico trionfo altrettanto insensato farsi preda della rassegnazione e caldeggiare il ritiro. Posto dunque che la democrazia non attuabile nel breve termine data la frammentazione della nazionale (ce lo insegna anche Hosseini ne Il cacciatore di aquiloni) bisogna istituire dallalto un potere condiviso dai capi trib, di cui le truppe straniere si faranno garanti, fino a quando, grazie allistruzione, le giovani generazioni saranno state emendate dalloscurantismo e dallobnubilazione ora imperanti e promossi dai Russi prima e dai talebani poi. Allora, conseguita una parvenza di coscienza nazionale, e anche per merito tuo si potr avviare il processo democratico. (Cfr. bergamonwes)

Al di l dellignoranza che serpeggia nel mondo e anche in Italia, sui militari e il loro servizio, tu e voi siete quel seme buono, quel lievito, quel sale che permette al nostro Paese e alle giovani generazioni di speranza ancora e sempre in un mondo migliore. Grazie per quello che fai.

Ti porto nel cuore di amico e sacerdote nel rispetto del tuo credo e delle tue idee. Buona continuazione di Missione e rimango a tua disposizione, anche se lontano.

 

 

Cari amici,

il caldo estivo ci porta a pensare ad un momento di relax e pausa dal cammino quotidiano che desideriamo poter portare alla normalit dopo questo tempo di emergenza, che se pur non ancora terminato ci fa intravedere un orizzonte sereno. Pertanto, con grande rispetto, invio a tutti, senza voler, per, imporre la mia presenza e le mie parole, questa e-mail in segno di vicinanza ed amicizia. Chi non la desidera, la cestini e accetti un semplice saluto e un sorriso.

 

Ora, questo mio scrivervi stato pensato proprio per ovviare a questo tempo caratterizzato dal distanziamento, causato dallemergenza sanitaria. Mai, forse, come in questo tempo, almeno per le nostre recenti generazioni, abbiamo visto sofferenza e dolore, realt che pensavamo lontane e passate e comunque non alla nostra porta, ma tutto ci ha riacceso in noi, se non altro, lattenzione e lesigenza di cercare e creare bene e pace, fratellanza e speranza per tutti. Ancora, nel mondo, esistono guerra e divisone, dolore e sofferenza, rifiuti e chiusure, emarginazioni e pregiudizi e se pur gridiamo che non debbano pi esistere, poi ognuno di noi, nel suo vivere personale, fatica a cambiare sguardo e ad alzarlo a livelli pi alti, pi sereni, pi puri.

Limpegno della testimonianza di tutti e per tutti e anche a noi chiesto di essere portatori di gioia e pace. Lo siete con il vostro servizio militare e allora se il cuore si educa a questo, la vostra vocazione alla pace si eleva non solo a servizio, ma a ministero: come ministri della sicurezza e della libert dei popoli. 

Cos con questi pensieri vi voglio salutare e vi lascio alla lettura di una semplice riflessione, chiedendo scusa l dove io per primo non sono stato un testimone sereno e portatore di speranza. Buon cammino.

 

Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale". La provocazione di Papa Francesco non una battuta casuale e l'idea che i cristiani appaiano tristi non nuova: Dovrebbero cantarmi dei canti migliori, perch io impari a credere nel loro SalvatoreBisognerebbe che i suoi discepoli avessero un aspetto pi da gente salvata", diceva NietzscheMa come si fa a sorridere quando le preoccupazioni, il lavoro, i piccoli contrattempi e i grandi dolori sono cos seri nella vita? Sorridere un atto di umilt, vuol dire accettare me stesso e il mio modo di essere, rimanendo l dove sono in santa pace. Senza prendermi troppo sul serio, perch la seriet non una virt.

Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che . Il sorriso pu essere davvero il segno di riconoscimento caratteristico di un cristiano . (Cfr. Una Voce) VAI ALLARTICOLO INTEGRALE

 

Carissimo,

mi permetto raggiungerti, nella Sede della tua Missione allestero, dove ti rovi, per un saluto e un ricordo. La tua vocazione alla vita militare ti porta in questa terra a contribuire alla stabilit e alla crescita della pace e della sicurezza e al di l del tuo specifico lavoro un servizio che ti fa onore e ci rende orgogliosi.

Immagino e prego che sia un periodo felice della tua vita professionale e personale e sapendo che la tua famiglia e i cari che hai lasciato a casa sono in trepidazione finch non vi farai ritorno, sappimi vicino con la mia amicizia, la mia preghiera e la disponibilit, se loro dovessero aver bisogno, di un sostegno. Talvolta una parola e un saluto fanno pi tante attivit. Portagli pertanto il mio abbraccio.

Ti seguo con amicizia e rinnovo il mio augurio e la mia vicinanza e salutami il Cappellano che presta servizio nella tua Base, di qualunque nazionalit o religione sia. Buon lavoro.

 

Cari Amici,

sperando che tutto proceda per il meglio, come ormai consuetudine, Vi raggiungo con questa e-mail per offrire la mia vicinanza a tutti. Vi propongo un articoletto a cui qui accenno e rimandarti al sito e offrirti, cos, uno spunto di riflessione. 

Con rispetto arrivo a tutti e a chi non interessato, chiedo la pazienza di eliminare le-mail e accogliere solo un saluto affettuoso.

 

LAVORO E FAMIGLIA

collegamento tra la vita lavorativa e la vita familiare.

 

Il lavoro il fondamento su cui si forma la vita familiare, la quale un diritto naturale e una vocazione dell'uomo. Questi due ambiti di valori – uno congiunto al lavoro, l'altro conseguente al carattere familiare della vita umana – devono unirsi tra s correttamente, e correttamente permearsi (Cfr. Giovanni Paolo II, Lettera enc. Laborem exercens, 14-IX-1981, n. 10.)

Armonizzare le esigenze della vocazione familiare e quelle della vocazione professionale non sempre facile, eppure costituisce una parte importante dell'impegno di vivere in unit di vita. l'amore di Dio che d unit, mette ordine nel cuore, indica quali sono le priorit. Tra queste ultime c' quella di saper porre sempre il bene delle persone al di sopra di altri interessi, lavorando per servire, come manifestazione della carit; e di saper praticare la carit in modo ordinato, cominciando da coloro che Dio ha affidato pi direttamente alla nostra sollecitudine.

La vita familiare e la vita professionale si sostengono a vicenda. Il lavoro, dentro e fuori casa, Ǐ, in un certo modo, la condizione per rendere possibile la fondazione di una famiglia. In primo luogo, perch la famiglia esige i mezzi di sussistenza, che in via normale l'uomo acquista mediante il lavoro. (Cfr.o.c.)

A sua volta, il lavoro un elemento fondamentale per raggiungere i fini della famiglia. Lavoro e laboriosit condizionano anche tutto il processo di educazione nella famiglia, proprio per la ragione che ognuno "diventa uomo", fra l'altro, mediante il lavoro, e quel diventare uomo esprime appunto lo scopo principale di tutto il processo educativo. (Cfr. o.c.) CONTINUA

 

Prendersi pochi minuti per leggere e fermarsi anche se pu sembrare difficile, tra le mille cose a cui dovete provvedere, tra lavoro e famiglia, credo sia importante per ricaricare il cuore e la mente e poter vivere appieno la vostra vita personale e sociale, privata e lavorativa, dando sempre il meglio di noi. Non ci sono perfetti e incapaci, ma tutti siamo protagonisti della nostra vita e strumenti per un mondo migliore partendo dai piccoli gesti di tutti i giorni.

Buon cammino e rimango sempre a vostra disposizione.

 

Carissimo Comandante,

da poco siete arrivati nella terra dei cedri, una terra bella e ricca di storia e di fede e se ora questo in difficolt, per diversi motivi, la vostra presenza dona speranza a questo popolo.

Il vostro lavoro e la vostra professionalit, la vostra passione e umanit importante e impegnativa, pertanto desidero raggiungerti e attraverso di te arrivare a tutti, con lintento di farmi presente nel ricordo per assicurarti il mio sostegno e la mia preghiera.

So quanto sia faticoso, anche se bello e parte importante della vita militare, queste missioni, ma lasciare le persone care a casa, non  mai facile, cos come non lo per loro che a casa vi attendono. Accogli, pertanto, queste povere parole, solo come un sereno e affettuoso saluto.

Voi siete la parte buona della nostra Patria e esempio per tanti, siete quel seme buono, quel lievito, quel sale che permette al nostro Paese e alle popolazioni che servite, di sperare ancora e sempre in un mondo migliore. Grazie per quello che fai e fate.

Vi porto nel cuore di amico e sacerdote nel rispetto del vostro credo e delle vostre idee. Buona continuazione di Missione e rimango a tua e vostra disposizione, anche se lontano.

 

Comandante,

mi rivolgo a Lei e attraverso di Lei a tutti i suoi Ufficiali, Sottufficiali e ai Militari di Truppa, ormai in partenza o gi partiti per i vari teatri operativi dove vi hanno e vi stanno inviando, per raggiungervi con un semplice saluto e lassicurazione della mia costante preghiera per tutti voi e le vostre famiglie che a casa con trepidazione aspetteranno il vostro ritorno.

Voi siete lorgoglio della nostra Patria, la gioia della nostra Chiesa, la speranza del mondo e di questi popoli che andate a servire, siatene sempre consapevoli.

Ogni gruppo, squadra, plotone, ufficio, nucleo sar la vostra famiglia in questi mesi. Limpegno, il rispetto e la stima reciproca unita alla vostra alta professionalit vi saranno compagne di viaggio e supporto nella vita quotidiana.

Vi benedico e vi porto nel mio cuore di Cappellano e amico.

 

Cari amici,

con lapertura, sabato scorso, delle spiagge di Tagliata e Rimini, idealmente abbiamo iniziato il periodo estivo (anche con la S. Messa alla spiaggia Pellicano alle ore 10.00) e anche se ancora molte attivit sono in itere, non ultima la celebrazione del 90 del nostro Stormo, il caldo estivo ci porta a pensare ad un momento di relax e pausa dal cammino quotidiano che desideriamo poter portare alla normalit dopo questo tempo di emergenza, che se pur non ancora terminato ci fa intravedere un orizzonte sereno.

Pertanto, con grande rispetto, invio a tutti, senza voler, per, imporre la mia presenza e le mie parole, questa e-mail in segno di vicinanza ed amicizia. Chi non la desidera, la cestini e accetti un semplice saluto e un sorriso.

 

Ora, questo mio scrivervi stato pensato proprio per ovviare a questo tempo caratterizzato dal distanziamento, causato dallemergenza sanitaria. Mai, forse, come in questo tempo, almeno per le nostre recenti generazioni, abbiamo visto sofferenza e dolore, realt che pensavamo lontane e passate e comunque non alla nostra porta, ma tutto ci ha riacceso in noi, se non altro, lattenzione e lesigenza di cercare e creare bene e pace, fratellanza e speranza per tutti. Ancora, nel mondo, esistono guerra e divisone, dolore e sofferenza, rifiuti e chiusure, emarginazioni e pregiudizi e se pur gridiamo che non debbano pi esistere, poi ognuno di noi, nel suo vivere personale, fatica a cambiare sguardo e ad alzarlo a livelli pi alti, pi sereni, pi puri.

Limpegno della testimonianza di tutti e per tutti e anche a noi chiesto di essere portatori di gioia e pace. Lo siete con il vostro servizio militare e allora se il cuore si educa a questo, la vostra vocazione alla pace si eleva non solo a servizio, ma a ministero: come ministri della sicurezza e della libert dei popoli. 

Cos con questi pensieri vi voglio salutare e vi lascio alla lettura di una semplice riflessione, chiedendo scusa l dove io per primo non sono stato un testimone sereno e portatore di speranza. Buon cammino.

 

Un evangelizzatore non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale". La provocazione di Papa Francesco non una battuta casuale e l'idea che i cristiani appaiano tristi non nuova: Dovrebbero cantarmi dei canti migliori, perch io impari a credere nel loro SalvatoreBisognerebbe che i suoi discepoli avessero un aspetto pi da gente salvata", diceva NietzscheMa come si fa a sorridere quando le preoccupazioni, il lavoro, i piccoli contrattempi e i grandi dolori sono cos seri nella vita? Sorridere un atto di umilt, vuol dire accettare me stesso e il mio modo di essere, rimanendo l dove sono in santa pace. Senza prendermi troppo sul serio, perch la seriet non una virt.

Il vestito di un uomo, la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che . Il sorriso pu essere davvero il segno di riconoscimento caratteristico di un cristiano . (Cfr. Una Voce) VAI ALLARTICOLO INTEGRALE

 

Carissimi Amici,

continuando il tempo del distanziamento e dellemergenza sanitaria, limitando ancora alcuni spostamenti e incontri, vorrei raggiungervi in questo modo, che spero sia discreto e non invasivo lasciando la libert ad ognuno di leggere o meno, per farmi presente a voi, per salutarvi, per offrire uno spunto di riflessione in questo mondo pieno di domande e con poche risposte certe. Non voglio fare una predica, ne insegnare nulla, ma solo spronarvi ad essere sempre propositivi e creativi nel vivere la vita e nellaffrontare le difficolt che si presentano di vota in volta. Soluzioni certe nessuno le ha, ci sono tentativi e rimedi che possono sembrare buoni o meno, ma linvito a non lamentarsi, ma ad affrontare con coraggio e impegno la vita, il lavoro e il servizio che come militari svolgete.

Vuole essere un arrivare a voi come amico e compagno di viaggio nel rispetto delle singole scelte di vita e di fede. Le poche parole che seguono vogliono solo essere uno spunto di riflessione, per proseguire il cammino con gioia e nella verit della vita.

 

Paradossalmente, la libert raggiunge la sua pienezza quando si sceglie di servire. Al contrario, la pretesa di una libert assoluta, indipendente da Dio e dagli altri, senza niente che la limiti, sfocia in un io che si prostra davanti al denaro, al potere, al successo o ad altri idoli, pi o meno brillanti, ma effimeri e senza valore.

La libert di un essere umano la libert di un essere limitato, ed quindi limitata essa stessa. Possiamo possederla soltanto come libert condivisa, nella comunione delle libert: solo se viviamo nel modo giusto luno con laltro e luno per laltro, la libert pu svilupparsi.

Abbiamo bisogno degli altri non soltanto per ci che riceviamo da loro, ma anche perch siamo fatti per donare. Non cՏ crescita personale che non dipenda dai bisogni di quanti stanno attorno a noi: il marito cresce nel servizio alla moglie e ai figli, e lo stesso accade per la moglie; lavvocato esercita la sua professione per servire il cliente e il bene comune dei cittadini; il malato si mette nelle mani del medico e questi si deve adeguare al paziente...; chi pi grande, chi sta a tavola o chi serve? Non forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve

Il servizio che Cristo chiede ai suoi discepoli non consiste soltanto nel dare qualcosa, ma nel dare se stesso, nel mettere radicalmente in gioco la propria libert. Ha scritto Papa Benedetto XVI nella sua prima enciclica: Lintima partecipazione personale al bisogno e alla sofferenza dellaltro diventa cos un partecipargli me stesso: perch il dono non umili laltro, devo dargli non soltanto qualcosa di mio, ma me stesso, devo essere presente nel dono come persona. 

Dare me stesso completamente, donarmi del tutto, significa semplicemente donare la mia libert: donarla per amore. Donando la libert per amore diventiamo pi capaci di amare e di donarci, e quindi pi liberi. Questo il gioco della donazione personale: dare senza perdere. O meglio: guadagnare nel dare.

 

Questa semplice riflessione, che andando alla pagina del mio sito potete avere in forma integrale, solo per invitarvi, dunque, sempre a vivere il vostro sevizio nellAeronautica Militare con questo spirito di donazione continua, come gi fate e dimostrate ogni giorno. Non un semplice lavoro, ma una vocazione a servire e difendere la Pace e i valori in essi racchiusi. Grazie per quello che fate con coraggio e dedizione.

Sul Mio sito Una Voce , per chi interessato, potrete trovare, contatti, informazioni, riflessioni e altro. Buon cammino e in attesa di incontrarci, vi saluto e rimango a vostra disposizione.

 

Cari Amici,

prosegue il tempo dellemergenza e del distanziamento, ma vorrei raggiungervi per salutarvi e offrivi una riflessione.

In questo tempo, dove alcune abitudini e certezze vengono meno, vorrei invitarvi ad approfittare di questo periodo per riscoprire quelle attivit che abitualmente accantoniamo per le mille cose a cui dobbiamo provvedere.

Leggere un libro, stare con la famiglia dedicando tempo, crea attivit in casa e mi permetto con rispetto anche di suggerivi di coltivare la dimensione spirituale, che sia religiosa che laica, attraverso la bellezza delle cose che ci circondano.

Qui mi soffermo oggi con voi, parlando delle feste che celebreremo tra qualche tempo e se tipiche dei cristiani, penso ci possa essere anche una lettura laica che pu aiutare tutti. Un po di storia e di informazioni arricchiscono il bagaglio culturale, al di l del credo personale.                  

Credo, infatti, che si possa laicamente trovare una ragione per celebrare la Pasqua, sia pure a livello simbolico, non per ci che commemora ma per quello che rappresenta a partire dal suo significato letterale e dalle sue radici storiche nellebraismo.

Gli Ebrei con la Pasqua celebrano la liberazione dalla schiavit dEgitto: Pesach, passaggio, era il termine che indicava tradizionalmente il passare oltre dellAngelo Sterminatore dei primogeniti egiziani, che secondo il libro dellEsodo risparmi le case dei giudei segnate con il sangue di un angelo. Allo stesso modo, il senso della Pasqua ebraica viene traslato nel Cristianesimo trasformandosi in liberazione dalla schiavit del peccato tramite il sacrificio di Cristo, Agnello di Dio.  In questo senso, il passaggio non pi quello della Morte, ma bens DALLA morte alla vita tramite la Resurrezione.

Partiamo da questo: pensiamo che, come per i Cristiani il senso della Pasqua sia il passaggio di Cristo dalla morte alla vita, per i laici potrebbe essere loccasione per ripensare ad ogni momento di buio, di scoramento, forse lo stesso che provavano gli Apostoli di fronte alla morte sulla croce del loro Maestro e trovare un motivo per uscirne, per tornare alla vita, per risorgere in senso lato. Lo diciamo spesso, ognuno ha il suo personale calvario: cՏ chi non trova lavoro e magari in assistenza, chi non pu vedere i figli a causa di un divorzio difficile, chi subisce abusi e angherie da parte del partner o del datore di lavoro e a un certo punto si sente morire inchiodato a una croce che gli stata imposta addosso e gettato in un sepolcro.

Ecco, penso che ognuno di noi debba pensare, in questo giorno, a come riuscire a celebrare la propria personale Pasqua, come liberazione dalle schiavit delle angosce del vivere quotidiano, a volte anche autoimposte: fare Pasqua laicamente vuol dire unirsi al risveglio della natura con la primavera appena iniziata, uscire dallinverno della vita in cui tutto muore o si addormenta sotto una coltre di gelo, riprendere colore e calore vitale.

Auguro a tutti voi che possiate celebrare il vostro personale passaggio a qualcosa di diverso, di migliore. Qualcosa di vivo.

 

Per chi tra noi, invece cristiano o di altra religione, fede o confessione, linvito a frequentare e seguire le attivit della propria chiesa o comunit, senza lasciar passare questi giorni con superficialit. Laspetto verticale della vita va di pari passo con quello orizzontale e luno alimenta e aiuta laltro, cos la capacit di vivere appieno sapendosi stupire sempre di ci che ha e di ci che lo circonda lo aiuter nel suo vivere quotidiano e nel suo servizio militare. Ricordo a tutti quelli che interessati che vorranno seguire le celebrazioni della Settimana Sanata e della Pasqua che se non potranno andare nelle proprie chiese o nella nostra dei Militari, saranno trasmesse in Streaming sul canale Una Voce Dmg di Facebook. Per i dettagli e altre info segui sul sito Una Voce alla pagina della Parrocchia.

 

In allegato gli avvisi delle celebrazioni della Settimana Santa che si terranno nella Chiesa dei Militari Madonna di Loreto a Cesena presso il Villaggio Azzurro dellAeronautica Militare, dove potete partecipare e comunque da dove saranno trasmesse le Diretta Streaming invitandovi se appena potete di partecipare alle celebrazioni nelle vostre parrocchie, cosa possibile come nel periodo natalizio (autocertificazione, mascherina e igienizzanti rispettando le distanze), inoltre mi permetto di rimandarvi a un articolo Opzione etica sul mio sito, per sensibilizzare alla vaccinazione e gli auguri per le prossime feste pasquali, per voi e le vostre famiglie.

In attesa di rincontrarci rimango a vostra disposizione e vi saluto con amicizia.

 

Carissimi,

da poco sono terminate le feste natalizie e il tempo dellemergenza continua, ma sintravedono spiragli di miglioramento. Ora, vi raggiungo per un saluto e confermare la mia vicinanza, lasciandovi un pensiero: In questo tempo, come non mai, necessaria la nostra continua e prudente attenzione personale e comunitaria, dando il buon esempio, come cittadini e militari. In questo contesto, mi permetto di ricordare a tutti le singole responsabilit che abbiamo nei vari settori della vita: educativi, morali, disciplinari, sociali e anche religiosi, qualsiasi fede apparteniamo e etici per tutti. Seria professionalit, come ogni giorno dimostrate, impegno comune nel perseguire gli obiettivi, ed educare alla corretta vita personale e di gruppo. Puntualit, premura verso i vari settori in cui operiamo, programmazioni, corretto e rinnovato modo di porsi con educazione e senso di responsabilit di fronte alla vita militare e personale, che abbiamo scelto. Questi elementi sono il fondamento della vita umana e della corretta convivenza. Non sempre facile, non sempre si comprendono le scelte, ma il gioco di squadra alla base di ogni successo e se questoaspetto nel mondo militare assodato, credo sia necessario riconfermarcelo e aiutarci lun laltro a viverlo.

 

Ora detto, questo con umilt e rispetto verso tutti, mi permetto di segnalarvi il mio sito Una Voce, che ha lo scopo, soprattutto in questo tempo di distanziamento, di fare da legame, offrendo riflessioni al fine di far crescere ed essere vicini a ognuno.

 

Ringraziandovi della vostra attenzione e confermandomi vostro e a disposizione, sono certo che ognuno avr modo e tempo di fermarsi a riflettere per riprendere e continuare il cammino personale della vita che si scelta. Talvolta le difficolt che ci riserva possono essere dure e pesanti, ma insieme attraverso il sostegno, la presenza, il confronto, laiuto, la responsabilit personale pu diventare meno gravoso e fruttuoso per tutti. Ognuno facendo la sua parte con seriet e nel rispetto di tutti, cresce e fa crescere se stesso, la sua famiglia, i suoi affetti, il Reparto in cui svolge il suo servizio, la societ, come persone che desiderano essere felici e vivere con uno sguardo alto. Se la speranza e i buoni propositi diventano azione, allora la realt di una vita comune rispettosa per tutti.

 

Con preghiera di inviare a tutto il vostro personale dipendente, cordialmente vi saluto, augurandovi una buona giornata e un buon week End.