COMUNICAZIONI,
MESSAGGI, SALUTI, AUGURI
occasionali o
periodiche a tutto il Personale di tutti i Reparti
Carissimo,
ti raggiungo per un saluto, per
confermarti il mio ricordo e la mia vicinanza e supporto se ti dovesse servire.
Innanzitutto salutami il Cappellano, se presente in base anche se di altra
nazionalit o confessione. Ti ricordo che se desideri le celebrazioni presso la
nostra Chiesa Madonna di Loreto al Villaggio Azzurro sono trasmesse in
Streaming sul Canale Una Voce Dmg di Facebook e
sul mio Sito Una Voce trovi
tutti i riferimenti e materiale di lettura e riflessione.
Ora, spero tu stia bene e sono certo che al
di l della fatica fisico-lavorativa e la fatica psico-spirituale
della lontananza dalla famiglia e dagli affetti, questa esperienza sia
umanamente arricchente e professionalmente istruttiva. Le immagini che raccogli
nel tuo cuore, le esperienze che stai facendo, diventano un bagaglio importante
per la tua vita e la tua carriera professionale.
SantAgostino, del quale non cՏ bisogno di presentazione,
in un suo libro, Confessioni, al capitolo XIII, 27,42 scrive: Nutre la
mente soltanto ci che la rallegra. Il vescovo di Ippona non ha dubbi:
nutre la nostra mente soltanto ci che veramente e sostanzialmente la rallegra.
In fondo questo significa conoscere: saziare il nostro desiderio di sapere
attraverso pietanze delicate, raffinate e al contempo gustose, insomma
attraverso cibi che siano in grado di rallegrare il nostro palato
suscitando nuove domande, aprendo a nuovi dubbi e orizzonti, provocando ad una ricerca sempre pi critica e attenta. Non tutti siamo
chiamati ad istruire, ma tutti siamo chiamati ad
educare, pertanto ognuno nel suo ruolo, con la sua vocazione, con la sua vita
chiamato a trasmettere qualche cosa e per trasmettere a sua volta deve
ricevere. Educare con la nostra vita, quindi, con lesempio,
prima che con le parole, con limpegno prima ancora della spiegazione, con la
vita prima della teoria. Ovviamente serve impegno, entusiasmo, capacit
di fermarsi a riflettere e stupirsi, accorgersi e vedere, cogliere lattimo che
passa, scorgere nel volto e negli avvenimenti di tutti i giorni una bellezza
antica e sempre nuova, un cuore capace di amare e appassionarsi alle cose della
vita per arrivare e scegliere ci che bene ed educa,
ci che buono e fa crescere. Pertanto, il tuo pensiero sia limpido e
cristallino come lacqua della sorgente, leggero come laria, profumato come un
giglio, allegro e ridente come un bimbo coccolato dai genitori. La gioia del
tuo cuore sar la prima educazione per te e per chi incontri. Si educa ad ogni et, si educati in ogni stagione della vita, non
fermarti, guarda sempre la meta e cammina con serenit.
Scusami del tempo che ti ho rubato e augurandoti ogni bene
per il proseguo della tua missione, ti benedico con
amicizia.
Caro Amico e collega,
mi permetto raggiungerti con questa mia
consueta e-mail per un saluto rispettoso e per condividere idee e offrire
unoccasione di riflessione, prendila per quello che : semplici parole per
condividere un cammino con serenit e impegno.
Da poco abbiamo cambiato il Capo di Stato Maggiore
dellAeronautica e nel comparto Difesa c stato
lavvicendamento del Capo di Stato Maggiore della Difesa e quello della Marina
Militare, avvicendamenti normali, ma loccasione ci offre lopportunit di
fermarci e riflettere sul nostro servizio.
In un tempo storico particolare, causa differenti motivi,
dallemergenza sanitaria alla gestione del pianeta, alla condivisione di
programmi fra gli Stati e le Nazioni, dalleconomia alla cultura, ognuno di noi
deve sentirsi parte di questo cammino e non spettatore. Ognuno, con il suo
ruolo, il suo compito, le sue capacit e professionalit ha limpegno di
trasmettere, anzi trasfondere, anche negli altri, motivazioni, senso di
appartenenza, responsabilit.
Fare squadra stata la parola chiave
del nuovo nel messaggio che il CSM dellAeronautica a rivolto a tutto il
personale. Ha ribadito e anche gli altri vertici di
Forza Armata, lo hanno fatto, ma leggendo le cronache ci accorgiamo, se
leggiamo tra le righe degli venti della vita quotidiana, che non solo nel
nostro ambito, il messaggio quello di rimanere compatti, fare squadra,
ricercare obiettivi comuni che ci migliorino al di l di discussioni e visioni
differenti, sia personali che sociali, sia politiche che religiose e che alla
fine quello che conta una discussione intelligente e una critica costruttiva.
Nel nostro ambito, ora per parlare di noi, nel nostro
reparto, dobbiamo fare ognuno la nostra parte collaborando e aiutandoci a
migliorare quello che possiamo e ad accettare quello che non dipende da noi, ma
lavorare per migliorare quello che il bene comune.
Per fare squadra, bisogna sentirsi della squadra
e dallallenatore a quello che in panchina, tutti portano il loro contributo
con le proprie doti, passioni, capacit e mi permetto solo di ricordarlo,
soprattutto a me, ma anche a voi, che dobbiamo farlo con il sorriso, nella
verit, ma con la gioia di chi sa ringraziare di quello che ha e non solo
notare le mancanze che ci sono.
Le strutture, le organizzazioni, i lavori umani, sono limitati per natura, ma il mondo migliore lo facciamo tutti:
i geni e i normali, i santi e i peccatori, scopritori ed esecutori, tutti
possiamo costruire una vita migliore per noi e per chi verr dopo di noi.
Prendere la vita con filosofia, non significa
disinteressarsi ma viverla per quello che portando ogni giorno qualche cosa
di ognuno di noi che contribuisca al meglio.
Sosteniamoci gli uni gli altri, interessiamoci gli uni
degli altri, ascoltiamoci e insieme allora la partita della vita possiamo
vincerla.
Portiamo il nostro contributo nei gruppi, sezioni, uffici,
servizi ogni aspetto del nostro vivere, dalloperativit, alla pausa caff,
sono menti di crescita, rispettiamoci nei vari settori, contribuiamo a che ogni
aspetto del quotidiano sia sempre in miglioramento, sentiamoci responsabili del
lavoro e del luogo, dei servizi e delle attivit che ognuno di noi fa, anche il
pi umile dei lavori, il pi nascosto, importante.
Con la speranza di non aver mancato di rispetto e annoiato
nessuno, con amicizia e stima vi saluto e vi auguro una Buona settimana.
Carissimo/a,
ho saputo dal Comando che di recente sei
stato/a promosso/a al grado superiore, pertanto in questa felice occasione
della tua vita professionale voglio farmi presente per formulare anche le mie
personali congratulazioni per il traguardo raggiunto e vorrei farlo attraverso
queste semplici parole, che se anche non dovessi condividerle per una fede
differente o un credo che non sia lo stesso, penso che orientino, comunque,
latteggiamento con cui vivere sempre e meglio gli avanzamenti e le promozioni
che la vita e il lavoro ti riservano.
Prendo spunto dalla Regola Benedettina
dove parla dellAbate in quanto persona scelta a governare e guidare un
gruppo di persone. Con le debite trasposizioni, anche tu sei chiamato a
svolgere il tuo servizio con responsabilit sempre maggiori, per te e per chi
dipende da te, pertanto le parole di questa regola possono illuminare il tuo
cammino di servizio.
La figura dellabate, astraendo dalle condizioni particolari
dellordine monastico, pu ben riflettere un ideale sempre altamente
suggestivo, ma nello stesso tempo pratico e moderno, di capo e dirigente.
Labate non solo il capo ma il maestro, il medico sapiente dei caratteri e
delle anime, dispensiere delle cose di Dio, e, noi diremmo,
avveduto, ora prudente ed ora audace distributore e
dosatore delle risorse naturali ed umane nel processo produttivo. Labate come
ogni capo dispone ogni cosa con provvidenza (i mezzi necessari) e
con previdenza (calcolando con realismo gli imprevisti e la malvagit
delle circostanze), governa ed ordina col
consiglio dei suoi preposti nelle questioni tecniche e particolari e tiene
conto e si consulta con tutti i suoi monaci nelle questioni generali che
toccano linteresse di tutti. Infine impegna tutta la sua responsabilit e paga
di persona. Noi moderni diremmo che la democrazia aziendale si fonde cos,
meravigliosamente, con lautorit e con lesigenza di un comando autonomo e
responsabile. A questo proposito nel capitolo III della Regola detto:
e udito il consiglio dei fratelli ci ripensi su da s
(labate) e faccia quanto gli parr pi utile. Ma abbiamo
detto che alladunanza siano chiamati tutti, perch spesso il Signore rivela al
pi giovane lidea migliore. Al capitolo II viene ricordato che quando uno prende il nome di
abate deve governare i suoi discepoli con duplice insegnamento, deve cio tutto
quello buono e santo mostrarlo con fatti pi che con le parole; sicch ai
discepoli capaci di intendere proporr i comandamenti del Signore con le
parole, ma a quelli di tardo intelletto e di animo rude dovr insegnare i
divini precetti con le proprie azioni (per) non avvenga che
mentre insegna agli altri egli sia trovato reprobo. Ci che tempera
veramente il potere, e gli aspetti assoluti e duri del potere, la coscienza del capo del quale, come per labate, tutte e
due le cose saranno esaminate: il suo insegnamento ed esempio,
lubbidienza dei suoi discepoli e dipendenti. Il
Capitolo LXIV precisa in proposito: sappia (labate) che suo dovere
pi il giovare che il comandare abbia la perizia e la materia per trarre
insegnamenti nuovi e vecchi anche nel punire agisca con prudenza e sia
attento a non eccedere, perch non avvenga che mentre vuol troppo raschiare la
ruggine, si rompa il vaso non sia turbolento ed agitato, non sia petulante ed
ostinato, non geloso e troppo sospettoso, perch non avrebbe mai pace regoli
tutto in modo che i forti abbiano di che essere bramosi ed i deboli daltra
parte non si sgomentino .
La Regola ci insegna che il lavoro prima di tutto - e
fondamentalmente- un atto di fede e conseguentemente chi lavora deve essere
guidato e trattato dal capo con amorevolezza paterna.
Quindi, assumere un grado e proseguire nel cammino in una istituzione come la nostra, non solo un riconoscimento
del tempo che passa, ma una promozione che si guadagna mettendo a buon frutto
lesperienza che si accumula di anno in anno e che porta sempre a maggiori responsabilit
e testimonianza nella vita sia militare che personale.
Pertanto, nellaugurarti ogni soddisfazioni per la tua
carriera, ti ringrazio del servizio che svolgi e rinnovo le mie
congratulazioni.
Caro amico e collega,
mi permetto raggiungerti con questa
mia consueta e-mail per un saluto rispettoso e per condividere idee e offrire
unoccasione di riflessione, prendila per quello che : semplici parole per
condividere un cammino con serenit e impegno.
In un tempo storico particolare, causa differenti motivi,
dallemergenza sanitaria alla gestione del pianeta, alla condivisione di
programmi fra gli Stati e le Nazioni, dalleconomia alla cultura, ognuno di noi
deve sentirsi parte sempre e comunque di un cammino comune e non spettatore.
Ognuno con il suo ruolo, il suo compito, le sue capacit e professionalit ha limpegno di trasmettere, anzi trasfondere, anche
negli altri, motivazioni, senso di appartenenza, responsabilit.
Fare squadra, rimanere compatti, ricercare obiettivi comuni
che ci migliorino al di l di discussioni e
visioni differenti, sono le parole che ci devono guidare, sia nei momenti
personali che sociali, sia politici che religiosi, alla fine, tutto, ci deve guidare
ad una discussione intelligente e ad una critica costruttiva.
Nel nostro ambito
dobbiamo fare ognuno la nostra parte collaborando e aiutandoci a migliorare
quello che possiamo e ad accettare quello che non dipende da noi, ma lavorare
per migliorare quello che il bene comune.
Per fare squadra, bisogna sentirsi della squadra e dallallenatore a quello che in panchina,
tutti portano il loro contributo con le proprie doti, passioni, capacit e mi
permetto solo di ricordarlo, soprattutto a me, ma anche a voi, che dobbiamo
farlo con il sorriso, nella verit, ma con la gioia di chi sa ringraziare di
quello che ha e non solo notare le mancanze che ci sono.
Le strutture, le organizzazioni, i lavori umani, sono limitati per natura, ma il mondo migliore lo facciamo
tutti: i geni e i normali, i santi e i peccatori, scopritori ed esecutori,
tutti possiamo costruire una vita migliore per noi e per chi verr dopo di noi.
Prendere la vita con filosofia, non significa
disinteressarsi ma viverla per quello che portando ogni giorno qualche cosa
di ognuno di noi che contribuisca al meglio.
Sosteniamoci gli uni gli altri, interessiamoci gli uni
degli altri, ascoltiamoci e insieme allora la partita della vita possiamo
vincerla.
Portiamo il nostro contributo nei vari settori di lavoro e
personali, ogni aspetto del nostro vivere sono momenti di crescita,
rispettiamoci, contribuiamo a che ogni aspetto del quotidiano sia sempre in
miglioramento, sentiamoci responsabili del lavoro e del luogo, dei servizi e
delle attivit che ognuno di noi fa, anche il pi umile dei lavori, il pi
nascosto importante.
Con la speranza di non aver mancato di rispetto e annoiato
nessuno, con amicizia e stima vi saluto e vi auguro una Buona settimana.
LEADERSHIP
& MANAGEMENT
Come
non mai, si parla di Leadership e Management e anche nelle nostre
realt un tema di grande attualit. Oggi, con rispetto e
come esame di coscienza personale fatto ad alta voce, desidero raggiungervi per
condividere con voi e soffermarmi quale minuti per
saltarvi, per dirvi la mia vicinanza condividendo problematiche e passioni.
Pertanto, vorrei offrire una semplice riflessione su questo aspetto,
senza entrare nello specifico, sia per volont, che per non conoscenza tecnica
della materia, ma conoscendo luomo e condividendo il lavoro e la vita.
Quando si parla di
comando e gestione di esso, al di l delle teorie
e indicazioni, per altro interessanti, utili e serie, bisogna poi per fare i
conti con la quotidianit, i singoli e la recezione che si ha a livello
ordinario in tutti i settori. Non sono interessati solo i vertici, ma ogni
persona ha un suo ambito dove questi
elementi vengono messi in funzione. Allora la domanda che faccio a me e che voglio condividere con tutti voi : al di l
della fede e delle scelte religiose, politiche o altro, quando si parla
di Leadership e Management cosa sappiamo,
cosa abbiamo capito, cosa facciamo?
Se nel
nostro vivere e lavorare ogni giorno non cՏ professionalit, rispetto,
propriet di linguaggio, attenzione, gentilezza, capacit di ascolto, impegno
serio ma le risposte alle richieste, alle osservazioni, alle problematiche
sono brusche, scostanti, superficiali, direi anche, talvolta, maleducate, oltre
che molte volte non professionali, allora direi che non abbiamo capito nulla,
non vi pare? Questa non certamente limmagine di chi sa comandare e/o gestire
un ruolo, qualunque esso sia e ribadisco non
tanto nei vertici, ma anche e soprattutto nelle sezioni intermedie e basse
della linea di gestione. Essere capaci di
comandare certamente non facile, ma comandare con paura o creando paura,
prepotenza, arroganza credetemi, sono capaci tutti e questi sono definiti non
solo dalla storia, dittatori, e alla fine risultano persone incapaci che non
sanno fare altro che alzare la voce, rispondere male o mettere davanti il
grado, chi invece sa comandare ottiene rispetto e non incute paura.
Cari
amici, le basi per una Leadership e un Management intelligente ed quello che
la Forza Armata cercano di instillare in tutti noi allora altro. Rivediamo i
nostri atteggiamenti, riprendiamo in mano lincarico,
il ruolo, la responsabilit che ci stata affidata e facciamoci un esame di
coscienza su come ci comportiamo, ci rapportiamo e svolgiamo il nostro compito.
Impariamo ededuchiamoci a fare meno lamentele
capaci solo a dare soluzioni ai problemi degli altri e impariamo, invece, a
guardarci dentro e vedere cosa spetta a me, a ognuno di noi, cosa fare e come
impegnarci senza puntare il dito su altri per altre responsabilit. Un po di
umilt, un po dimpegno a fare quello che ci e
richiesto, ad essere seri professionisti attraverso capacit di ascolto,
disponibilit, propriet di linguaggio pacato e corretto con un tono di voce
professionale e responsabile, recependo le problematiche e cercando di
risolverle con intelligenza e rispetto certo, tutto questo costa impegno, ma
questo il nostro lavoro non di altri di ognuno di noi. Leggere, informarsi,
prepararsi, studiare, capire la vita e non sono solo le cose materiali o il
presunto prestigio quelle importanti, ma lattenzione e la passione vera
altrimenti non si otterr mai nulla e allora necessario cambiare perch,
onestamente ti renderai conto che in profondo non sei felice, credi di esserlo,
ma appari come uno sciocco prepotente e presuntuoso, se non ti fermi a
riflettere a cambiare a rivedere le tue posizioni.
Questa
la verifica che faccio, prima a me stesso, ma che, ripeto con molti rispetto, rivolgo a tutti voi, perch solo cos saremo
protagonisti della nostra vita e della nostra storia e partecipi a costruire e
vivere un reparto, una famiglia, un gruppo un mondo migliore per noi e chi
viene dopo di noi.
Buona lavoro!
Carissimo,
a te che sei in Missione, desidero
raggiungerti con lintento di farmi presente e assicurarti il mio ricordo e il
mio sostegno. So quanto sia faticoso, anche se bello e parte importante della
vita militare, lasciare le persone care a casa, non mai
facile, cos come non lo per loro che a casa vi attendono. Accogli, pertanto,
queste povere parole, solo come un sereno e affettuoso saluto facendomi
aiutare, riportandoti uno stralcio di una tema di una ragazza che ha
partecipato a un concorso letterario: Lettera ad un
giovane soldato impegnato in una delle missioni che vedono coinvolti reparti
dellEsercito italiano allestero. Una lettera appassionata che fa il
punto di una situazione particolare in un Teatro ormai chiuso, ma che fa
intravedere la passione e lamore a questo servizio.
Mai come in questo tempo dobbiamo educare le giovani generazioni e
tu che sei in prima linea sei di esempio. Le
parole della lettera vincitrice, di Michele Lanzetti del Liceo Scientifico Maironi da Ponte di Presezzo, penso possano rinnovare
lorgoglio di ci che sei, per te stesso e per la tua famiglia per la Patria e
questi minuti che ti rubo mi auguro possano darti sempre di pi quella spinta motivazionale per essere il segno e il
contributo di pace che la presenza militare Italiana porta l dove si trova a
servire.
Comunque, vuoi
sapere cosa penso del tuo ruolo, che molti definirebbero di operatore di pace? B,
hanno ragione: voi combattete una giusta crociata contro lignoranza, la
miseria e il terrorismo inteso come aberrante deformazione del fondamentalismo
islamico! Secondo me vale laforisma oraziano se la casa del tuo vicino va
a fuoco la cosa ti riguarda eccome, cio
anche se lAfghanistan non al nostro confine valsa la pena di cercare di
sottrarlo allisolamento e allarretratezza in cui stava sprofondando,
perlomeno prevenendo che si trasformasse in un santuario di integralisti; come
irrealistico confidare in un utopico trionfo altrettanto insensato farsi
preda della rassegnazione e caldeggiare il ritiro. Posto dunque che la
democrazia non attuabile nel breve termine data la frammentazione della
nazionale (ce lo insegna anche Hosseini ne Il cacciatore di aquiloni) bisogna
istituire dallalto un potere condiviso dai capi trib, di cui le truppe
straniere si faranno garanti, fino a quando, grazie allistruzione, le giovani
generazioni saranno state emendate dalloscurantismo e dallobnubilazione ora
imperanti e promossi dai Russi prima e dai talebani poi. Allora, conseguita una parvenza di coscienza nazionale, e anche per
merito tuo si potr avviare il processo democratico. (Cfr. bergamonwes)
Al di l dellignoranza che serpeggia nel mondo
e anche in Italia, sui militari e il loro servizio, tu e voi siete quel seme
buono, quel lievito, quel sale che permette al nostro Paese e alle giovani
generazioni di speranza ancora e sempre in un mondo migliore. Grazie per quello
che fai.
Ti porto nel cuore di amico e sacerdote nel rispetto del tuo credo
e delle tue idee. Buona continuazione di Missione e rimango a tua disposizione,
anche se lontano.
Cari amici,
il caldo estivo ci porta a pensare
ad un momento di relax e pausa dal cammino quotidiano che desideriamo poter
portare alla normalit dopo questo tempo di emergenza, che se pur non ancora
terminato ci fa intravedere un orizzonte sereno. Pertanto, con grande rispetto,
invio a tutti, senza voler, per, imporre la
mia presenza e le mie parole, questa e-mail in segno di vicinanza ed amicizia.
Chi non la desidera, la cestini e accetti un semplice saluto e un sorriso.
Ora, questo mio scrivervi stato pensato proprio per
ovviare a questo tempo caratterizzato dal distanziamento, causato dallemergenza
sanitaria. Mai, forse, come in questo tempo, almeno per le nostre recenti
generazioni, abbiamo visto sofferenza e dolore, realt che pensavamo lontane e
passate e comunque non alla nostra porta, ma tutto ci ha riacceso in noi, se
non altro, lattenzione e lesigenza di cercare e creare bene e pace,
fratellanza e speranza per tutti. Ancora, nel mondo, esistono guerra
e divisone, dolore e sofferenza, rifiuti e chiusure, emarginazioni e pregiudizi
e se pur gridiamo che non debbano pi esistere, poi ognuno di noi, nel suo
vivere personale, fatica a cambiare sguardo e ad alzarlo a livelli pi alti,
pi sereni, pi puri.
Limpegno della testimonianza di tutti e per tutti e
anche a noi chiesto di essere portatori di gioia e pace. Lo siete con il
vostro servizio militare e allora se il cuore si educa a questo, la vostra
vocazione alla pace si eleva non solo a servizio, ma a ministero: come ministri della sicurezza e
della libert dei popoli.
Cos con questi pensieri vi voglio salutare e vi lascio
alla lettura di una semplice riflessione, chiedendo scusa l dove io per primo
non sono stato un testimone sereno e portatore di speranza. Buon cammino.
Un evangelizzatore non
dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale". La
provocazione di Papa Francesco non una battuta casuale e l'idea che i
cristiani appaiano tristi non nuova: Dovrebbero cantarmi dei canti migliori,
perch io impari a credere nel loro Salvatore! Bisognerebbe
che i suoi discepoli avessero un aspetto pi da gente salvata", diceva
Nietzsche. Ma come si fa a sorridere
quando le preoccupazioni, il lavoro, i piccoli contrattempi e i grandi dolori
sono cos seri nella vita? Sorridere un atto di umilt, vuol dire accettare
me stesso e il mio modo di essere, rimanendo l dove sono in santa pace. Senza prendermi troppo sul serio, perch la seriet non
una virt.
Il vestito di un uomo,
la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che . Il sorriso pu
essere davvero il segno di riconoscimento caratteristico di un cristiano
. (Cfr. Una Voce) VAI ALLARTICOLO
INTEGRALE
Carissimo,
mi permetto raggiungerti, nella
Sede della tua Missione allestero, dove ti rovi, per un saluto e un ricordo.
La tua vocazione alla vita militare ti porta in questa terra a contribuire alla
stabilit e alla crescita della pace e della sicurezza e al di l del tuo specifico lavoro un servizio che ti
fa onore e ci rende orgogliosi.
Immagino e prego che sia un periodo felice della tua vita
professionale e personale e sapendo che la tua famiglia e i cari che hai
lasciato a casa sono in trepidazione finch non vi farai ritorno, sappimi
vicino con la mia amicizia, la mia preghiera e la disponibilit, se loro
dovessero aver bisogno, di un sostegno. Talvolta una parola e un saluto fanno
pi tante attivit. Portagli pertanto il mio abbraccio.
Ti seguo con amicizia e rinnovo il mio augurio e la mia
vicinanza e salutami il Cappellano che presta servizio nella tua Base, di
qualunque nazionalit o religione sia. Buon lavoro.
Cari Amici,
sperando che tutto proceda per il meglio,
come ormai consuetudine, Vi raggiungo con questa e-mail per offrire la mia
vicinanza a tutti. Vi propongo un articoletto a cui qui
accenno e rimandarti al sito e offrirti, cos, uno spunto di riflessione.
Con rispetto arrivo a tutti e a chi non interessato, chiedo
la pazienza di eliminare le-mail e accogliere solo un saluto affettuoso.
LAVORO E FAMIGLIA
collegamento tra la vita
lavorativa e la vita familiare.
Il lavoro il
fondamento su cui si forma la vita familiare, la quale un diritto naturale e
una vocazione dell'uomo. Questi due ambiti di valori – uno congiunto al
lavoro, l'altro conseguente al carattere familiare della vita umana –
devono unirsi tra s correttamente, e correttamente permearsi (Cfr. Giovanni
Paolo II, Lettera enc. Laborem exercens, 14-IX-1981, n. 10.)
Armonizzare le esigenze
della vocazione familiare e quelle della vocazione professionale
non sempre facile, eppure costituisce una parte importante dell'impegno di
vivere in unit di vita. l'amore di Dio che d unit, mette ordine nel cuore,
indica quali sono le priorit. Tra queste ultime c' quella di saper porre
sempre il bene delle persone al di sopra di altri
interessi, lavorando per servire, come manifestazione della carit; e di saper
praticare la carit in modo ordinato, cominciando da coloro che Dio ha affidato
pi direttamente alla nostra sollecitudine.
La vita familiare e
la vita professionale si sostengono a
vicenda. Il lavoro, dentro e fuori casa, Ǐ, in
un certo modo, la condizione per rendere possibile la fondazione di una
famiglia. In primo luogo, perch la famiglia esige
i mezzi di sussistenza, che in via normale l'uomo acquista mediante il lavoro.
(Cfr.o.c.)
A sua volta, il lavoro
un elemento fondamentale per raggiungere i fini della famiglia. Lavoro e
laboriosit condizionano anche tutto il processo di educazione nella famiglia,
proprio per la ragione che ognuno "diventa uomo", fra l'altro,
mediante il lavoro, e quel diventare uomo esprime appunto lo scopo principale
di tutto il processo educativo. (Cfr. o.c.) CONTINUA
Prendersi pochi minuti per leggere e fermarsi anche se pu
sembrare difficile, tra le mille cose a cui dovete
provvedere, tra lavoro e famiglia, credo sia importante per ricaricare il cuore
e la mente e poter vivere appieno la vostra vita personale e sociale, privata e
lavorativa, dando sempre il meglio di noi. Non ci sono perfetti e incapaci, ma
tutti siamo protagonisti della nostra vita e strumenti per un mondo migliore
partendo dai piccoli gesti di tutti i giorni.
Buon cammino e rimango
sempre a vostra disposizione.
Carissimo Comandante,
da poco siete arrivati nella terra dei cedri, una terra bella e ricca di storia e di fede e se ora questo
in difficolt, per diversi motivi, la vostra presenza dona speranza a questo
popolo.
Il vostro lavoro e la vostra professionalit, la vostra
passione e umanit importante e impegnativa, pertanto desidero raggiungerti e
attraverso di te arrivare a tutti, con lintento di farmi presente nel ricordo
per assicurarti il mio sostegno e la mia preghiera.
So quanto sia faticoso, anche se bello e parte importante
della vita militare, queste missioni, ma lasciare le persone care a casa,
non mai facile, cos come non lo per
loro che a casa vi attendono. Accogli, pertanto, queste povere parole, solo
come un sereno e affettuoso saluto.
Voi siete la parte buona della nostra Patria e esempio per tanti, siete quel seme buono, quel
lievito, quel sale che permette al nostro Paese e alle popolazioni che servite,
di sperare ancora e sempre in un mondo migliore. Grazie per quello che fai
e fate.
Vi porto nel cuore di amico e sacerdote nel rispetto del vostro
credo e delle vostre idee. Buona continuazione di Missione e rimango a tua e
vostra disposizione, anche se lontano.
Comandante,
mi rivolgo a Lei e attraverso di
Lei a tutti i suoi Ufficiali, Sottufficiali e ai Militari di Truppa, ormai in
partenza o gi partiti per i vari teatri operativi dove vi hanno e vi stanno
inviando, per raggiungervi con un semplice saluto e lassicurazione della mia
costante preghiera per tutti voi e le vostre famiglie che a casa con
trepidazione aspetteranno il vostro ritorno.
Voi siete lorgoglio della nostra Patria, la gioia della
nostra Chiesa, la speranza del mondo e di questi popoli che andate a servire,
siatene sempre consapevoli.
Ogni gruppo, squadra, plotone, ufficio, nucleo sar la
vostra famiglia in questi mesi. Limpegno, il rispetto e la stima reciproca
unita alla vostra alta professionalit vi saranno compagne di viaggio e
supporto nella vita quotidiana.
Vi benedico e vi porto nel mio cuore di Cappellano e amico.
Cari amici,
con lapertura, sabato scorso, delle
spiagge di Tagliata e Rimini, idealmente abbiamo iniziato il periodo
estivo (anche con la S. Messa alla spiaggia Pellicano alle ore 10.00) e
anche se ancora molte attivit sono in itere,
non ultima la celebrazione del 90 del nostro Stormo, il caldo estivo ci porta
a pensare ad un momento di relax e pausa dal cammino quotidiano che desideriamo
poter portare alla normalit dopo questo tempo di emergenza, che se pur non
ancora terminato ci fa intravedere un orizzonte sereno.
Pertanto, con grande rispetto, invio a tutti, senza voler, per, imporre la mia presenza e le mie parole,
questa e-mail in segno di vicinanza ed amicizia. Chi non la desidera, la
cestini e accetti un semplice saluto e un sorriso.
Ora, questo mio scrivervi stato pensato proprio per
ovviare a questo tempo caratterizzato dal distanziamento, causato
dallemergenza sanitaria. Mai, forse, come in questo tempo, almeno per le
nostre recenti generazioni, abbiamo visto sofferenza e dolore, realt che
pensavamo lontane e passate e comunque non alla nostra porta, ma tutto ci ha
riacceso in noi, se non altro, lattenzione e lesigenza di cercare e creare
bene e pace, fratellanza e speranza per tutti. Ancora, nel mondo, esistono guerra e divisone, dolore e sofferenza,
rifiuti e chiusure, emarginazioni e pregiudizi e se pur gridiamo che non
debbano pi esistere, poi ognuno di noi, nel suo vivere personale, fatica a
cambiare sguardo e ad alzarlo a livelli pi alti, pi sereni, pi puri.
Limpegno della testimonianza di tutti e per tutti e
anche a noi chiesto di essere portatori di gioia e pace. Lo siete con il
vostro servizio militare e allora se il cuore si educa a questo, la vostra
vocazione alla pace si eleva non solo a servizio, ma a ministero: come ministri della sicurezza e
della libert dei popoli.
Cos con questi pensieri vi voglio salutare e vi lascio
alla lettura di una semplice riflessione, chiedendo scusa l dove io per primo
non sono stato un testimone sereno e portatore di speranza. Buon cammino.
Un evangelizzatore non
dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale". La
provocazione di Papa Francesco non una battuta casuale e l'idea che i
cristiani appaiano tristi non nuova: Dovrebbero cantarmi dei canti migliori,
perch io impari a credere nel loro Salvatore! Bisognerebbe
che i suoi discepoli avessero un aspetto pi da gente salvata", diceva
Nietzsche. Ma come si fa a sorridere
quando le preoccupazioni, il lavoro, i piccoli contrattempi e i grandi dolori
sono cos seri nella vita? Sorridere un atto di umilt, vuol dire accettare
me stesso e il mio modo di essere, rimanendo l dove sono in santa pace. Senza prendermi troppo sul serio, perch la seriet non
una virt.
Il vestito di un uomo,
la bocca sorridente e la sua andatura rivelano quello che . Il sorriso pu
essere davvero il segno di riconoscimento caratteristico di un cristiano
. (Cfr. Una Voce) VAI ALLARTICOLO INTEGRALE
Carissimi Amici,
continuando il tempo del distanziamento e
dellemergenza sanitaria, limitando ancora alcuni spostamenti e incontri,
vorrei raggiungervi in questo modo, che spero sia discreto e non invasivo
lasciando la libert ad ognuno di leggere o meno, per farmi presente a voi, per
salutarvi, per offrire uno spunto di riflessione in questo mondo pieno di
domande e con poche risposte certe. Non voglio fare una predica, ne insegnare
nulla, ma solo spronarvi ad essere sempre
propositivi e creativi nel vivere la vita e nellaffrontare le difficolt che
si presentano di vota in volta. Soluzioni certe nessuno le ha, ci sono
tentativi e rimedi che possono sembrare buoni o meno, ma linvito a non
lamentarsi, ma ad affrontare con coraggio e impegno la vita, il lavoro e il
servizio che come militari svolgete.
Vuole essere un arrivare a voi come amico e compagno di
viaggio nel rispetto delle singole scelte di vita
e di fede. Le poche parole che seguono vogliono solo essere uno spunto di
riflessione, per proseguire il cammino con gioia e nella verit della vita.
Paradossalmente,
la libert raggiunge la sua pienezza quando si sceglie di servire. Al contrario, la
pretesa di una libert assoluta, indipendente da Dio e dagli altri, senza
niente che la limiti, sfocia in un io che si prostra davanti al denaro, al
potere, al successo o ad altri idoli, pi o meno brillanti,
ma effimeri e senza valore.
La libert di un essere
umano la libert di un essere limitato, ed quindi limitata essa stessa.
Possiamo possederla soltanto come libert condivisa, nella comunione
delle libert: solo se viviamo nel modo giusto
luno con laltro e luno per laltro, la libert pu svilupparsi.
Abbiamo bisogno degli
altri non soltanto per ci che riceviamo da loro, ma anche perch siamo fatti
per donare. Non cՏ crescita personale che non dipenda dai bisogni di quanti
stanno attorno a noi: il marito cresce nel servizio alla moglie e ai figli, e
lo stesso accade per la moglie; lavvocato esercita la sua professione per
servire il cliente e il bene comune dei cittadini; il malato si mette nelle
mani del medico e questi si deve adeguare al paziente...; chi
pi grande, chi sta a tavola o chi serve? Non forse colui
che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve.
Il servizio che Cristo
chiede ai suoi discepoli non consiste soltanto nel dare qualcosa, ma nel dare
se stesso, nel mettere radicalmente in gioco la propria libert. Ha scritto Papa Benedetto XVI nella sua prima enciclica: Lintima
partecipazione personale al bisogno e alla sofferenza dellaltro diventa cos
un partecipargli me stesso: perch il dono non umili laltro, devo dargli non
soltanto qualcosa di mio, ma me stesso, devo essere presente nel dono come
persona.
Dare me stesso
completamente, donarmi del tutto, significa semplicemente donare la mia libert: donarla per amore. Donando la
libert per amore diventiamo pi capaci di amare
e di donarci, e quindi pi liberi. Questo il gioco della donazione personale:
dare senza perdere. O meglio: guadagnare nel dare.
Questa semplice riflessione, che andando alla pagina
del mio sito potete avere in forma integrale, solo per invitarvi, dunque, sempre a vivere il
vostro sevizio nellAeronautica Militare con questo spirito di donazione
continua, come gi fate e dimostrate ogni giorno. Non un semplice lavoro, ma
una vocazione a servire e difendere la Pace e i valori in essi racchiusi.
Grazie per quello che fate con coraggio e dedizione.
Sul Mio sito Una Voce , per chi
interessato, potrete trovare, contatti, informazioni, riflessioni e altro. Buon
cammino e in attesa di incontrarci, vi saluto e rimango a vostra disposizione.
Cari Amici,
prosegue il tempo dellemergenza e del
distanziamento, ma vorrei raggiungervi per salutarvi e offrivi una riflessione.
In questo tempo, dove alcune abitudini e certezze vengono
meno, vorrei invitarvi ad approfittare di questo periodo per riscoprire quelle
attivit che abitualmente accantoniamo per le mille cose a cui dobbiamo provvedere.
Leggere un libro, stare con la famiglia dedicando tempo,
crea attivit in casa e mi permetto con rispetto anche di suggerivi di
coltivare la dimensione spirituale, che sia religiosa che laica,
attraverso la bellezza delle cose che ci circondano.
Qui mi soffermo oggi con voi, parlando delle feste che
celebreremo tra qualche tempo e se tipiche dei cristiani, penso ci possa essere
anche una lettura laica che pu aiutare tutti. Un po di storia e di informazioni arricchiscono il bagaglio culturale, al
di l del credo
personale.
Credo, infatti, che si possa laicamente trovare una ragione per
celebrare la Pasqua, sia pure a livello simbolico, non per ci che commemora ma
per quello che rappresenta a partire dal suo
significato letterale e dalle sue radici storiche nellebraismo.
Gli Ebrei con la Pasqua celebrano la liberazione dalla schiavit dEgitto:
Pesach, passaggio, era il
termine che indicava tradizionalmente il passare oltre dellAngelo
Sterminatore dei primogeniti egiziani, che secondo il libro dellEsodo
risparmi le case dei giudei segnate con il sangue di un angelo. Allo stesso modo,
il senso della Pasqua ebraica viene traslato
nel Cristianesimo trasformandosi in liberazione dalla schiavit del peccato
tramite il sacrificio di Cristo, Agnello di Dio. In questo senso, il
passaggio non pi quello della Morte, ma bens
DALLA morte alla vita tramite la Resurrezione.
Partiamo da questo: pensiamo che, come per i Cristiani il senso
della Pasqua sia il passaggio di Cristo dalla morte alla vita, per i laici
potrebbe essere loccasione per ripensare ad ogni
momento di buio, di scoramento, forse lo stesso che provavano gli Apostoli di
fronte alla morte sulla croce del loro Maestro e trovare un motivo per uscirne,
per tornare alla vita, per risorgere in senso lato. Lo diciamo spesso, ognuno
ha il suo personale calvario: cՏ chi non trova lavoro e magari in
assistenza, chi non pu vedere i figli a causa di un divorzio difficile, chi
subisce abusi e angherie da parte del partner o del datore di lavoro e a un
certo punto si sente morire inchiodato a una croce che gli stata imposta
addosso e gettato in un sepolcro.
Ecco, penso che ognuno di noi debba pensare,
in questo giorno, a come riuscire a celebrare la propria personale Pasqua, come
liberazione dalle schiavit delle angosce del vivere quotidiano, a volte anche
autoimposte: fare Pasqua laicamente vuol dire unirsi al risveglio della natura
con la primavera appena iniziata, uscire dallinverno della vita in cui tutto
muore o si addormenta sotto una coltre di gelo, riprendere colore e calore
vitale.
Auguro a tutti voi che possiate celebrare il vostro personale
passaggio a qualcosa di diverso, di migliore. Qualcosa di vivo.
Per chi tra noi, invece cristiano o di altra religione,
fede o confessione, linvito a frequentare e seguire le attivit della propria
chiesa o comunit, senza lasciar passare questi giorni con superficialit.
Laspetto verticale della vita va di pari passo con quello orizzontale e luno
alimenta e aiuta laltro, cos la capacit di vivere appieno sapendosi stupire
sempre di ci che ha e di ci che lo circonda lo aiuter nel suo vivere
quotidiano e nel suo servizio militare. Ricordo a tutti quelli che interessati
che vorranno seguire le celebrazioni della Settimana Sanata e della Pasqua che
se non potranno andare nelle proprie chiese o nella nostra dei Militari,
saranno trasmesse in Streaming sul canale Una Voce Dmg
di Facebook. Per i dettagli e altre info segui
sul sito Una Voce alla pagina della Parrocchia.
In allegato gli avvisi delle
celebrazioni della Settimana Santa che si terranno nella Chiesa dei Militari
Madonna di Loreto a Cesena presso il Villaggio Azzurro dellAeronautica
Militare, dove potete partecipare e comunque da dove saranno trasmesse le
Diretta Streaming invitandovi se appena potete di partecipare alle celebrazioni
nelle vostre parrocchie, cosa possibile come nel periodo natalizio
(autocertificazione, mascherina e igienizzanti rispettando le distanze),
inoltre mi permetto di rimandarvi a un articolo Opzione etica sul mio sito, per sensibilizzare alla
vaccinazione e gli auguri per le prossime feste pasquali, per
voi e le vostre famiglie.
In attesa di rincontrarci rimango a vostra disposizione e
vi saluto con amicizia.
Carissimi,
da poco sono terminate le
feste natalizie e il tempo dellemergenza continua, ma sintravedono spiragli
di miglioramento. Ora, vi raggiungo per un saluto e confermare la mia
vicinanza, lasciandovi un pensiero: In questo tempo, come non mai, necessaria
la nostra continua e prudente attenzione personale e comunitaria, dando il buon
esempio, come cittadini e militari. In questo contesto,
mi permetto di ricordare a tutti le singole responsabilit che abbiamo nei vari
settori della vita: educativi, morali, disciplinari, sociali e anche
religiosi, qualsiasi fede apparteniamo e etici per tutti. Seria
professionalit, come ogni giorno dimostrate, impegno comune nel perseguire gli
obiettivi, ed educare alla corretta vita
personale e di gruppo. Puntualit, premura verso i vari settori in cui
operiamo, programmazioni, corretto e rinnovato modo di porsi con educazione e
senso di responsabilit di fronte alla vita militare e personale, che abbiamo
scelto. Questi elementi sono il fondamento della vita umana e della corretta
convivenza. Non sempre facile, non sempre si comprendono le scelte, ma il
gioco di squadra alla base di ogni successo e se questoaspetto
nel mondo militare assodato, credo sia necessario riconfermarcelo e aiutarci
lun laltro a viverlo.
Ora detto, questo con umilt e rispetto verso tutti, mi
permetto di segnalarvi il mio sito Una Voce, che ha lo scopo,
soprattutto in questo tempo di distanziamento, di fare da legame, offrendo
riflessioni al fine di far crescere ed essere vicini a ognuno.
Ringraziandovi della vostra attenzione e confermandomi
vostro e a disposizione, sono certo che ognuno avr modo
e tempo di fermarsi a riflettere per riprendere e continuare il cammino
personale della vita che si scelta. Talvolta le difficolt che ci riserva
possono essere dure e pesanti, ma insieme attraverso il sostegno, la presenza,
il confronto, laiuto, la responsabilit
personale pu diventare meno gravoso e fruttuoso per tutti. Ognuno facendo la
sua parte con seriet e nel rispetto di tutti, cresce e fa crescere se stesso, la sua famiglia, i suoi affetti, il
Reparto in cui svolge il suo servizio, la societ, come persone che
desiderano essere felici e vivere con uno sguardo alto. Se la speranza e i
buoni propositi diventano azione, allora la realt di una vita comune
rispettosa per tutti.
Con preghiera di inviare a tutto il vostro personale
dipendente, cordialmente vi saluto, augurandovi una buona giornata e un buon week End.